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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Settembre 2003
 
   
  UN PRINCIPE CHIAMATO TOTO’ PALAZZO DUCALE, LOGGIA DEGLI ABATI 17 NOVEMBRE 2003 – 12 DICEMBRE 2003

 
   
  Genova, 17 settembre 2003 - "Mi sono raccontato in terza persona perché il ragazzo in cerca di gloria che fui tanti anni fa mi appare molto lontano dall’uomo che sono diventato, anche se una parte di lui è sempre con me." Totò Diana de Curtis e Gianna Licchetta, curatrici della mostra, ricostruendo l’itinerario artistico di Totò, vogliono narrare la dimensione di attore, autore, personaggio, più nota al grande pubblico, ma vogliono anche svelarne la dimensione privata e più intima di uomo. La mostra percorre, secondo un criterio cronologico sistematico, attraverso materiali sia già noti che inediti e anche “privati, messi a disposizione dalla famiglia de Curtis, tutta la vita artistica, ossia quella dedicata al teatro e alle esperienze cinematografiche di Totò, ma concerne anche gli aspetti e le curiosità artistiche, letterarie, musicali, araldiche e della vita privata del Principe Antonio de Curtis. Attraverso il materiale espositivo i visitatori potranno respirare l’aria del futurismo, del varietà, della rivista e dell’avanspettacolo, del cinema, della televisione, visti attraverso gli inediti, i contratti, gli autografi, le lettere d’amore, il vestiario di scena, le foto anche poco conosciute del grande artista. Tutti potranno così apprezzare i documenti e gli oggetti che testimoniano una grande “gavetta”, artistica e di vita a molti sconosciuta, oltre ad ammirarne, attraverso una vasta documentazione, anche gli aspetti più noti. Il percorso espositivo è strutturato in sedici sezioni e contiene: oggetti personali di scena; fotografie originali e riproduzioni; locandine di films; album di foto; documenti; lettere personali; targhe e premi; manoscritti delle canzoni e delle poesie; spartiti musicali originali, interventi critici. In tre sezioni speciali si racconta: Totò visto attraverso il tratto grafico di Federico Fellini; Totò e pier Paolo Pisolini il regista che lo diresse in “Uccellacci e Uccellini”; Totò e il grande amico Aldo Fabrizi. E ancora una sezione dedicata ai momenti “privati del Principe”: le immagini di Antonio De Curtis nella sua casa di Viale Parioli a Roma; la sezione dedicata alla beneficenza; una specifica per San Giovanni Decollato. Uno spazio è riservato alle proiezioni con un collage di sequenze dei suoi primi sei film e un inedito assoluto di una cinerivista Cines del 1930, concesso in esclusiva dal centro sperimentale di cinematografia di Roma. Una mostra per dar voce a lui, Totò, e per ascoltare le voci che hanno riempito la sua vita, le voci e le testimonianze colme di emozione di chi lo ha conosciuto come uomo o di chi soltanto ne conosce le vesti di attore, di chi ha amato lui, Antonio de Curtis, e di chi soltanto ha amato Totò, i suoi film, il suo teatro, la sua arte. Un atto d’amore, verso mio padre, verso Totò, verso i suoi amici e verso i suoi ammiratori. Liliana de Curtis Infolink: www.palazzoducale.genova.it    
   
 

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