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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Settembre 2003
 
   
  RCS MEDIAGROUP – RISULTATI PRIMO SEMESTRE: CRESCE L’UTILE LORDO CONSOLIDATO, POSITIVO PER 28,6 MILIONI DI EURO. IL MIGLIORAMENTO INTERESSA TUTTE LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO.

 
   
  Milano, 19 settembre 2003 - Il consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup, riunitosi il 12 settembre sotto la presidenza di Guido Roberto Vitale, ha esaminato e approvato i risultati del primo semestre. Sono in crescita sia il risultato del Gruppo prima delle imposte, positivo per 28,6 milioni di euro (contro una perdita di 45,3 nei primi sei mesi del 2002), sia quello operativo, positivo per 7,6 milioni (0,4 nel 2002). Positivo il risultato della capogruppo, per 48,5 milioni (negativo per 83,1 nel pari periodo 2002), che beneficia dei dividendi incassati nel periodo. Il miglioramento riguarda tutte le attività del Gruppo, in particolare Rcs Quotidiani. Sono questi i primi effetti della riorganizzazione societaria articolata su una holding e sei unità di business. I ricavi netti consolidati ammontano a 1.086,9 milioni. Il margine operativo lordo (57,8 milioni contro 63,8 del pari periodo 2002) confrontato a pari perimetro cresce del 18,2%. L’effetto della flessione dei ricavi pubblicitari, infatti, risulta più che compensata dalla riduzione dei costi operativi in Italia e all’estero, dalla diminuzione del prezzo della carta e dal risultato generato dalle iniziative collaterali. La concentrazione del business nel comparto media è sottolineata da importanti operazioni industriali volte a rafforzare la capacità operativa e a creare i presupposti per un ulteriore sviluppo delle attività. Il semestre annovera: l’incremento della partecipazione di Rcs Quotidiani in Unedisa (dal 54,1% all’89,1%), l’acquisizione in joint-venture con Burda della maggioranza della francese Catherine Nemo (editrice di periodici), la costituzione di una nuova società per la distribuzione in edicola, in cui confluiscono le attività di Rcs Distribuzione, De Agostini e Hachette Rusconi, per confermare la leadership del Gruppo nel settore, nonché la cessione della Fila e delle altre attività nel settore della moda. E’ quindi sul fronte delle attività editoriali che il Gruppo manifesta i progressi più significativi. Nonostante il perdurare della crisi del mercato pubblicitario Rcs Mediagroup aumenta i ricavi grazie anche al successo dei prodotti collaterali che accompagnano in edicola Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport e i principali periodici, unitamente alle efficienze e alla diminuzione del costo della carta. E’ positivo l’andamento dei ricavi pubblicitari di El Mundo e di City, mentre la raccolta pubblicitaria relativa al settore radiofonico (Rin e Cnr) e a quello della pubblicità esterna (Igpdecaux) cresce in misura significativamente superiore rispetto a quanto fatto registrare dai rispettivi mercati. Il quadro congiunturale corrente porta a ritenere che nel corso della seconda parte dell’anno possano manifestarsi i primi segnali di miglioramento dell’andamento economico che dovrebbero permettere l’avvio dell’inversione di tendenza del mercato pubblicitario. Salvo il verificarsi di eventi eccezionali, il completamento delle cessioni di pressoché tutte le società operanti nei settori non strategici e l’andamento positivo della gestione delle società controllate lasciano ragionevolmente prevedere il ritorno ad un risultato positivo per Rcs Mediagroup e la conseguente possibilità di remunerare il capitale. Il gruppo Rcs Mediagroup Nel corso dei primi sei mesi Rcs Mediagroup ha portato a sostanziale compimento il processo di concentrazione dell’attività nel settore dei media, ha rafforzato la presenza sui principali mercati europei ed ha migliorato la redditività. In particolare: • dal 1° gennaio ha avuto effetto la riorganizzazione societaria articolata su una holding e sei unità di business; • dal 1° maggio la riorganizzazione è stata perfezionata e rafforzata dal cambio di denominazione della holding, passata da Hdp – Holding di Partecipazioni Industriali. A Rizzoli Corriere della Sera Mediagroup (in forma abbreviata Rcs Mediagroup o Rcs ), e dalla contestuale ridenominazione, in linea con la capogruppo, di tutte le unità di business (Rcs Quotidiani, Rcs Periodici, Rcs Libri, Rcs Broadcast, Rcs Pubblicità, Rcs Diffusione); • il 10 giugno è stata perfezionata la cessione delle attività operative di Fila Holding al fondo statunitense Cerberus, operazione che porta a sostanziale conclusione il processo di disimpegno dal settore della moda e dell’abbigliamento, ora ridotto al solo Joseph Abboud (100% gruppo Gft Net), società statunitense operante con buoni risultati commerciali e reddituali nell’abbigliamento maschile di alta gamma. Il rafforzamento del gruppo Rcs Mediagroup nel mercato dei media, nel corso del semestre, è stato caratterizzato: • dall’aumento della partecipazione di Rcs Quotidiani dal 54,1% all’89,1% nel Gruppo Unedisa (editore di “El Mundo del Siglo Vientiuno”, secondo quotidiano spagnolo di informazione); • dall’acquisizione (in joint venture con il gruppo tedesco Burda) della maggioranza di Catherine Nemo, piccola società francese con elevata redditività, editrice dei periodici “Nouveau Detective” e “Horoscope”; • dalla concentrazione (eseguita in data 30 giugno) delle attività di diffusione del gruppo con quelle di Deagostini e Hachette Rusconi, che ha portato alla nascita di una nuova società, della quale Rcs Mediagroup possiede il 45%, Deagostini il 45% e Hachette Rusconi il 10%, e che rappresenta la più grande realtà in Italia nella diffusione di prodotti editoriali sul canale edicola. I primi sei mesi dell’anno presentano un risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi positivo per 28,6 milioni, in forte miglioramento rispetto al risultato dell’analogo periodo dell’anno precedente, caratterizzato da una perdita di oltre 45 milioni di euro. I ricavi netti consolidati ammontano a 1.086,9 milioni, in diminuzione rispetto al primo semestre 2002 (1.553,7 milioni), per effetto della vendita delle società operative del gruppo Fila (che incideva con 466,7 milioni nei ricavi del primo semestre 2002) e del processo di dismissioni che ha interessato il gruppo Gft Net (da 89,5 milioni nei primi sei mesi del 2002 a 35,6 nel corrente semestre). Il margine operativo lordo è di 57,8 milioni (63,8 milioni nel primo semestre 2002, di cui 14,9 generati da Fila). In un confronto a pari perimetro il margine cresce del 18,2% ( +8,9 milioni): iniziative editoriali, diminuzione del prezzo della carta e riduzione di costi operativi in Italia e all’estero insieme hanno controbilanciato la flessione dei ricavi pubblicitari. Il costo del lavoro si riduce di 52 milioni, per effetto del deconsolidamento delle attività operative di Fila, del processo di dismissione di Gft Net e delle efficienze attivate nelle società editoriali. Gli ammortamenti e le svalutazioni ammontano a 50,2 milioni (63,4 milioni nel pari periodo 2002). Tale diminuzione è riconducibile essenzialmente alla cessione delle attività operative di Fila. Il risultato operativo risulta positivo per 7,6 milioni, in crescita rispetto a 0,4 milioni del primo semestre dello scorso anno. Il miglioramento interessa tutte le aree di attività del Gruppo. Gli oneri finanziari netti ammontano a 2,4 milioni contro 34,2 milioni dei primi sei mesi 2002, nei quali incidevano in modo significativo anche le perdite su cambi di Fila in Argentina. I proventi da partecipazioni e rettifiche di attività finanziarie risultano di 25,7 milioni (3,0 nel corrispondente periodo 2002). Tale voce si riferisce principalmente per 29,8 milioni a dividendi e relativi crediti di imposta corrisposti dalle società partecipate non consolidate, oltre a crediti d’imposta sui dividendi delle società controllate. Gli oneri straordinari netti ammontano a 2,3 milioni (14,5 milioni nel primo semestre 2002) e si riferiscono essenzialmente ad oneri di ristrutturazione e di riorganizzazione delle attività del gruppo. Il capitale investito netto ammonta a 1.430,8 milioni, con un aumento di 211,6 milioni rispetto alla fine dell’esercizio precedente, come effetto del consolidamento integrale di Unedisa e della sottoscrizione dell’aumento di capitale di Pirelli & C. S.p.a. L’indebitamento finanziario netto è di 270,1 milioni, contro 83,1 milioni della fine dello scorso anno ed è attribuibile principalmente all’acquisizione dell’ulteriore 35% del capitale di Unedisa, alla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Pirelli &C. S.p.a. E di quello di Burda Rcs International Holding, finalizzato all’acquisto del 37,5% di Catherine Nemo, all’acquisto di azioni proprie effettuato nel semestre, all’effetto derivante dal consolidamento integrale di Unedisa e da quello proporzionale di Rcs Diffusione, a seguito della cessione del 55% delle azioni a De Agostini e Hachette Rusconi, avvenuta il 30 giugno scorso. Rcs Mediagroup, come ogni società del comparto “media”, si è confrontata con un mercato pubblicitario caratterizzato da tempo da una significativa contrazione della raccolta. Anche per il primo semestre 2003, infatti, gli indicatori generali hanno registrato un calo del 4,3% della stampa e soprattutto il settore dei quotidiani ( in riduzione del 5,1%). In questo contesto, la contrazione dei ricavi pubblicitari sui quotidiani e i periodici del gruppo ha avuto riflessi su tutte le testate, sia in Italia che all’estero, con l’eccezione di El Mundo e di City, in sensibile crescita anche grazie al completamento del network delle edizioni. Gli effetti economici derivanti dalle difficoltà della raccolta pubblicitaria sono stati però compensati dal significativo sviluppo della vendita di prodotti collaterali allegati ai quotidiani e ai periodici del Gruppo, e da risparmi sui costi operativi generati dal programma di ristrutturazione. Le efficienze hanno interessato sia le realtà italiane sia quelle estere, con particolare riguardo a Unedisa (El Mundo), al gruppo francese Flammarion e al tedesco Verlagsgruppe Milchstrasse. In particolare, il successo delle operazioni di vendita di altri prodotti editoriali in abbinamento a Corriere della Sera, a La Gazzetta dello Sport e ai periodici del gruppo (Oggi soprattutto) ha generato ricavi per circa 54 milioni di euro. Le raccolte pubblicitarie relative al settore radiofonico (Rin e Cnr) e a quello della pubblicità esterna (Igpdecaux) crescono invece in percentuale maggiore degli indicatori generali dei rispettivi mercati. Rcs Mediagroup S.p.a. La capogruppo chiude il primo semestre con un risultato positivo, al lordo delle imposte, di 48,5 milioni (contro una perdita di 83,1 milioni nel primo semestre 2002). Il risultato è stato caratterizzato anche dalla significativa diminuzione dell’onere per svalutazione di partecipazioni, a conseguenza del completamento del processo di riorganizzazione e di dismissione delle principali società dei settori non editoriali e della ripresa dei mercati azionari. Tra le operazioni effettuate da Rcs Mediagroup S.p.a. Nei primi sei mesi del 2003 vanno ricordate: • la sottoscrizione, nel mese di giugno, dell’aumento di capitale di Pirelli S.p.a. Per un importo di 57,3 milioni, che ha portato il valore della partecipazione a 111,9 milioni; • l’acquisto di 2.597.140 azioni proprie, con un investimento di 5,6 milioni, a seguito del quale, al 30 giugno, risultano in portafoglio n. 24.954.008 azioni ordinarie proprie, corrispondente al 3,41% sul capitale ordinario pari ad un controvalore di 81,1 milioni. I dividendi ricevuti ammontano a 37,9 milioni (5,4 milioni lo scorso semestre) e si riferiscono essenzialmente ai dividendi distribuiti da Rcs Quotidiani (15,2 milioni), Rcs Periodici (14,4 milioni), Banca Intesa (3,8 milioni), Pirelli & C. (2,9 milioni), Rcs Factor (1,4 milioni), cui si aggiungono i relativi crediti di imposta di 19,6 milioni. Il primo semestre dello scorso esercizio non comprendeva alcun dividendo distribuito dalle controllate Rcs Quotidiani e Rcs Periodici. I proventi finanziari netti (5,8 milioni) diminuiscono di 4,1 milioni rispetto al primo semestre dell’anno precedente a causa delle minori disponibilità medie investite nel periodo (259,4 milioni contro 484,7). I proventi straordinari netti ammontano complessivamente a 2,4 milioni (oneri per 16,4 milioni nel primo semestre dello scorso anno) e si riferiscono essenzialmente a plusvalenze da cessione di partecipazioni. Le disponibilità finanziarie nette si riducono di 152,7 milioni (da 246,1 a 93,4) rispetto alla fine dell’anno scorso, in conseguenza degli investimenti effettuati sia in azioni proprie che a sottoscrizione dell’aumento di capitale di Pirelli & C. E di Burda Rcs International Holding, nonché di nuovi finanziamenti concessi alle controllate. Tali impieghi sono stati finanziati principalmente mediante la riduzione degli investimenti finanziari in depositi e titoli, nonché in misura minore da un aumento dell’indebitamento verso banche. Il patrimonio netto passa da 954,4 milioni a fine 2002 a 1.118,7 milioni, in conseguenza della rilevazione della riserva per avanzo di scissione (115,8 milioni) e per il risultato del periodo (48,5 milioni). Rcs Quotidiani I ricavi netti di Rcs Quotidiani sono in crescita di 86,7 milioni (da 376,5 del primo semestre 2002 a 463,2 nel 2003), grazie all’incremento di quota di possesso del Gruppo Unidad Editorial e del conseguente consolidamento integrale per circa 62 milioni di euro. Al netto di questa operazione, l’incremento è stato di 24,7 milioni in virtù di maggiori ricavi editoriali. Quotidiani Italia Il successo dei prodotti collaterali (principalmente libri, videocassette e Cd musicali) venduti in abbinamento ai quotidiani ha confermato la forza dei marchi Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport ed è riuscito a compensare la diminuzione dei ricavi pubblicitari, in un panorama di contrazione della raccolta che da due anni colpisce tutto il mercato e che nel segmento dei quotidiani ha registrato nel semestre una flessione del 5,1%. La diffusione del Corriere della Sera, pari a 689 mila copie medie nel periodo, stabile rispetto all’anno precedente, conferma la leadership della testata tra i quotidiani di informazione. Il piano di sviluppo del sistema di edizioni locali del Corriere della Sera registra il positivo andamento delle vendite del Corriere del Veneto - lanciato nel novembre scorso - e l’accordo con la società Init Holding S.r.l., già editrice dei quotidiani L’adige di Trento e Il Mattino di Bolzano, per dar vita entro l’anno all’edizione regionale del Corriere per il Trentino Alto Adige. Con una diffusione media di 404 mila copie giornaliere, in crescita di circa 10.000 mila copie sul corrispondente periodo dell’anno precedente, La Gazzetta dello Sport si è confermata leader tra i quotidiani sportivi, grazie al contributo di efficaci iniziative di marketing e nonostante l’assenza di un evento di forte spessore in grado, come i mondiali di calcio del 2002, di trainare le vendite. Il primo semestre è stato inoltre contraddistinto dal consolidamento del network della “free press” City, al primo posto del segmento in termini di raccolta pubblicitaria grazie alle sette edizioni giornaliere (Milano, Roma, Padova, Bologna, Firenze, Napoli e Bari). Quotidiani estero In Spagna i ricavi, pari a 132,1 milioni, sono aumentati significativamente rispetto all’anno precedente per il contributo dei prodotti collaterali abbinati al quotidiano El Mundo, che hanno più che compensato l’impatto derivante dalla diminuzione delle copie vendute, comune a tutto il mercato nazionale. La diffusione del giornale nel 1° semestre si è attestata sulle 294 mila copie medie per il positivo andamento diffusionale a Madrid, in crescita di circa il 5%. La readership, pari a oltre un milione e centomila lettori, ha registrato un incremento del 18%, il più alto tra i quotidiani spagnoli. Pur operando in un mercato ancora in contrazione, El Mundo ha conseguito ricavi pubblicitari in linea con quelli dell’anno precedente, beneficiando dell’incremento degli investimenti degli operatori del comparto telefonico e di quelli del settore turistico, che hanno compensato i minori investimenti da parte dei settori energia, trasporti e finanza. Segnali positivi provengono anche dal fronte Internet, dove il sito “elmundo.Es” ha arricchito la propria offerta di contenuti e servizi informativi registrando significativi tassi di crescita sia in termini di traffico sia di raccolta pubblicitaria. Rcs Periodici I ricavi sono diminuiti del 3,9%, a causa della forte contrazione della pubblicità, in particolare sulle testate tedesche. I ricavi editoriali sono aumentati di circa 4 milioni (da 87,2 dei primi mesi del 2002 a 91,2 nell’attuale semestre) per effetto del favorevole andamento delle diffusioni in Italia, del successo di vendita delle promozioni e del positivo accoglimento in edicola del nuovo mensile Amica. Periodici Italia Le diffusioni delle testate settimanali della Rcs Periodici registrano un andamento positivo con particolari punte di rendimento da parte di Oggi e Anna, cresciute rispettivamente del 4% e del 12,4%. Stabile risulta il venduto del magazine Io donna, che conferma la leadership nel segmento. Tra i mensili, Amica dopo 8 uscite si mantiene su livelli di diffusione superiori sia rispetto ai due mensili storici operanti sul mercato, sia rispetto al nuovo concorrente lanciato nel mese di gennaio, mentre Vie del Gusto, da maggio nelle edicole, ha registrato diffusioni in linea con le attese. In aumento le copie vendute di Brava Casa, che non ha risentito delle difficoltà accusate dalle testate di arredamento concorrenti. Diffusioni sostanzialmente stabili caratterizzano l’andamento degli altri mensili. Forte sviluppo hanno registrato le vendite di prodotti collaterali in abbinamento con i principali settimanali, in particolare quelle legate a Oggi: “Il Cucchiaio d’argento”, i Cd musicali dedicati alla musica pop dagli anni ’60 ai ’90, “I capolavori dei grandi artisti nelle città d’arte”, la “Guida rapida d’Italia” del Tci e i Dvd con i migliori film di Alberto Sordi. Il segmento delle pubblicazioni per l’infanzia, nel quale Rcs Periodici opera tramite il Gruppo Sfera, ha registrato una crescita rispetto allo scorso anno, in controtendenza con il mercato generale. Lo sviluppo è stato ottenuto anche grazie alla crescita delle attività di commercializzazione di liste di dati. Periodici estero I ricavi, pari a 43,6 milioni, si sono ridotti di 3,1 milioni nei confronti del 1° semestre dello scorso anno. Tale flessione è riconducibile essenzialmente alla contrazione della raccolta pubblicitaria della principale testata, Tvspielfilm, che (al pari dei principali concorrenti) ha risentito del calo generalizzato degli investimenti da parte di settori merceologici di riferimento quali automobili, telecomunicazioni e finanza/assicurazioni. A livello diffusionale, Tvspielfilm ha contenuto la flessione del venduto al 3% grazie all’incremento delle copie in abbonamento. Rcs Libri I ricavi totali del settore ammontano a 285,1 milioni di euro (297,9 nel pari periodo 2002). A perimetro omogeneo, escludendo il ramo d’azienda Nuova Italia Bibliografica (segmento professionale) ceduto nel luglio 2002, la flessione si riduce a 5,7 milioni ed è principalmente determinata dalla contrazione dei ricavi dei fascicoli in Francia e Inghilterra. Il fatturato realizzato dal Gruppo nella Varia, pari a 50,5 milioni, è diminuito di 1,6 milioni rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, caratterizzato dalla presenza in libreria di alcuni titoli di particolare successo. Nel comparto librario la quota di mercato di Rcs Libri è passata dal 14% del 2002 al 12,7% del 2003. Flammarion, la cui quota di mercato in Francia è del 4%, ha registrato un fatturato di 101 milioni, in linea con quello del primo semestre dell’anno precedente. Nell’ambito dei Fascicoli, Rcs ha conseguito in Italia un significativo incremento dei ricavi, in crescita del 18,5% a 8,1 milioni. Il fatturato delle controllate estere Editions Fabbri (Francia e Paesi francofoni), Ediciones Orbis (Spagna e Paesi in lingua spagnola e portoghese) e Ge Fabbri (Gran Bretagna, Paesi di lingua inglese e iniziative sul mercato tedesco, ungherese e polacco) è diminuito per il minor numero di lanci effettuati in Francia e la contrazione dei ricavi registrata in Inghilterra. Il mercato dell’editoria Scolastica è contraddistinto da ricavi che si concentrano in gran parte nel terzo quadrimestre e di conseguenza le vendite del primo semestre sono di scarso significato. A conclusione della fase promozionale di propaganda dei testi scolastici, i risultati della campagna adozionale sono complessivamente in linea con le previsioni con tutti i comparti (dalle elementari alla scuola superiore) ed in crescita rispetto ai risultati dell’anno precedente. Nel segmento dell’editoria Universitaria e Professionale i ricavi sono sostanzialmente stabili, tenuto conto delle variazioni di perimetro intervenute lo scorso anno con la cessione del ramo d’azienda Nib e con l’avvio dell’attività di Rizzoli Larousse. Nel mese di giugno Rcs Scuola ha inoltre perfezionato l’acquisto del 50% di Garamond S.r.l., società operante nel segmento della formazione in rete. Rcs Broadcast I ricavi netti sono di 11,6 milioni, in crescita in termini omogenei del 27%. Oltre all’incremento dei ricavi pubblicitari di Rin e Cnr (33% e 16% rispettivamente), si rileva l’aumento di 0,3 milioni dei ricavi per servizi giornalistici forniti da Agr, grazie all’ampliamento del portafoglio clienti ed allo sviluppo di nuovi prodotti dell’agenzia giornalistica multimediale del gruppo. Il primo semestre 2003 ha visto lo sviluppo della nuova proposta editoriale di Rin, con l’obiettivo di attrarre nuove fasce di ascoltatori. Le differenti dinamiche dei flussi di ascoltatori in “entrata” ed in “uscita” hanno generato, come da previsione del primo impatto, un saldo netto in leggera contrazione rispetto all’esercizio scorso. Nel corso del semestre è proseguita l’attività di investimento in frequenze al fine di migliorare ulteriormente la copertura della popolazione. Nel corso del primo semestre Cnr (prima Syndication italiana con circa 5,6 milioni di ascoltatori, seconda solo a Radio Rai Uno nel panorama nazionale) ha registrato performance positive sia sotto il profilo dei risultati economici sia del volume dei contenuti diffusi, confermando la validità del “progetto Cnr”, basato sul rapporto con le 71 emittenti locali coinvolte: i dati confermano, infatti, la capacità delle radio locali più qualificate, molte delle quali affiliate a Cnrplus, di rappresentare valori prossimi al 35% dell’ascolto radiofonico complessivo. Rcs Diffusione I ricavi del 1° semestre sono stati pari a 263,7 milioni, in crescita del 15% rispetto a quelli del precedente esercizio, come effetto, principalmente, dei volumi dei prodotti collaterali ai quotidiani (“I Grandi Romanzi Italiani”, “I Grandi Film”) ed ai periodici del Gruppo (“Il Cucchiaio d’argento” abbinato ad Oggi), oltre che del forte incremento delle vendite dei collezionabili. Il 30 giugno scorso, Rcs Mediagroup ha costituito una joint venture con De Agostini e Hachette Rusconi per la concentrazione in un’unica società delle attività di distribuzione editoriale nazionale dei tre Gruppi. Rcs Pubblicità Nel protrarsi del trend negativo che affligge il mercato pubblicitario, i ricavi di Rcs Pubblicità sono stati pari a 238,7 milioni, inferiori del 2,2% a quelli del ramo di azienda della Rcs Editori, che l’anno precedente gestiva la raccolta pubblicitaria per i mezzi del Gruppo e di alcuni editori terzi. Il confronto è però inibito da importanti elementi di discontinuità: l’acquisizione della raccolta di “spazi radio” per Rcs Broadcast, il venir meno della raccolta per i periodici editi da Edif (a seguito della cessione del 50% della società da Rcs Periodici ad Hachette, avvenuta nel gennaio del 2002) ed il recupero della raccolta di alcune testate del gruppo, precedentemente gestite da Cairo Communications. Il gruppo Igpdecaux, attivo nel settore della pubblicità esterna, nel semestre ha evidenziato un incremento dei ricavi pari a 7,8 milioni (18,6%), di cui 3,5 milioni derivanti dalla società Adr Advertising controllata congiuntamente da Aeroporti di Roma S.p.a. E da Igpdecaux. La società è stata costituita nel mese di gennaio ed è operativa dal mese di marzo nella gestione della raccolta pubblicitaria negli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino. Al netto di questa nuova attività, la crescita è stata dell’11,6 % grazie al positivo andamento della pubblicità sui mezzi di trasporto e dalla ripresa del mercato delle affissioni. Tra i fatti rilevanti del semestre si segnala l’avvio del primo contratto per l’arredo urbano relativo alla città di Napoli e l’aggiudicazione della gara indetta dalla Sea (Aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio), con conseguente prolungamento della concessione per ulteriori cinque anni. I ricavi di Blei, operativa nella raccolta pubblicitaria sui media esteri, in forte flessione rispetto al pari esercizio 2002, rispecchiano l’acuta crisi congiunturale dei Paesi in cui opera (Germania in particolare) e i significativi tagli di campagne da parte di importanti investitori nei settori della moda e del largo consumo Fatti di rilievo dopo la chiusura del semestre Tra gli eventi più significativi avvenuti dopo la chiusura del semestre si segnalano: • Rcs Pubblicità S.p.a. E Dada S.p.a. Hanno avviato il 1 luglio l’operatività di Rcs Dada Advertising S.p.a., società neo-costituita che opererà nel settore della pubblicità on line. Partecipata per il 51% da Rcs Pubblicità e per il 49% da Dada, la nuova società ha l’esclusiva per la raccolta pubblicitaria dell’intero network web del Gruppo Rcs e del Gruppo Dada e potrà acquisire eventuali ulteriori concessioni di siti web di terzi. • I Consigli di Amministrazione di Rcs Quotidiani e di Rcs Mediagroup, tenutisi nel mese di luglio, hanno approvato il progetto per la trasformazione del Corriere della Sera in quotidiano “Full Color” e per l’aumento della foliazione massima possibile per la Gazzetta dello Sport. Gli investimenti richiesti dall’operazione, per un ammontare complessivo di circa 200 milioni, riguarderanno principalmente l’acquisto delle rotative e la sperimentazione. • L’offerta di acquisto di Azioni Ordinarie/ads (American Depositary Shares) della controllata Fila Holding S.p.a., prevista scadere il 5 settembre scorso, ha raccolto adesioni in base ai risultati preliminari dell’offerta pubblica promossa negli Stati Uniti per Ads nr. 6.421.942, pari a circa il 6,65% del capitale, che porteranno Rcs a detenerne il 97,7%. Rcs ha stabilito, conformemente a quanto consentito dalla normativa statunitense, un ulteriore periodo di adesione, sempre al prezzo di Usd 1,12 per Azione Ordinaria/ads, fino a tutto il 19 settembre prossimo, salvo ulteriori estensioni. • Goldman Sachs a cui è stato dato mandato per procedere alla cessione delle attività nell’ambito dell’abbigliamento, ha avviato la procedura di vendita di Joseph Abboud. Evoluzione prevedibile della gestione Il quadro congiunturale corrente porta a ritenere che nel corso della seconda parte dell’ anno possano manifestarsi i primi segnali di miglioramento dell’andamento economico che dovrebbero permettere l’avvio dell’ inversione di tendenza del mercato pubblicitario. Salvo il verificarsi di eventi eccezionali, il completamento delle cessioni di pressoché tutte le società operanti nei settori non strategici e l’andamento positivo della gestione delle società controllate lasciano ragionevolmente prevedere il ritorno ad un risultato positivo per Rcs Mediagroup e la conseguente possibilità di remunerare il capitale. Piano industriale 2004 -2006 Il consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup ha inoltre indicato in venerdì 26 settembre la data di presentazione alla comunità finanziaria del piano industriale triennale 2004 – 2006.  
   
 

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