Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 16 Settembre 2003
 
   
  RIUSCIRÀ UN PROGETTO DELL´UE AD IMPEDIRE IL RIPETERSI DEI DEVASTANTI INCENDI BOSCHIVI DI QUEST´ANNO?

 
   
  Bruxelles, 16 settembre 2003 - Il clima torrido e secco registrato quest´estate in Europa ha causato effetti disastrosi in numerosi paesi, non ultimo il Portogallo, colpito come mai prima d´ora dagli incendi boschivi, che hanno provocato la perdita di 18 vite, la distruzione di oltre 200.000 ettari di habitat naturale e danni per circa un miliardo di euro. Mentre in Portogallo ed a livello europeo le autorità riflettono sulle diverse soluzioni che si sarebbero potute adottare, un team di ricercatori impegnato in un progetto finanziato dall´Ue viene chiamato ad esprimere il proprio parere, nella speranza di impedire per sempre il ripetersi di tali catastrofi. Il progetto Spread può essere considerato il precursore dei nuovi progetti integrati, che saranno finanziati nell´ambito del Sesto programma quadro (6Pq). L´iniziativa riunisce tre progetti di dimensioni minori e coinvolge 26 partner provenienti da 10 paesi. La creazione di un progetto di più ampia portata è stata suggerita dalla Commissione europea. "Stiamo esaminando le tre fasi temporali in cui si articolano gli incendi boschivi: il prima, il durante ed il dopo", ha chiarito Domingos Xavier Viegas dell´Università di Coimbra, coordinatore del progetto. La prima fase comprende la prevenzione degli incendi, la definizione delle condizioni che determinano gli incendi boschivi e la configurazione delle mappe del rischio. La seconda fase riguarda i fenomeni che si verificano durante un incendio e contempla lo sviluppo di modelli di diffusione degli incendi e di dispersione del fumo, mentre la terza fase viene definita dal professor Viegas il "pacchetto ecologico degli incendi", e si riferisce alla mitigazione degli effetti degli incendi boschivi ed alla migliore gestione forestale. Il quarto pilastro del progetto garantisce che la società sia presa in considerazione dai ricercatori. Quanti lavorano su questo aspetto del progetto stanno affrontando il tema dell´istruzione in materia di sicurezza antincendio e della formazione sulla gestione degli incendi. In aggiunta, il consorzio intende favorire il trasferimento di conoscenze agli utenti interessati, nonché instaurare un dialogo sul tema degli incendi boschivi. Questo aspetto ha già sortito effetti positivi. Il lavoro svolto in un precedente progetto si è concluso con la raccomandazione di un metodo di caratterizzazione degli incendi, che viene attualmente adottato quale metodo standard in Europa. Il progetto Spread ha sviluppato inoltre, unitamente ad un società privata, un fuoristrada dotato di un sistema Gps, di dispositivi meteorologici integrati e di varie telecamere. Il veicolo, che consente di seguire in tempo reale la situazione sul campo, è stato molto richiesto durante gli incendi di quest´estate. Tuttavia, le autorità non sono soltanto interessate ai risultati concreti ottenuti dai ricercatori. "Stiamo già collaborando con gli istituti nazionali, fornendo pareri sulle esperienze positive e sugli errori commessi", ha spiegato il professor Viegas al Notiziario Cordis. "Uno degli aspetti peggiori è la mancanza di fiducia: la gente ha visto minacciati la propria vita ed i propri averi. Stiamo attualmente valutando le azioni da intraprendere per far rinascere questa fiducia". Il professor Viegas è stato inoltre contattato da una commissione ufficiale per organizzare un incontro di riflessione, nel corso del quale verrà richiesto il suo parere e quello dei suoi colleghi in merito alle ulteriori ricerche da svolgere ed agli strumenti necessari ad impedire tali devastazioni in futuro. I partner del progetto stanno svolgendo proprie ricerche sulle modalità adottate per fronteggiare gli incendi insorti in Portogallo nel corso dell´estate. In questo paese i ricercatori hanno realizzato interviste nell´intento di stabilire i motivi per cui 18 persone hanno perso la vita, interrogando i testimoni oculari sulla dinamica e sulle cause di ciascun incidente. Una causa comune di queste morti sembra essere il fenomeno di "blow-up", che prende il nome dall´esplosione improvvisa del legname arso da cui è causato. "Tale fenomeno sorprende le persone ed è in grado di uccidere. Così si verifica la maggior parte degli incidenti", ha spiegato il professor Viegas. Casualmente, questo è uno dei settori nei quali il progetto ha raggiunto i risultati più prestigiosi. Gli esperimenti condotti in laboratorio e sul campo hanno determinato lo sviluppo del primo modello fisico mai realizzato, che può essere utilizzato per prevedere il possibile verificarsi dell´esplosione. Il professor Viegas ritiene altresì che il modello di dispersione del fumo rappresenti un ulteriore successo. "Il fumo è spesso più dannoso delle fiamme: crea disorientamento e confonde le persone", ha chiarito il Professore. Questa serie di risultati positivi dimostra il successo ottenuto dal progetto Spread, sebbene il team sia attualmente soltanto a metà del periodo assegnato per lo svolgimento della ricerca. Sorprende, quindi, che i ricercatori abbiano considerato il numero di partner coinvolti nel progetto una notevole sfida da affrontare. Tutti i partner sono comunque consapevoli delle difficoltà e si stanno impegnando positivamente per creare una maggiore integrazione con le iniziative da cui potranno trarre insegnamento i futuri partecipanti dei progetti integrati. "Ci aspettavamo questi problemi di integrazione", ha commentato il professor Viegas. "Desideravamo che tutte le sezioni procedessero autonomamente e per tale motivo abbiamo tenuto riunioni per spiegare alle altre parti ciò che stava succedendo in ciascuna sezione. Non è facile impegnare le persone in ambiti estranei ai loro settori d´interesse", ha aggiunto Viegas. Egli ha creato un gruppo direttivo, composto da due persone per ciascuno dei quattro settori di ricerca, al fine di facilitare la comunicazione, iniziativa che, a suo avviso, ha avuto molto successo. Riunire tutti i partecipanti per effettuare esperimenti sul campo è risultato altresì positivo per la creazione di rapporti fra i numerosi partner. Questi ultimi si sono riuniti in Portogallo per osservare i terreni in fiamme, e ciascun team di ricercatori ha studiato i diversi aspetti degli incendi. Il pieno coinvolgimento dell´unico partner non europeo, proveniente dal Canada, si è dimostrato altresì difficoltoso. Tuttavia, il contributo canadese è senza dubbio positivo, secondo il professor Viegas, poiché ha consentito l´esecuzione di esperimenti sul campo nel settore degli incendi striscianti, che in Europa non sono possibili. Riguardo al futuro, il consorzio sta considerando la possibilità di realizzare un progetto ancora più ampio per proseguire le attività di ricerca nell´ambito del 6Pq. Non c´è nulla di definitivo, ma il prossimo progetto potrebbe riguardare anche altre tipologie di rischio. "La Commissione sta incoraggiando l´esame degli aspetti multirischio. Essa auspica l´adozione di un linguaggio comune per tutti i tipi di rischio", ha spiegato il professor Viegas.infolink: http://www.Algosystems.gr/spread    
   
 

<<BACK