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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2003
 
   
  SECONDO UNO STUDIO, VI È UN NESSO EVIDENTE FRA IL CARCINOMA DELLA MAMMELLA NELLE MADRI E I TUMORI NEI BAMBINI

 
   
  Bruxelles, 26 settembre 2003 - Le madri di bambini affetti da determinati tipi di cancro hanno maggiori probabilità di sviluppare un carcinoma della mammella: questo il risultato di uno studio presentato al Congresso europeo di oncologia, tenutosi il 24 settembre Copenaghen (Danimarca). Dong Pang, epidemiologo e membro del gruppo britannico di ricerca sul cancro infantile e familiare, e il suo collega Julian Birch, hanno condotto uno studio sulle madri di oltre 2.500 bambini di età inferiore ai 15 anni, colpiti da cancro alla pelle, al cervello e da altri tipi di tumori solidi fra il 1954 e il 1996. Sono stati riscontrati complessivamente 95 casi di carcinoma della mammella - un terzo in più del previsto - e gli scienziati hanno notato che l´incidenza di questo tipo di cancro sembrava aumentare se la diagnosi del tumore nel figlio era avvenuta nella prima infanzia e se il bambino era di sesso maschile. Il dott. Pang ha spiegato ai delegati presenti alla conferenza che il maggior rischio di sviluppare un carcinoma della mammella potrebbe essere dovuto ad una forma d´interazione madre-feto durante la gravidanza e che l´ormone estrogeno potrebbe svolgere anch´esso un ruolo nell´oncogenesi. "Sappiamo che le mutazioni della linea germinale in alcuni geni, in particolare nel gene oncosoppressore p53, aumentano notevolmente il rischio sia di carcinoma della mammella nelle donne giovani, sia di alcuni tipi di tumori nei bambini", ha spiegato il dott. Pang. "Il feto stesso - ha aggiunto - partecipa attivamente alla produzione e regolazione dell´estrogeno, ormone che costituisce un comprovato fattore di rischio per il carcinoma della mammella. Riteniamo che l´abbinamento fra l´alterazione del normale ruolo del p53 nel controllo del ciclo cellulare e lo scompenso ormonale durante la gravidanza contribuisca allo sviluppo del carcinoma della mammella nella madre e del cancro nel bambino". Si tratta della prima volta in cui uno studio ha utilizzato un insieme così vasto e completo di dati per dimostrare l´esistenza di un nesso evidente fra il carcinoma della mammella nelle madri e l´insorgere di tumori solidi nei bambini. Il dott. Pang auspica che i risultati ottenuti dal suo gruppo aiutino a comprendere meglio come e quando si avvia il processo di cancerogenesi. "Questo studio suggerisce che la gravidanza è un momento cruciale per lo sviluppo sia del carcinoma della mammella nelle madri che di alcuni tipi di cancro nel bambino. Ulteriori ricerche che includano anche studi di biologia molecolare aiuteranno a chiarire tale ipotesi", ha osservato il dott. Pang.  
   
 

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