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Notiziario Marketpress di
Venerdì 03 Ottobre 2003 |
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A CAMPORA È DOLCE FARSI PRENDERE IN CASTAGNA. LA FESTA DEL MARRONE (19 OTTOBRE) NEL PAESINO DELL´APPENNINO PARMENSE, È UN MIX IMPERDIBILE DI ESPERIENZE GOLOSE, TRADIZIONE E DIVERTIMENTO
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"Togliere le castagne dal fuoco", "ha un pugno che è una castagna", "fuori è un riccio, dentro una castagna". Tanti i modi con cui il frutto più rappresentativo e più amato dell´autunno si è fatto immagine della sagacia popolare, quante le sue infinite modalità di impiego in cucina. A Campora, la frazione di Neviano Arduini posta sull´Appennino parmense, la castagna è come il tartufo per umbri e piemontesi: un marchio distintivo che poche località italiane possono vantare e un mix di piacere, tradizione contadina, memoria storica, e persino di riferimenti sessuali entrati di soppiatto nelle esternazioni dell´insofferenza. Neviano è, inoltre, uno dei nove Comuni posti, quando si dice la fortuna, lungo la Strada del Prosciutto (www.Stradadelprosciutto.it), costellata di delizie: Vini dei Colli di Parma, Tartufo nero di Fragno, salame di Felino e un´infinità di aziende, parchi, agriturismi e ristoranti da leggenda. Campora, circondata da superbi castagneti a 600 metri di altitudine ai piedi del Monte Fuso, è paesaggisticamente assai attraente. La 28ª edizione della Festa del Marrone, il 19 ottobre, la è ancor di più, e il lessico, da voce popolana, diventa una sequenza di dolcissime voci del menu: bruciate, marron flambé, dolci bruciate (ricoperti di cioccolato fondente), pattona (castagnaccio), pane di castagna, frittelle di castagne, crêpes in pasta di marroni con marmellate alla frutta, nutella budino di marroni, polenta di marroni. Il tutto benedetto da ottimo vin brulé, spillato da botti di legno di castagno, tanto per essere in tema. E non finisce qui! I marroni che un tempo erano alla base della cucina povera appenninica, quasi al limite della sopravvivenza, oggi vestono abiti ben diversi. Fuori da santuari della tradizione come Campora, è sempre più difficile e costoso trovare le tracce del passato e le antiche ricette "della nonna". E´ bello allora "farsi prendere in castagna" nella piazza della piscina, avvolti dal profumo delle caldarroste, foriero di dolci note natalizie prossime venture, con un occhio alla Pieve Matildica di Sasso e alla Val Parmossa e un altro all´essiccatoio, visitabile, con guida, alle 15.30. Lo si vedrà in funzione, con i graticci su cui venivano poste le castagne e il braciere sottostante, che andava sorvegliato giorno e notte perché il calore fosse uniforme e il risultato perfetto per una buona farina. Storie di civiltà contadina che Campora narra ai giovani come favole antiche e che gli anziani perpetuano, associando le castagne ai piatti tipici (sì, alla Festa del Marrone c´è anche la polenta, maritata con stracotto, funghi, salamino, e, come testimoni di nozze, i mitici salumi parmensi; la zona ristorazione apre alle 12). E poi musica, ballo liscio sulla terrazza della piscina (uno spassoso "Ballo del Marrone"), artisti di strada e animazioni per i piccoli ospiti. Con la vera novità del 2003: il Mercatino Biologico, uno splendido appuntamento mensile con i prodotti bio, naturali e tipici locali e nazionali, partito in giugno a Neviano, dove nel 1997 è nata l´Oasi Biologica, con oltre 140 aziende agricole certificate. In mostra anche opere di artigianato e nei ristoranti della zona menu speciali "bio". Qualcuno di nostra conoscenza ignora ancora i pregi delle castagne o le considera solo delle maliziose perifrasi? Beh... Diamogli appuntamento a Campora, il 19 ottobre!Infolink: www.Camporacity.it |
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