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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2003
 
   
  MAGGIOR CONTENUTO PROTEICO NEI GRANI COLTIVATI CON METODI AGGIORNATI

 
   
  Forlì, 10 settembre 2003 - Per il terzo anno consecutivo il Consorzio Agrario Interprovinciale di Forlì-cesena e Rimini, ha monitorato la percentuale di proteine presenti nelle diverse tipologie di grano coltivate nelle province di Forlì-cesena e di Rimini. Per il 2003 sono stati analizzati 2.357 campioni, rappresentativi di circa il 30% dell´intera produzione. Queste analisi si svolgono all’interno di un Progetto (proseguirà anche nel 2004) che ha lo scopo di rilevare, nell´arco di diverse campagne e con diverse situazioni stagionali, le effettive potenzialità produttive delle varie zone del territorio delle due province, per ottenere, nel tempo, produzioni uniformi e di alta qualità da valorizzare commercialmente in funzione delle recenti tendenze dell´industria molitoria, sempre più interessata a richiedere, e premiare, grani di qualità elevata ed omogenea. Le continue piogge dell´inverno scorso, che hanno dilavato l´azoto e creato condizioni di asfissia nei terreni e la successiva siccità, che ha impedito alle colture di completare il naturale ciclo vegetativo provocandone un´anticipata maturazione, hanno penalizzato l´accumulo delle proteine, non consentendo il ripetersi degli ottimi risultati del 2002. Tuttavia anche in un´annata decisamente avversa come quella in esame, i risultati delle analisi, hanno fondamentalmente riconfermato la vocazione cerealicola delle due province. Le percentuali medie di proteine rilevate nelle varie tipologie di grano, pur in presenza di condizioni stagionali decisamente avverse, si sono attestate sui seguenti valori: grani teneri rossi: 12,0%; grani teneri bianchi 12,7%; grani duri: 12,4%, grani biologici (in forte calo per il diminuito interesse del mercato): 11,9. In particolare il 54% dell´intera massa si è attestata su valori proteici compresi fra 12 e 13,9%, il 33% su valori inferiori a 12, ed il 13% su valori superiori a 14 e fino a 17. L´annata cerealicola, che ha viste appiattite, nella media, le tradizionali differenze qualitative fra le produzioni di pianura e quelle di alta collina e montagna, ha esaltato invece la differenza fra grani coltivati con metodologie tradizionali e colture sulle quali sono state applicate le metodologie agronomiche e di difesa più aggiornate. Nonostante le avverse condizioni stagionali, le aziende agricole che hanno adottato le tecniche agronomiche innovative consigliate dai tecnici del Consorzio Agrario, in termini di maggiori concimazioni e adeguati trattamenti fitosanitari, hanno ottenuto rese medie superiori ai 70/80 q.Li /ha con contenuto proteico superiore al 12%. Per informazioni: 0543 791313  
   
 

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