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Notiziario Marketpress di Venerdì 12 Settembre 2003
 
   
  UE-CINA: LA COMMISSIONE ADOTTA UNA NUOVA STRATEGIA PER UN PARTENARIATO IN CRESCITA

 
   
  Bruxelles, 12 settembre 2003 - Il documento orientativo adottato il 10 settembre dalla Commissione delinea un quadro volto a guidare la politica e l´operato dell´Ue nei confronti della Cina nei prossimi due o tre anni. Identifica sei priorità per le relazioni, fra cui condividere le responsabilità per la promozione della governanza globale, sostenere la transizione della Cina verso una società aperta basata sullo Stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani e promuovere l´apertura economica del paese a livello interno ed esterno. Il documento contiene numerose proposte concrete per potenziare le relazioni Ue-cina in settori chiave, fra cui le relazioni economiche e commerciali e il processo di riforma interna in Cina. Il Commissario responsabile delle Relazioni esterne, Chris Patten, ha affermato: “L´ultimo decennio ha visto una crescita dinamica delle relazioni tra l´Ue e la Cina, che si è estesa ben oltre i settori tradizionali, commercio, investimenti e assistenza tecnica. Questi mutamenti hanno dato nuovo impeto alle relazioni, caratterizzato da un coordinamento politico sempre più stretto in molti settori. È nel nostro grande interesse politico ed economico che la Cina diventi un paese stabile, prospero e aperto, che rispetti pienamente la democrazia, i principi del mercato libero e lo Stato di diritto, e faremo del nostro meglio per sostenere il processo di transizione”. Patten ha poi aggiunto: “Questo documento fa il punto sui numerosi mutamenti avvenuti in Europa, in Cina e nel resto del mondo dopo la pubblicazione dell´ultimo documento orientativo sulla Cina nel 2001. L´ue ha introdotto l´euro con successo e sta ultimando il suo più grande allargamento della storia. La Cina è entrata nell´Omc e una nuova generazione di leader è recentemente salita al potere a Pechino. Inoltre, di fronte ai mutamenti del clima internazionale, con nuove preoccupazioni in materia di sicurezza come il terrorismo o la proliferazione di armi di distruzione di massa, è sempre più opportuno essere partner strategici sulla scena internazionale per salvaguardare e promuovere lo sviluppo sostenibile, la pace e la stabilità”. Il documento orientativo contiene numerose proposte concrete: In materia di governanza globale, suggerisce alcuni modi per rendere più efficiente il dialogo politico e raccomanda di affrontare meglio le questioni di governanza globale e regionale e di sicurezza, come la non proliferazione e il controllo delle armi, la criminalità internazionale o la migrazione illegale, settore in cui è nell´interesse dell´Ue avere un accordo di riammissione. Inoltre, raccomanda di accrescere la cooperazione per promuovere il sistema multilaterale e le regole di governanza globale. Nel contempo, sottolinea la necessità di rendere più efficace il dialogo sui diritti umani, che è una componente essenziale del dialogo politico, e di aumentarne la visibilità e la trasparenza. Particolare rilievo è dato al ruolo maggiore che dovrebbe assumere la società civile cinese, che si sta formando, nella protezione e nel sostegno dei singoli e delle comunità svantaggiati a causa dei mutamenti economici e sociali in corso. Al fine di promuovere l´apertura economica della Cina, il documento sottolinea la necessità di rafforzare il dialogo con l´amministrazione cinese sull´applicazione degli impegni del paese nell´ambito dell´Omc e di collaborare per garantire il successo dell´Agenda di sviluppo di Doha, in particolare sulle questioni di natura normativa come per esempio gli investimenti, la concorrenza, l´agevolazione degli scambi e la trasparenza negli appalti pubblici. Invita inoltre a rafforzare il dialogo sugli scambi e gli investimenti bilaterali e i programmi di cooperazione commerciale. Al fine di assistere il processo di riforma interna cinese, viene suggerito di rafforzare il dialogo esistente (su ambiente, energia, scienza e tecnologia, società dell´informazione, ecc.) e di avviarlo in altri campi, per es. In materia di politica industriale e di concorrenza, istruzione o sviluppo delle risorse umane. Per quanto riguarda il miglioramento della percezione dell´Ue da parte della Cina, il documento prevede l´aumento dei contatti, la divulgazione di informazioni e pubblicazioni attraverso Internet e i media audiovisivi, l´organizzazione di eventi pubblici come spettacoli itineranti o tavole rotonde e la promozione di contatti personali (con speciale attenzione alla conclusione di un accordo sullo Status di Destinazione Autorizzata (Sda) nel settore turistico), garantendo nel contempo il pieno coordinamento con gli Stati membri. Antecedenti Dialogo politico: formalizzato nel 1994 e rafforzato mediante uno scambio di lettere nel giugno 2002, il dialogo politico Ue-cina si è trasformato in una serie regolare di incontri a diversi livelli (ministri degli Esteri della troika Ue, capi missioni, direttori politici, direttori regionali), fra cui vertici annuali (dall´aprile 1998). L´ultimo Summit, svoltosi il 24 settembre 2002 a Copenaghen, ha riconfermato il desiderio di entrambe le parti di avere un partenariato sempre più saldo. Le discussioni si sono incentrate principalmente sulle questioni commerciali, in particolare la sicurezza alimentare, sui diritti umani e su Taiwan. È stata fatta una dichiarazione congiunta, riguardante l´intera agenda, comprese parti non discusse per mancanza di tempo, che contiene riferimenti a tutte le preoccupazioni dell´Ue. Nel corso del primo semestre 2003, quasi tutti gli incontri di dialogo politico hanno dovuti essere rimandati a causa della Sars. Il 30 giugno 2003 si è svolta con successo ad Atene una troika ministeriale Ue-cina, guidata dal ministro degli Esteri cinese Li Zhaoxing, dal suo omologo greco Papandreu e dall´alto rappresentante Solana. Le discussioni si sono incentrate sulle relazioni bilaterali Ue-cina ed entrambe le parti si sono dette soddisfatte dell´attuale stato delle relazioni ed hanno sottolineato che è necessario espandere ulteriormente il prossimo vertice e farne un successo. Vi sono inoltre state brevi discussioni su questioni internazionali, fra cui la Rpd di Corea, la Birmania, il Medio Oriente/iraq, l´Afghanistan, con posizioni classiche da entrambe le parti. Un´altra troika Ue con il ministro degli Esteri cinese Li Zhaoxing si è tenuta a margine della riunione dei ministri degli Esteri dell´Asem a Bali il 23-24 luglio 2003. Le discussioni sono state molto amichevoli e si sono incentrate sulla preparazione dei vertici e su alcune questioni internazionali come la Birmania e la Rpd di Corea. La Commissione era rappresentata dal Commissario Chris Patten. Vertice Ue-cina previsto per il 30 ottobre 2003 a Pechino. Prima del vertice è prevista un´altra troika ministeriale il 25 settembre 2003 al margine dell´Assemblea generale dell´Onu a New York. Dialogo sui diritti umani: fu avviato nel gennaio 1996 ma interrotto dalla Cina dopo la presentazione da parte dell´Ue di una risoluzione critica nella sessione del 1996 della Commissione Onu per i diritti umani. Nel 1997 la Cina decise di riprendere il dialogo, che da allora si è tenuto due volte l´anno, in forma di troika, con ogni Presidenza, alternativamente a Pechino e nella capitale del paese della Presidenza di turno. L´ultima tornata del dialogo sui diritti umani si è svolta ad Atene il 5-6 marzo 2003. Le principali preoccupazioni dell´Ue sono la pena di morte, le condizioni di reclusione, la cooperazione con gli organismi dell´Onu per la difesa dei diritti umani, la ratifica della Convenzione internazionale dell´Onu sui diritti civili e politici, la libertà di espressione, associazione e religione e i diritti delle minoranze. Scambi: gli scambi bilaterali tra l´Ue e la Cina sono aumentati di oltre 40 volte dall´inizio delle riforme in Cina nel 1978. Nel 2002, la Cina è diventata il terzo partner commerciale dell´Ue, superando il Giappone. Gli scambi bilaterali hanno raggiunto i 115 mld di €, (+8,7%) e sono fortemente cresciuti nel primo trimestre 2003 (+18%). Il deficit commerciale dell´Ue, oltre 47 mld di € nel 2002, che è il maggiore con un partner commerciale, riflette il persistere di ostacoli all´accesso al mercato in Cina, ma anche notevoli investimenti stranieri diretti (Isd) imperniati sulle esportazioni da parte di aziende europee. L´ue è uno dei maggiori investitori stranieri in Cina, con Isd complessivi pari a 34 mld di Usd alla fine del 2002. I flussi di nuovi Isd sono stati soltanto di 3,7 mld di Usd nel 2002 (-11,3% rispetto al 2001), ma sono saliti del 77,7% nel primo trimestre 2003. Dopo l´adozione da parte della Commissione, il documento orientativo sarà trasmesso al Consiglio dei ministri e al Parlamento europeo per il necessario iter. Il documento conferma gli obiettivi generali definiti dalla comunicazione della Commissione del 1998(1), che restano in gran parte validi. Aggiorna inoltre il piano d´azione presentato nella comunicazione della Commissione del 2001(2).  
   
 

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