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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2003
 
   
  RAPPORTO MENSILE SUL FONDO DI UNION INVESTMENT

 
   
  Milano, 24 settembre 2003 - Trend di crescita: i mercati azionari del’Est Europa, Russia e Polonia in testa, sono cresciuti in modo considerevole nel mese di agosto: continua la presenza di una notevole massa di liquidità, di investori locali e stranieri, sostiente le quotazioni delle società quoatate alla borsa russa dove il trend economico positivo é confermato da dati congiunturali positivi. Per esempio, il ritmo di crescita del Pil nei primi 8 mesi del 2003 é stato +6,9% rispetto allo stesso periodo dell‘anno precedente, inoltre il Ministero dell‘ Economia ha aumentato le stime di crescita per il 2003 dal 5,9% al 6%, ed anche la crescita della produzione industriale dovrebbe avere tassi simili. Anche sul versante i risultati sono stati positivi, soprattutto nel settore telecomunicazioni mobili dove la domanda dovrebbe mantenersi ancora forte. Anche in Polonia i dati congiunturali hanno sostenuto la borsa locale: in luglio la produzione industriale polacca é cresciuta del 10,3% rispetto allo stesso mese del 2002, una crescita al di sopra delle attese di mercato. Contestualmente il tasso d‘inflazione si é mantenuto ad un livello basso (0,8%), ma crediamo che l’inflazione si attesterà all‘ 1,5- 1,8% entro la fine dell’anno a causa del cambio debole, dei prezzi alimemtari in rialzo, e a una base di riferimento abbastanza bassa, conseguentemente la banca centrale polacca non dovrebbe ridurre ancora di molto i tassi di interesse, al massimo 50 punti base attraverso due mosse di 25 punti di base ciascuna. Relativamente al deficit pubblico, invece, le prospettive sono meno positive: il deficit, nei primi sette mesi dell’anno, ha raggiunto circa il 71,5% del budget annuale. Crediamo che per il 2003 il deficit si attesterà ad un livello superiore al 5 % del Pil, leggermente al di sopra delle stime diffuse dal governo polacco. Anche i mercati azionari della Repubblicha Ceca e Ungheria hanno goduto di un trend positivo. In Ungheria la priorità va ai piani governativi per la riduzione il deficit pubblico del 2004 attraverso riforme fiscali: la tassazione dei salari sarà probabilmente ridotta e la tassa sul valore aggiunto sarà aumentata per alcuni prodotti quali, ad esempio, i servizi. Questo determinerà un’innalzamento dell’inflazione che a luglio era del 4,7%, tanto che la banca centrale locale ha già rivisto al rialzo le stime relative all‘inflazione per il 2004 dal 3,9% al 5,8%. Nel lungo periodo, però, ciò non dovrebbe avere un impatto negativo, piuttosto si tratta di un fenomeno isolato.Per ciò che riguarda il deficit del budget 2003, questo ha già raggiunto, nei primi sette mesi, il 72,3% della somma prevista per tutto l’anno, di conseguenza il governo ha aumentato le stime relative al deficit dal 4,5% al 4,8% del Pil, ance se crediamo più verosimile un 5,3%. Russia e Ungheria rimangono i Paesi favoriti per i nostri investimenti: Anche per la restante parte del 2003, i mercati azionari dell’Est Europa dovrebbero mantenersi positivi; oltre all‘Ungheria continuiamo di favorire il mercato azionario russo, mercato che se confrontato ad altre aree emergenti e alla luce di una situazione congiunturale globale ancora difficile, vanta situazione macro economica stabile. Dopo che nel 2002 il tasso di crescita del Pil é stato del 4,3%, per il 2004 le stime indicano un livello vicino al 6%. A livello politico, a fine anno si terranno le elezioni per la Duma, mentre in primavera si terranno le elezioni presidenziali. E‘ molto probabile che sulla piazza borsisitca di Mosca, in prossimità di questi eventi, si manifesti una certa volatilità alimentata anche da possibili „scandali populistici“ (vedi il recente caso Yukos), tuttavia crediamo che il rischio di una caduta del mercato sia limitato, la liquidità resta elevata rendendo poco probabile uno storno di ampie proporzioni. Pensiamo, al contrario, di approfittare di una eventuale fase di debolezza del mercato per incrementare gli investimenti in titoli russi, non crediamo in turbative di tipo poltico in quanto è molto probabile che Putin verrà confermato nel suo incarico e la duma potrà proseguire il programma di riforme intrapreso. La Russia sarà probalmente „upgraded“ nel 2004 a livello di „Investment Grade“ e la borsa locale ha già scontato, negli ultimi mes, questa probabilità. Venendo al prezzo del petrolio, crediamo che la volatilità rimarrà elevata pur non vedendo ivelli inferiori ai 18-20 Dollari nei prossimi mesi (e comunque l’economia russa non ne risentirebbe neppure con un livello di 18 Usd). Per questo, il prezzo del petrolio dovrebbere rappresentare un sostegno per l’economia locale, mentre, a livello borsistico, le valutazioni sono ancora buon mercato rispetto ai competitors internazionali. Possibili acquisizioni da parte di società occidentali verso società petrolifere locali ed una maggiore capacità estrattiva dovrebbero, in futuro, avvicinare le valutazioni dei titoli russi ai livelli dei mercati di altri paesi emergenti, garantendo alla piazza di Mosca un buon potenziale di crescita per il futuro. In questo trend di lungo periodo, eventuali fasi di realizzi dei guadagni e/o correzioni di breve durata non variano l’outlook positivo sul Paese. Nonoste le recenti turbolenze legate al cambio della valuta locale, continuiamo ad essere positivi circa il mercato azionario ungherese che – come per la borsa russa – sovrappesiamo ( „overweight“). Non appena il Fiorino potrà mostrare una maggiore stabilità si presenteranno importanti riduzioni del tasso ungherese, e ciò avrà un‘effetto positivo sull’economia locale. Complessivamente, l‘andamento congiunturale dell‘ Ungheria è considerevole rispetto ai Paesi vicini: nel 2003, il Pil crescerà di oltre il 3% e sono possibili dati migliori se si considera che il deficit é in diminuzione. Valutazioni favorevoli (nel confronto con la media dell’area geografica) e prospettive di utili delle imprese estremamente positive, fanno di questa piazza un’interessante opportunità d‘ investimento. Siamo dunque positivi circa il mercato azionario ungherese, soprattutto a lungo termine. Nel breve termine, invece, e a causa dele incertezze legate al cambio del Fiorino, non possiamo escludere fasi e, per questo, abbiamo recentemente ridotto leggermente la nostra posizione „overweight“ verso l‘Ungheria. Per la Polonia, invece, restiamo sottopesati („underweight“), anche se abbiamo recentemente incrementato la nostra posizione in seguito al miglioramento economico registrato. La crescità economica dovrebbe essere sostenuta da un aumento dei consumi privati – anche se questo fenomeno è già quasi completamente scontato nelle quotazioni attuali. Inoltre le valutazioni di mercato sono abbastanza elevate rendendo più modesti futuri aumenti dei prezzi azionari. Infine, a livello politico, il governo di minoranza Sld avrà grossi problemi nell’approvazione dei programmi di riforma impopolari, non si possono escludere, dunque, incertezze legate alle elezioni previste per il secondo semestre del 2004. Politica di investimento: Durante il mese in esame abbiamo proceduto a variazioni negli investimenti russi. Credendo in risultati positivi nel settore delle telecomuncazioni mobili, abbiamo incrementato la nostra posizione in „Mobile Telesystems“. Inoltre, verso la fine del mese, abbiamo preso profitti nel settore petrolifero vendendo titoli di „Lukoil“ e „Yukos“. Le restanti variazioni riguardano titoli a minore capitalizzazione: aumentate le posizioni in Ulyanovskenergo, utility locale, nella società di raffinazione Ufimskij e nel distributore di carta e cellulosa Kondopoga. Abbiamo ridotto posizioni detenute in Ungheria: oltre a prese di beneficio nella società farmaceutica Gedeon Richter (sulla quale sono comunque probabili nuovi rialzi delle quotazioni), abbiamo ridotto la posizione nella società di raffinazione Mol, società per la quale il governo probabilmente cederà, nei prossimi mesi, il 15% attualmente detenuto con conseguente indebolimento delle quotazioni e permettendoci di riacquistare il titolo a livelli inferiori. Venendo alla Polonia, ne abbiamo leggermente incrementato il peso: di fronte ad uno scenario economico migliore, abbiamo aggiunto al portagfolgio il titolo alberghiero Orbig ed aumentato l‘esposizione nella società di raffinazione Pkn Orlen „per la quale siamo in „overweight“ .  
   
 

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