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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2003
 
   
  "IMM COLOGNE 2004" - SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE - COLONIA, 19 - 25 GENNAIO 2004.

 
   
  Cernobbio, 24 settembre 2003 - E’ stata presentata nella magnifica sede di Villa d’Este la Fiera Internazionale del Mobile di Colonia, fra le più importanti in Europa e nel mondo (assieme a Parigi e Milano) nel settore del mobile e arredamento. Nel corso della manifestazione il Direttore dell’Associazione Industrie Tedesche del Mobile ha esposto alcuni interessanti spunti per espositori e operatori, che riteniamo possano essere qui sintetizzati. “L’europa cresce – e crescono le ‘chances’ per la sua economia. L’industria tedesca del mobile prevede la svolta per il 2004. La casa diventa ancora più importante. “Homing” un ‘megatrend’. Dirk-uwe Klass ha dichiarato: “L ´Europa si trova alla vigilia del suo maggiore e più importante allargamento. Nel maggio dell’anno prossimo si prevede l´ingresso di 10 nuovi membri: Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Cipro. L´area economica e monetaria accoglierà quindi soprattutto Paesi a suo tempo appartenenti al blocco orientale che, se da un lato sono ancora nella fase iniziale di sviluppo dell´economia di mercato, sono però altamente motivati e desiderosi di diventare membri attivi della loro nuova comunità. La dinamica della loro crescita è già ora motivo di invidia per la ‘vecchia’ Europa. Per quello che è stato il nucleo centrale dell’Europa nasce quindi una nuova sfida a livello organizzativo e della burocrazia, che purtroppo vi è connessa. Molte questioni in futuro diventeranno più impegnative. Qui sarà certamente utile anche I´auspicata Costituzione Europea. La forza economica, che scaturirà da questo processo, andrà comunque un giorno a vantaggio di tutti gli europei ed assicurerà la loro sopravvivenza in un mondo caratterizzato da una concorrenza sempre più globalizzata. Quest’anno, la situazione congiunturale ed economica dell’Europa è lievemente migliorata rispetto all’anno scorso. Se l’economia continuasse a crescere fino alla fine del 2003, si registrerebbe complessivamente per tutto l’anno una crescita di circa l’ 1%. Questo andamento positivo produce almeno due effetti importanti: 1) i consumi privati sono in ripresa Le incertezze manifestate dai consumatori in relazione all’economia mondiale, piuttosto che alla politica nazionale, si riducono progressivamente. In Germania, per esempio, è prevista una riforma fiscale anticipata a favore dei consuma-tori. A livello mondiale, i prezzi dei prodotti petroliferi tornano ad essere più stabili, il calo delle quotazioni sul mercato azionario sembra essersi arrestato e la guerra in Irak è passata. Per i consumatori, si tratta di indicatori positivi, che possono depotenziare rapidamente gli ´shocks´ negativi. 2.) La quota delle esportazioni i europee è in ripresa. Proprio questo parametro è un presupposto fondamentale per la crescita economica di Eurolandia. Qui vi è una stretta dipendenza dal- l´andamento dell´euro rispetto al dollaro, ma quest´anno le prospettive congiunturali negli Usa continuano a migliorare. Per la fine dell´anno si conta quindi sul fatto che I´euro forte non sia più un ostacolo per la crescita. Rispet-to alla massima quotazione, registrata nel maggio di quest´anno, I’euro ha perso circa il 10 % del suo valore. Il mondo europeo, con la sua rapida crescita economica, deve confrontarsi con quella che da un po’ di tempo si definisce con il termine di “globalizzazione”. Il mondo diventa sempre più piccolo e bisognerà agire sempre più rapidamente ed in modo più sostenibile. Una sfida che ci coinvolge tutti. Anche nel settore del mobile bisogna adeguarsi alle nuove condizioni. Le debolezze strutturali, le eccedenze di capacità, la pressione della concorrenza sono tutti aspetti da affrontare necessariamente per imprimere un forte miglioramento alla congiuntura. “ Il Salone Internazionale del mobile, . “Imm cotogne 2004, sarà nuovamente il più importante luogo di scambio internazionale del mobile ed il più importante appuntamento per gli espositori ed i visitatori, che proprio dal Salone, con la sua forza, si aspettano di poter trarre un utile orientamento.” L ´industria europea del mobile. “La situazione economica dell´industria mobiliera europea si trova al centro del vortice della bassa congiuntura presente in Europa. Mentre nel 2001 si era riusciti ancora ad aumentare le vendite dell´1 ,2 per cento circa, l´anno scorso, con calo del 3,8 per cento, il quadro non ha più lasciato spazio alla tranquillità. In tutta la Ue nel 2002 si sono prodotti mobili per un valore di 79,5 miliardi. Questo significa, che in Europa si producono più mobili che in tutto il resto del mondo complessivamente. Nel 2002 la quota del fatturato tedesco nell´ambito dell´industria europea del mobile è stata approssimativamente del 26 %, con un valore di circa € 20,3 miliardi.. Oggi l’industria europea del moble occupa in totale quasi un milione di addetti. L’italia e la Germania sono, insieme a Francia, Gran Bretagna e Spagna, i Paesi con il maggior numero du posti di lavoro nel settore. Purtroppo oggi è problematico – e non soltanto in Germania – mantenere i livelli occupazionali e consentire alle relative aziende di sopravvivere. Sul mercato del lavoro del nostro comparto economico, quindi, la situazione rimane tesa in tutta l’Europa. Il calo non è determinato soltanto dalle misure di razionalizzazione a livello produttivo, ma anche dalla crescente concorrenza proveniente proprio dai Paesi dell´est europeo. In effetti, in Germania, per esempio, l´anno scorso le importazioni dalla Polonia sono cresciute dell´1 ,9 % ed ora hanno raggiunto un valore di 1 ,4 miliardi.Anche in altri Paesi dell´est europeo -come la Romania, la Repu blica Ceca, la Slovacchia e l´area del Baltico - cresce il numero delle strutture produttive dislocate. Per la Germania la quota dei prodotti mobilieri importati dall´Europa dell´est ammonta a circa il 46 % circa. Il movimento all´interno dell´Europa è intenso. In media, in tutti i Paesi europei un quarto di tutti i mobili venduti sono prodotti di importazione. A monte c´è un´attività logistica immensa. Prima di raggiungere il suo utente, il mobile viaggia mediamente, considerando anche i vari componenti venduti dai subfornitori, per 1.500 km. La tendenza è al rialzo. Basta pensare alla crescente quota di mobili asiatici, e soprattutto cinesi, che arrivano in Europa. L’industria tedesca del mobile. “Attualmente la maggior parte dei sottosettori del nostro comparto è in rosso – ed anche decisamente. L’industria del mobile, in questo periodo, risente del perdurare della fase di bassa congiuntura. Nel primo semestre di quest’anno, le vendite sono scese complessivamente del 3,1% - e questo rispetto al risultato già debole dell’anno scorso. La massima punta negativa r rilevata finora statisticamente si è registrata in giugno, con un calo del 9,7%. Tuttavia, prevediamo che l´andamento negativo si attenui nettamente ancora entro l´anno in corso. Per l´anno prossimo mettiamo addirittura in conto un tasso di crescita del 2% circa. Nei primi 6 mesi di quest´anno, quasi tutti i comparti dell´industria del mobile hanno avuto vita difficile. Sono particolarmente colpiti i mobili per uffici e per i negozi. Qui il fatturato dell’industria è sceso del 14,5%. I cosiddetti contenitori, ossia i mobili per soggiorni, sale da pranzo e camere da letto, hanno perso circa il 4, 1% ed il fatturato dei mobili per le cucine è calato del 4,8%. I produttori di sedute hanno registrato un aumento delle vendite dell’1,3%, ma si tratta di una cifra cosmetizzata, che contiene anche i sedili per auto. Soltanto i materassi sono andati controcorrente e sono cresciuti del 6, 7%. In considerazione dell´andamento prevedibile ad oggi, il nostro settore quest´anno chiuderà certamente con una perdita evidente. Per quanto nell´ultimo trimestre l´economia riparta e migliori l´umore dei consumatori, per l´industria del mobile sembra verosimile una contrazione delle vendite del 2% circa. Queste cifre si innestano sui cattivi risultati dell’anno precedente e dimostrano quindi quanto la situazione sia seria. Complessivamente l’industria del mobile nella media dei primi sei mesi di quest’anno ha occupato oltre 140.000 donne e uomini, che rispetto all’anno precedente corrispondono al 6,9% in meno (ossia circa 10.500). Nello stesso periodo, il numero delle aziende si è ridotto di 41 unità, attestandosi su 1.309 imprese. Come già illustrato, ci troviamo quindi nel vortice della crisi congiunturale, che investe tutta l’Europa. Si tratta di una crisi dei consumi generalizzata, che si riscontra anche in altri settori. Se però in Germania si avviano tutte le riforme di cui si discute, prevediamo un miglioramento a breve termine. Anche i primi indicatori congiunturali mostrano per la fine dell´anno un´attività economica positiva.” Import-export “Nel primo trimestre 2003 complessivamente i mobili venduti all´estero sono aumentati del 6,6% rispetto all´anno precedente. La quota dell´export è ammontata al 24,5%. Sono cresciute anche le importazioni. Dal gennaio al marzo 2003 i mobili importati in Germania so- no aumentati del 9,3% rispetto all´anno precedente. In questo panorama difficile, i nostri produttori non sono riusciti a difendere le loro posizioni di mercato, perche il deficit del commercio estero è cresciuto di un ulteriore 16, 1% rispetto all´anno precedente. La principale area di destinazione estera dei mobili tedeschi è e rimane l´Europa. Rispetto al volume complessivo dell’export di mobili, nel primo trimestre 2003 il 64% è andato in Paesi dell’Unione Europea. In misura crescente – anche se ancora a livello basso – cresce per noi l’importanza dei Paesi candidati, che aderiranno all’Ue. Le nostre esportazioni sono cresciute ulteriormente e l’economia dei Paesi dell’Est Europeo mostra un dinamismo superiore alla media. Questi mercati diventano interessanti per noi produttori, non soltanto come sedi supplementari per la produzione, ma anche come mercati di sbocco per domani. O almeno per dopodomani. Nel 2002 la Germania ha importato mobili dall´ Italia per un valore pari a 851,5 milioni di Euro che rivela un calo del 21% rispetto all´anno precedente. Nel 2002 il valore dell´esportazione di mobili tedeschi in Italia è stato pari a 120,4 milioni di Euro che corrisponde a una diminuzione del 14, 7%. Così, per quanto riguarda l´esportazione dei nostri mobili in paesi dell´Unione Europea, l’Italia occupa il settimo posto. Come sempre l´importazione di mobili dall´Italia verso la Germania è chiaramente superiore alla nostra esportazione verso l´Italia. Nel 2002 il deficit della bilancia commerciale è stato pari a 731, 1 milioni di Euro e quindi è sceso di 205,3 milioni di Euro in confronto all´anno precedente. Fino a due anni fa l´Italia occupava il primo posto nell´importazione di mobili, da allora è stata sorpassata dalla Polonia.” Nuovi trend a Imm Cologne 2004 per l’abitare. La rassegna completa dell’abitare si è data appuntamento anche per l’anno prossimo alla Fiera di Colonia. Nell’industria tedesca ed internazionale del mobile i preparativi per Imm cologne 2004 proseguono a pieno regime. Arriviamo ad alcune considerazioni sulle tendenze attuali che si riscontrano nel comparto mobiliero: "l´obbligo" della rappresentanza si è trasformato nel "piacere" della rappresentanza, con cui si esplicita il proprio stile di vita individuale. Il nuovo millennio ed i suoi esigenti consumatori attribuiscono valore a spazi individuali, allestiti secondo i più recenti criteri tecnici e di design. Sentirsi a proprio agio passa in primo piano rispetto alla coerenza di stile. L´esigenza di individualità è stretta- mente legata al bisogno di una maggiore qualità della vita. Di conseguenza oggi il design è caratterizzato soprattutto dalla varietà. E diventa anche più ampia la suddivisione del- l´abitare in diverse definizioni. Da un lato vi è l´esigenza dell´individuo di arredarsi il proprio spazio secondo criteri emozionali, dall´altro, grazie alla progressiva globalizzazione, si arriva ad un numero sempre maggiore di concetti di gusto, determinati dalla molteplicità degli stili presenti nel mondo. Proprio in questo contesto il nostro settore, caratterizzato da imprese di medie dimensioni, gode di grandi vantaggi, perché ha la possibilità di soddisfare qualsiasi tipo di gusto nell’arredamento e di risolvere qualsiasi problema abitativo. Un “trend” descrive una corrente, un orientamento, un’inclinazione. Oggi qui ci vuole molta versatilità. Quindi i progetti attuali spaziano dal nuovo innovativo, al multifunzionale e fino a produzioni nate “in retroprospettiva”. Molti progetti per una nuova generazione di mobili offrono al consumatore un valore aggiunto, di cui hanno bisogno per determinare la decisione dell’acquisto. Si tratta di mobili flessibili e modificabili, che si possono adattare in modo rapido e semplice alle diverse esigenze ed alla creatività dei loro fruitori. Ma al di sopra di tutto, aleggia come mega-trend quello che si definisce "homing". Una tendenza che descrive il bisogno crescente di sicurezza e di un proprio spazio accogliente. In un ambiente complessivamente difficile, secondo i futurologi, il nostro settore avrà nel breve periodo una buona prospettiva di vendita. La propria casa è il centro del mondo, serve come porto sicuro e centro di tutto l´impegno di energie della nostra vita. Questo ´homing´ è l´evoluzione del ´cocooning´, noto fin dalla fine degli anni ´70 In controtendenza rispetto ai rapidi processi di trasformazione della società, vissuti come motivo di insicurezza e di ´stress´, lo sguardo del consumatore si rivolge verso ciò che può organizzare egli stesso e che percepisce come sostanzialmente sicuro. Il motivo di fondo è la ricerca di calore e sicurezza. Il "vecchio" mondo non ci fa più sentire a casa come una volta. Ma l´abitazione può diventare un mondo proprio. E alla casa si può anche dare la propria impronta. Qui il consumatore mantiene la creatività che desidera e che in nessun altro campo può trovare nella stessa misura. La propria casa può essere uno specchio delle esperienze di successo. Qui ciascuno può vedere cosa il suo impegno ha prodotto.” “Colonia è la città fieristica nota in tutto il mondo, è il più grande mercato del mobile a livello mondiale – ha concluso il Direttore di Verband der Deutscher Moebelindustrie e V, l’Associazione Industrie Tedesche del Mobile – La Immcologne è quindi la fiera di riferimento, globale ed irrinunciabile per espositori e visitatori di tutto il mondo per il mobile e per l’abitare.” www.Imm-cologne.de  www.Koelnmesse.com    
   
 

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