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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2003
 
   
  QUALITA’ E SICUREZZA DELLA DONAZIONE DI SANGUE A CONFRONTO OLTRE 600 ESPERTI DI MEDICINA TRASFUSIONALE RIUNITI AD ACIREALE

 
   
  Acireale, 3 ottobre 2003 - Il Convegno Interregionale dei Servizi Trasfusionali del Centro - Sud organizzato dalla Simti - Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia sul tema “Gli emocomponenti: qualità, sicurezza, uso clinico”, in programma ad Acireale (presso il Centro Congressi La Perla Ionica, Via Unni 10 95024 Acireale - Catania) da giovedì 23 ottobre 2003 a sabato 25 ottobre 2003, propone un significativo luogo di dibattito e approfondimento e mette a confronto gli oltre 600 esperti di Medicina Trasfusionale. Donatori, Associazioni, istituzioni e operatori del settore durante il Convegno possono contare sulle informazioni tecnologicamente più avanzate, garantendo la ottimizzazione della risorsa sangue così necessaria alla salvaguardia della sanità nel Paese. Qualità e sicurezza sono centrali, ricorda Giuseppe Aprili Presidente Simti, che sottolinea il crescente incremento dei fabbisogni trasfusionali, a seguito dell’aumento dell’attività terapeutica con una popolazione sempre più anziana. Va anche ricordato che l’Italia è uno dei pochi Paesi della Unione Europea che non ha la sufficienza in tema di sangue e dei suoi derivati: infatti si raccolgono 33 unità ogni 1.000 abitanti, quando già il primo Piano sangue molti anni fa ne prevedeva 40 e mentre l’Europa da tempo è attestata a quota 50 unità ogni 1.000 abitanti. In uno scenario tanto diversificato e in significativo mutamento, il sistema sangue del Paese, per essere adeguato deve essere in grado di dotarsi di strumenti diversi e più adeguati, anche sotto il profilo culturale, organizzativo ed economico. A Simti va il merito di ricordare la necessità di potenziare il progetto di impegno civile, di solidarietà, di progresso scientifico consentendo la garanzia della disponibilità di sangue così da offrire il meglio della terapia trasfusionale a tutti i malati che in futuro ne avranno la necessità.  
   
 

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