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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Settembre 2003
 
   
  CULTURA A MILANO 1 MILIARDO E MEZZO DI EURO DI FATTURATO E 140 EURO AL MESE PER FAMIGLIA

 
   
  Milano, 30 settembre 2003 - L’ “industria” della cultura a Milano vale un miliardo e mezzo di euro, coinvolge 1500 imprese e quasi 10 mila persone impegnate. Ma il fatturato dipende per 1 miliardo e 200 milioni dalla produzione cinematografica e video. Poi la musica 110 milioni, gli spettacoli 63 milioni, librerie 58 milioni di euro. E le famiglie milanesi e lombarde dedicano alle “spese di cultura ed attività ricreative” in media 140 euro al mese. Alcune voci sono aumentate. Ad esempio, dal 2001 ad oggi il biglietto per la partita di pallacanestro è aumentato del 25,9%, il cinema del 7%, musei e collezioni private del 18%, gli spettacoli teatrali del 14,8% e l’abbonamento alle partite di calcio del 13,8%. Diminuisce del 19,4% l’ingresso a San Siro in gradinata. A Milano ci sono 105 teatri, 11.500 rappresentazioni, 53 mila giorni di spettacoli, quasi 900 biblioteche, 3660 case editrici. Milano dunque con una vasta offerta culturale, con oltre la metà delle rappresentazioni teatrali e musicali regionali e più di un biglietto venduto all’anno per abitante. Con quasi la metà delle ore di cinema in Lombardia, più di 10 milioni di biglietti venduti all’anno e quasi la totalità di opere, escludendo quelle scolastiche e per ragazzi, pubblicate a livello regionale. E’ quanto emerso oggi dal rapporto “Offerta e consumi culturali nella provincia di Milano e in Lombardia” dell’Ufficio Mercati e Consumi della Camera di Commercio di Milano e dall’indagine “Cultura a Milano e in Lombardia: fatturato, imprese e dipendenti” della Camera di Commercio, attraverso il Lab Mim, presentati in occasione del Consiglio della Camera di commercio di Milano dedicato alla cultura. Invitati da Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano, hanno partecipato Salvatore Carrubba, Assessore alla Cultura e Musei del Comune di Milano, Giorgio Covi, Fondazione Artistica Museo Poldi Pezzoli, Roberto Ruozi, Fondazione Piccolo Teatro, Andrée Ruth Shammah, Fondazione Pier Lombardo, Carlo Tognoli, Fondazione Museo della Scienza e della Tecnica. “La cultura – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresenta un elemento decisivo per la qualità della vita di una città e di un territorio, ma anche per l’immagine complessiva. Le attività culturali sono certo importanti come vera e propria “impresa” che contribuisce ad una occupazione di qualità e per l’indotto che produce. Ma ancor di più la cultura è oggi un fattore decisivo nella competitività. Contribuisce, cioè, a quel “made in Italy allargato” che mette insieme qualità del prodotto, cultura, storia ed ambiente.” Quattro marco-settori Produzioni e distribuzioni cinematografiche e di video. Il giro d’affari della produzione e distribuzione cinematografica e di video a Milano e provincia è pari a 1.200.000.000 di euro con un fatturato medio annuale per impresa di 758.000 euro (il 75,7% fino a 50.000 euro, il 10,3 fino a 500.000 euro e il 9,2% fino a 2.500.000). Tra le province lombarde, Milano è prima con 823 attività, il 76,8% sul totale lombardo di settore (1.072) e il 15,4% sul totale italiano di settore (5.354). Bene anche Brescia (59, 5,5% sul totale lombardo e 1,1% sul totale italiano) e Bergamo (47, 4,4% sul totale lombardo e 0,9% sul totale italiano). In Lombardia si concentra il 20 % delle imprese italiane di questo settore. Rispetto al Ii trimestre del 2002, nel Ii trimestre del 2003 si registra una crescita del 2,5% in Italia e dell’ 1,9 % a Milano, nonostante la lieve flessione accusata dalla Lombardia (-2,3%). Il confronto con i dati relativi al Ii trimestre del 2000 mostra la forte espansione del settore: Milano fa registrare un +13,5%, la Lombardia +22,9%, l’Italia +13,4%. I titolari hanno in media 42 anni (il 36,1% ha un’età compresa tra i 30 e 40 anni, il 34,7% tra i 40 e i 50). Sono in prevalenza uomini (86,5%). Si contano in media 4 addetti (il 21,2% ha un solo addetto, il 12,6% ha dai 2 ai 5 addetti). Creazioni ed interpretazioni nel campo della musica, della pittura e della scultura. Cresce nella provincia di Milano il numero di musicisti, pittori e scultori nel Ii trimestre 2003 rispetto allo stesso semestre del 2002. Per la pittura si registra un incremento del 3,2%. Stessa tendenza per la scultura: +16,7%. Stabile la musica (75 imprese). Ancora più sostanziale la crescita rilevata rispetto al 2000: la pittura fa registrare un +62,5%; la scultura +75%; la musica +44,2%. Milano è leader tra le province lombarde: 65 le attività legate alla pittura, 39,4% sul totale lombardo di settore (165) e 6% sul totale italiano (1.089); 7 quelle legate alla scultura, 41,2% sul totale regionale (17) e 4,4% sul totale nazionale (158); 75 le imprese musicali , 68,8% del totale lombardo (109) e 11,5% sul totale italiano (652). Il fatturato totale dei tre settori ammonta a 110.000.000 di euro, con una media annuale per impresa di 68.000 euro. L’imprenditore medio è uomo, giovane, lavora da solo o al massimo si serve di un collaboratore. L’età media è di 38 anni (il 22,5% non ha più di 30 anni, il 28,8% ha dai 30 ai 40 anni, il 33,8% dai 40 ai 50). Gli uomini sono più artisti delle donne (il 61,3% contro il 38,8%). Il 66,7% degli artisti non ha addetti e il 31,2% ha un solo addetto. Commercio di libri nuovi. E’ di 58.000.000 il giro d’affari che coinvolge le librerie milanesi, con una media per attività di 126.000 euro (l’88% fattura fino a 50.000 euro e il 6,4% fino a 500.000 euro). A Milano e provincia nel Ii trimestre del 2003, rispetto al Ii trimestre del 2002, è sostanzialmente invariato il numero di librerie che si attesta intorno ai 280 esercizi. In tre anni si registra un incremento dell’1,8%. Quasi la metà delle librerie lombarde (47,1% su un totale regionale di 594 attività) si concentra a Milano. Il peso delle librerie milanesi sul totale nazionale di settore (4.346) è del 6,4%. I titolari hanno in media 49 anni (il 24,8% ha dai 40 ai 50 anni e il 34,5% ha dai 50 ai 60 anni). Quasi la metà dei titolari sono donne (49%). Si contano in media 2 addetti per attività (il 30% non ha addetti, il 44,4% ha 1 addetto, il 18,3% ha da 2 a 5 addetti). Organizzazione di concerti, spettacoli ecc. Il giro d’affari è di quasi 63.000.000 di euro con una media di quasi 126.000 di euro. Nel Ii trimestre 2003 nella provincia di Milano sono 362 (il 67,2% sul totale lombardo di settore e il 12,6% sul totale nazionale di settore). Rispetto al Ii trimestre 2002, nel Ii trimestre 2003 c’è una variazione del +17,9% e rispetto al Ii trimestre del 2000 la variazione è del +54,7%. I titolari hanno un’età media di 43 anni (il 37,9% ha dai 30 ai 40 anni e il 25,9% tra i 40 e i 50%). Gli imprenditori uomini sono il 67,2%, le donne il 32,8%). In media si registra 1 addetto per impresa (il 69% non ha addetti, il 18,4% ha un addetto e l’8,5% ha dai 2 ai 5 addetti. Biblioteche e stampati. Milano, Bergamo e Brescia hanno la maggior parte delle biblioteche in Lombardia. Per quanto riguarda gli stampati, Milano raggiunge il primo posto, con più di 5 milioni di volumi, e un incremento di circa un milione e mezzo di volumi tra il 1995 e il 2000. Segue Bergamo con 3383904 volumi e un incremento nello stesso periodo superiore a un milione di copie. Segue Brescia con 2409341 copie per il 2000. Libri (di biblioteca) per abitante. Per l’anno 2000, a Cremona si trovano 3,88 volumi per abitante, con un incremento di più di 2 libri per abitante. La media regionale per il 2000 raggiunge 2,16 volumi per lo stesso periodo. Segue Bergamo con 3,56 volumi, e il primato per il 1995 con 2,47 volumi per abitante. Segue Sondrio con 3,40 libri per abitante. Ingressi in biblioteca. La provincia di Bergamo raggiunge il primato delle accessioni per il 2000, con 191 accessioni per 1000 abitanti. Segue la provincia di Sondrio con 177 abitanti e Lecco con 163. La media regionale si ferma a 125 accessioni per 1000 abitanti. Iscritti al prestito in biblioteca più numerosi a Sondrio (quasi uno su cinque abitanti), seguiti da Lecco (18,75%) e Bergamo (17,92%). Tra i più bassi Lodi (5%), Cremona (8,5%), Pavia (8,3%). Un po’ sotto la media Milano (12% rispetto a 13,1%). Chiedono più libri i lodigiani (il rapporto prestiti/iscritti in biblioteca è pari a 10,51, cioè ogni iscritto al prestito chiede circa dieci libri all’anno), seguiti dai bergamaschi (8,74) e dai milanesi (8,13). Spese per gli spettacoli. Con più di 78 euro pro capite, Milano guadagna per il 1999 il primo posto in Lombardia per il solo settore spettacolo, che include cinema, attività teatrali e musicali, trattenimenti vari e manifestazioni sportive. La media nazionale si ferma a 49,11 euro, quella regionale a quasi 60 euro. Cremona segue con 60,5 euro e Brescia con 56,1 euro. Spese teatrali e musicali. Prima per spese teatrali e musicali Milano con 17 euro a persona all’anno in media, seguita più a distanza da Bergamo (4,46) e Brescia (4,45). Offerta teatrale. Prima per offerta teatrale Milano con 105 teatri, ma se guardiamo ai teatri storici vincono Mantova con 8 e Pavia con 6. Cinema teatri più numerosi a Milano (39) e Bergamo (27). Come gli auditorium: 11 a Milano e 5 a Bergamo. I cinematografi si concentrano a Milano (34,7%), a Brescia (15,9%), a Brescia (13,6%). Biglietti venduti per residente. Vanno di più al cinema i milanesi con 2,8 biglietti venduti per residente all’anno. Ma anche i lecchesi (2,2), i lodigiani (2) Case editrici in Lombardia: più diffuse a Milano (3660), Brescia (161), Pavia (159), Bergamo (158). Lettura di giornali. Si leggono di più i giornali a Milano (186 milioni di copie di quotidiani, 56 milioni di copie di settimanali), Brescia (oltre 44 milioni di copie di quotidiani, quasi 15 milioni di copie di settimanali), Bergamo (più di 41 milioni di copie di quotidiani, quasi 12 milioni di copie di settimanali) (anno 1998). Ma quanto costa la cultura. Prezzi per gli abbonamenti per le partite di calcio sono aumentati del 13,8 % nel periodo da gennaio 2001 a settembre 2003. Nello stesso periodo i prezzi dei biglietti per le partite di pallacanestro hanno registrato un aumento del 25,9%. I musei registrano un aumento del prezzo dei biglietti del 18,6%, gli spettacoli teatrali non lirici hanno registrato un aumento del 14,8% e il cinema ha registrato un aumento del 7%. Rappresentazioni teatrali e musicali. La provincia di Milano precede le provincie Lombarde con 11.526 rappresentazioni, su un totale di 19.856 in Lombardia e 123610 in Italia. Bergamo e Brescia seguono rispettivamente con 1.669 e 1.523 rappresentazioni. La provincia milanese raggiunge i 4.022.063 biglietti venduti e una spesa di 125.279 milioni di vecchie lire, Bergamo e Brescia seguono con rispettivamente 400.824 e 420.539 biglietti e una spesa di 8.293 e 9.424 milioni di lire. Rappresentazioni teatrali e musicali per abitante. Per ogni 100000 abitanti, Milano organizza quasi 164 spettacoli di prosa. Seguono Mantova con 101 spettacoli all’anno e Bergamo con 98. La media regionale raggiunge 116,4 spettacoli di prosa. Per il teatro dialettale, conduce Mantova con 38 spettacoli circa ogni 100000 abitanti, seguono Bergamo con 21 spettacoli, Varese con 13,1 e Milano con 12,4. Per i concerti di musica classica e danza, la provincia di Milano si aggiudica il primato con 41 concerti, ampiamente sopra la media regionale, 29,8 e la media nazionale, 35,9. Rappresentazioni teatrali e musicali. Per il 1999, nel settore delle rappresentazioni teatrali la provincia di Milano conduce con 11526 per una media di 306,7 ogni 100.000 abitanti. Per il numero di biglietti venduti, Milano raggiunge i 4.022.063 biglietti, circa 107.038 biglietti ogni 100.000 abitanti. Cinema. Per il settore cinematografico nell’anno 2000, la provincia di Milano raggiunge un totale di 53.635 giorni di spettacolo, quasi la metà delle 125.896 ore in Lombardia, davanti a Brescia con 18.443 giornate e Bergamo con 15.444. La spesa per province raggiunge a Milano più di 10 milioni di biglietti venduti. Brescia segue con quasi due milioni di biglietti, davanti a Bergamo con 1.610.033 biglietti. Biblioteche, nella provincia di Pavia esistono 266 biblioteche, 5,3 ogni 10.000 abitanti, a Cremona 145 ogni 10.000 abitanti 4,3 e a Sondrio 73, 4,1 ogni 10.000 abitanti. La provincia di Milano raggiunge con 893 biblioteche la media di 2,4 biblioteche ogni 10.000 abitanti. Opere pubblicate. Nella provincia di Milano, la tiratura del settore scolastico raggiunge 1962 opere e 13.620 migliaia di copie, su un totale regionale di 2.266 opere e 17.432 migliaia di copie. Seguono Brescia e Bergamo, con rispettivamente 172 e 125 opere e una tiratura di 1.749 e 2.057 migliaia di copie. Nelle opere per ragazzi, la provincia di Milano conduce con 1.868 opere, seguono Bergamo con 58 e Brescia con 8. Infine, per le opere di altro genere, Milano conduce con 20.286 opere su un totale a livello regionale di 21.994, davanti Brescia e Bergamo con 539 e 463 opere. Per la tiratura di queste opere, Milano raggiunge le 131.249 migliaia, davanti a Bergamo con 3.659 migliaia di copie e Brescia con 3.017migliaia di copie.  
   
 

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