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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Febbraio 2007
 
   
  L´ARRESTO CARDIACO IMPROVVISO È UNA FORMA SPECIFICA DI MALATTIA CARDIACA CHE MIETE OGNI ANNO 50.000 VITTIME IN ITALIA, PIÙ DI 400.000 IN EUROPA E 340.000 NEGLI STATI UNITI

 
   
  Milano, 7 febbraio 2007 - A differenza dell´infarto, che è causato da un blocco in un´arteria, l’arresto cardiaco improvviso è un malfunzionamento elettrico del cuore, tipicamente associato ad un ritmo cardiaco anomalo noto come fibrillazione ventricolare. · Ogni anno muoiono più persone per arresto cardiaco improvviso che non per cancro al seno, tumore alla prostata, Aids, incendi ed incidenti stradali messi assieme. · Il 50 percento degli arresti cardiaci improvvisi negli uomini ed il 64 percento di quelli delle donne si verificano in persone che in precedenza non hanno avuto alcun sintomo di malattia cardiaca. · Sette su dieci arresti cardiaci si verificano all´esterno degli ambienti ospedalieri. · Quando qualcuno soffre di un arresto cardiaco la probabilità di sopravvivenza cala fino al 10% per ogni minuto che passa, cosicché una risposta veloce risulta determinante · Se non trattata tempestivamente l’arresto cardiaco improvviso può causare danni cerebrali nel giro di 3-4 minuti. · Se si effettua una rianimazione cardiorespiratoria si possono raddoppiare le probabilità di sopravvivenza di una persona e se si ha un defibrillatore a portata di mano queste aumentano di più di un terzo · Ci sono altri fattori oltre alle malattie cardiache ed agli attacchi di cuore che possono causare un arresto cardiaco improvviso, tra cui l´arresto respiratorio, scosse elettriche, l´annegamento, soffocamento o trauma. · Nel 90% dei casi, l’eziologia è riferibile a malattie cardiache: cardiopatia ischemica (85%), cardiomiopatia dilatativa/ipertrofica (10%), cardiopatia ipertensiva/valvolare (5%), sindromi aritmogene ereditarie (5%). Solo nel 10% la causa è extracardiaca (grave insufficienza respiratoria, emorragie, ecc). · Anche in Italia sta aumentando la sensibilità nei confronti dei rischi connessi all’arresto cardiaco improvviso sul luogo di lavoro. A differenza di altri rischi per la salute per i quali molti datori di lavoro si preparano, l’arresto cardiaco improvviso può colpire chiunque in qualsiasi momento. Per questa ragione, lo scorso 18 maggio è stata presentata in Parlamento una proposta di legge per rendere obbligatoria la presenza di un defibrillatore semiautomatico e la formazione del personale per il relativo utilizzo in alcune strutture, tra cui: aeroporti internazionali, stazioni ferroviarie, treni, autostazioni dei pullman per il servizio pubblico, porti, navi, case di detenzione, stadi, teatri, cinema, scuole, centri commerciali e supermercati. Si tratta di una proposta di modifica ad una legge del 2001 (la n. 120), che consente l’uso di defibrillatori al di fuori degli ospedali anche da parte di personale non medico. · A marzo 2006 è stato lanciato a Roma un progetto pilota del Ministero della Salute che prevede defibrillatori a bordo di 80 taxi. · L´italian Resuscitation Council ha messo a punto come una semplice serie di istruzioni da seguire per garantire alle vittime dell´arresto cardiaco improvviso di avere la più alta probabilità di sopravvivenza. L´insieme consiste in un pronto soccorso, una rapida rianimazione cardiorespiratoria, la defibrillazione, una terapia specialistica e successiva riabilitazione. I dati statistici sono stati forniti dalla Fondazione Italiana per il Cuore (http://www. Fondazionecuore. It) .  
   
 

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