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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Settembre 2003
 
   
  ARIA DI PARIGI. TRE TOSCANI A LA RUCHE ARDENGO SOFFICI, AMEDEO MODIGLIANI, LORENZO VIANI

 
   
  Milano, 19 settembre 2003 - Protagonisti della mostra tre artisti toscani che hanno vissuto a Parigi all´inizio del Xx secolo. In quella città hanno frequentato La Ruche, edificio in Passage de Dantzig, a Vaugirard, che dava ricovero, per un affitto simbolico, a pittori, scultori, poeti di tutto il mondo arrivati in Francia spesso senza alcuna conoscenza della lingua, pronti a pagare con la fame quell´avventura che faceva loro assaporare l´ineffabile esperienza di un mondo nuovo, in piena evoluzione culturale. Ardengo Soffici (Rignano sull´Arno 7 aprile 1879 - Vittoria Apuana 19 agosto 1964) visse a Parigi dal 1900 al 1907 e più volte vi soggiornò fino al 1914. Abitò a La Ruche dall´agosto 1903 fino al novembre 1906. Divenne il punto di riferimento principale per generazioni di giovani che in lui riconobbero il più illuminato e fecondo critico, poeta e pittore che aprì in Italia la strada della modernità. È rappresentato nella mostra da un inedito gruppo di disegni eseguiti per le riviste parigine e da tre dipinti, Paesaggio, 1910 (già proprietà dello scrittore Slataper), un altro inedito Paesaggio dello stesso anno e Caffè Apollo del 1915, che riassume in certo modo la sua stagione cubofuturista. Amedeo Modigliani (Livorno 12 luglio 1884 - Parigi 24 gennaio 1920) arriva a Parigi agli inizi del 1906 e affitta uno studio a Montmartre, accanto a un altro luogo deputato dell´arte, il Bateau-lavoir. Attorno al 1909 frequenta sporadicamente La Ruche, talvolta ospite di qualche amico. Un importante gruppo di disegni e acquarelli, da decenni custoditi in una raccolta privata, è ora riportato all´apprezzamento pubblico. Il Ritratto di Moïse Kisling e Nudo di donna seduta, 1916-17, sono pagine che suscitano forti emozioni. Non si può che restare ammirati dalla sapienza di queste immagini, un ritmo di fluida sensualità ricollega gli antichi senesi al corpo provocatorio della creatività contemporanea. Un ponte di linguaggio che ha conquistato consenso internazionale. Lorenzo Viani (Viareggio 1° novembre 1882 - Ostia 2 novembre 1936), mosso da un carattere irrequieto e anarchico, fu spinto alla Ville lumière da una divorante sete di conoscenza, dalla volontà di approvvigionarsi alla magica fonte della cultura moderna. Vi abitò, trovando stanza a La Ruche, dal gennaio 1908 - con un ritorno estivo a Viareggio - al 1909, in un primo soggiorno, e ancora dall´autunno all´inverno del 1911. Disegni di questo periodo in cui si fondono forti tensioni ideali e una presa di coscienza espressiva che sarà essenziale per il suo lavoro futuro, e tre dipinti, fra i quali il ritratto di Sarah Bernhardt, 1909, segnano un itinerario teso fra necessità di carattere morale e ricerca stilistica. C´è stato quindi un tempo, all´inizio del secolo, nel quale - come si intende rileggere in questa mostra - i valori della pittura toscana, il senso eletto di una tradizione che aveva radici nei classici trovarono nell´aria di Parigi un adeguato luogo di coltura: artisti come Soffici, Modigliani, Viani, si approvvigionarono di fresche e sollecitanti idee creative, e pure dettero un consistente apporto a quell´internazionale dell´arte che aveva come centro la capitale francese. Il catalogo ha introduzione di Osvaldo Patani, uno scritto di Frediano Farsetti e il testo di Luigi Cavallo; tutte le opere sono riprodotte con schede scientifiche. Aria Di Parigi. Tre Toscani A La Ruche, Ardengo Soffici, Amedeo Modigliani, Lorenzo Viani Milano, Farsettiarte, portichetto di Via Manzoni, angolo via Spiga 24 settembre- 21 ottobre 2003  
   
 

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