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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2003
 
   
  UNGHERIA: IMPARARE LA STORIA NELLE VIE DI BUDAPEST CON SISSY E L´IMPERATORE

 
   
  Un gran numero di vie del centro di Budapest e dei quartieri circostanti sono dedicate a personaggi ed eventi di primo piano della storia dell´Ungheria o della capitale, relativi soprattutto all´epoca dell´Impero austro-ungarico (ad esempio piazza della Guerra d´Indipendenza e piazza 15 marzo 1848), a illustri personaggi (come i sovrani del casato asburgico), a edifici di particolare importanza (tra i vari esempi, Via del Parlamento, nel distretto del Castello). Come balza agli occhi già per le numerose denominazioni assegnate a luoghi pubblici, gli ungheresi nutrirono una profonda ammirazione per la regina Elisabetta - molto più nota col grazioso vezzeggiativo di Sissy - moglie del re Francesco Giuseppe, anche se non le perdonarono di aver temporeggiato ben tre anni prima di autorizzare l´uso del suo nome per la denominazione del settimo distretto di Pest (quartiere che restò senza nome per 7 anni). La regina diede il suo consenso solo nel febbraio del 1882, approvando in quella circostanza anche l´uso del suo nome per un segmento della piccola circonvallazione (Korut) attorno all´omonimo distretto (Erzsébetvàros, Città di Elisabetta) tra via Kiràly (del Re) e viale Ràkòczi. Il nome attribuito a questo tratto della piccola circonvallazione di Budapest era perfettamente in linea con i nomi degli altri tratti della stessa: viale Francesco Giuseppe, viale Teresa, viale Leopoldo (attualmente viale Santo Stefano), personaggi appartenenti tutti alla casata Asburgo. Alla regina Elisabetta vennero così dedicati un viale e un distretto, che mantennero fedelmente il suo nome fino al 1950 quando, secondo lo spirito dell´epoca, questo venne sostituito con il nome di Lenin; in quello stesso anno anche il viale dedicato a Maria Teresa prese il nome dell´eroe bolscevico. I nomi originali vennero ripristinati dopo quarant´anni, nel 1990, per decisione del Consiglio Comunale di Budapest. Alla regina Elisabetta è oggi dedicata una piazza a Pest, nel cuore del centro storico. La piazza era originariamente detta "del Mercato" perché qui sin dal 1790 si teneva il mercato. Quando, nel 1854, questo fu spostato, il sindaco di allora, Gustav Conrad, propose di attribuire alla piazza il nome del successore di Haynau, l´arciduca Alberto, il quale, pur lusingato da questa gradita sorpresa, suggerì che sarebbe stato più opportuno dedicare la piazza alla coppia regnante. Nel 1946 la stessa piazza venne dedicata a Stalin e nel 1953 a Engels, per riprendere finalmente il nome della regina Elisabetta solo nel 1990. Il segmento più corto della circonvallazione Nagy è viale Ferenc (Francesco), personaggio appartenente anch´esso al casato degli Asburgo. Il viale divide Ferencvàros (Città di Francesco) in due aree: una interna e una esterna. Tale tratto della circonvallazione si snoda lungo il tracciato di un´antica via, in origine chiamata via del Mulino (Malom utca): questo nome non dovrebbe sorprendere, se si tiene presente che tra il 1860 e il 1870 ben 13 mulini vennero costruiti a Budapest, facendo della "Regina del Danubio" la città d´Europa con la maggiore concentrazione di questi impianti; in tutto il mondo solo Minneapolis (Usa) ne vanta oggi un numero maggiore. Molto interessante è anche la storia di viale Karoly (Carlo), dove si trovano non solo le rovine delle antiche mura medievali di Pest, ma anche una strada sotterranea. Dapprima questa strada portava il nome di Orszàgùt, Strada Nazionale, poi un tratto venne rinominato viale del Museo e l´altro viale Karoly (Carlo) come le caserme che lì sorgevano. L´ultimo imperatore degli Asburgo, Carlo I, incoronato nel 1916, rinominò il viale come viale Kiràly Kàroly, Re Carlo. Il nome venne presto modificato in Népakarat (Volontà del popolo) e nel 1919 in Népkorut (viale del Popolo), ma dopo appena 133 giorni venne ripristinato il nome di viale Kàroly (cui venne aggiunto "Re" nel 1926). In seguito la strada prese il nome di viale del Consiglio (Tanacs Korut) e finalmente nel 1991 di nuovo viale Kàroly.  
   
 

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