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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Settembre 2003
 
   
  DECRETO AMATO SU OGM: LA CORTE DI GIUSTIZIA CE SOTTOLINEA CHE SOLO MOTIVAZIONI CONCRETE POSSONO SOSPENDERE LA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI GIA´ AUTORIZZATI ASSOBIOTEC: FINALMENTE VIENE RISTABILITA LA LEGALITA´. L´ITALIA POTRA´ RIALLINEARSI ALLE NORMATIVE EUROPEE

 
   
  Milano, 18 settembre 2003 – ´´La sentenza di oggi evidenzia come una decisione grave come quella di sospendere la commercializzazione di prodotti già autorizzati a livello europeo, nel rispetto della normativa di riferimento, debba in ogni caso essere suffragata da motivazioni concrete´´ – così Sergio Dompé, Presidente di Assobiotec, l´Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica, commenta la sentenza della Corte di Giustizia europea, che oggi risponde al Tar del Lazio in merito alla legittimità del Decreto Amato. Tale Decreto nell´agosto del 2000 sospese in Italia, ´´in via cautelativa´´, la commercializzazione ed utilizzazione di quattro mais geneticamente modificati regolarmente autorizzati per l´uso alimentare e zootecnico in Europa. ´´Ciò non si è assolutamente verificato nel caso del Decreto Amato: tanto è vero che i prodotti oggetto del provvedimento sono in questi anni regolarmente rimasti sui mercati degli altri Paesi Ue, senza evidenziare in questi anni alcuna problematica´´ prosegue Dompé. ´´E la loro sicurezza è stata ribadita dalle stesse autorità competenti italiane, oltre che da quelle europee´´. ´´Adesso chiediamo al Governo italiano che con la necessaria immediatezza rimuova questo iniquo provvedimento per riportarci nella stessa situazione degli altri Paesi dell´Europa. Questo è un segnale indispensabile per ridare al mondo della Ricerca, dell´Industria e della Finanza la necessaria fiducia nel fatto che anche per l´Italia valgono le priorità europee che considerano strategiche le biotecnologie. Il provvedimento infatti ha contribuito a deprimere il flusso degli investimenti e a orientare verso altri Paesi gli investimenti internazionali nel biotech. Tanto è vero che, a fronte del fatto che in Europa le aziende biotecnologiche sono oltre 1.600, quelle italiane sono meno di 100´´.  
   
 

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