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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2003
 
   
  CINEMA ARCHEOLOGICO, TOCCA AL "PAOLO ORSI" IL PRESTIGIOSO PREMIO BIENNALE SARÀ CONSEGNATO DA UNA GIURIA INTERNAZIONALE

 
   
  Più di sessanta filmati ogni anno, con argomenti che spaziano dalla ricerca archeologica a quella storica, da quella paleontologica a quella antropologica, con lo scopo principe di tutelare e valorizzare i beni culturali. È la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico, che dal 6 all´11 ottobre celebra a Rovereto la propria sedicesima edizione. Fra gli appuntamenti di quest´anno, la consegna del premio "Paolo Orsi", che ha cadenza biennale. Istituito nel 1993 e dedicato al grande archeologo che proprio a Rovereto mise a punto la sua formazione, consiste in una targa e in una somma di 5.500 euro da destinarsi alla produzione di un nuovo documentario inerente alle tematiche della Rassegna. La targa e parte della somma vengono consegnate al regista o al produttore all´atto della premiazione, mentre la rimanente parte viene resa disponibile al momento della presentazione di un progetto completo di preventivi della nuova opera da finanziare, che deve essere portata a conclusione nel tempo massimo di due anni. Si tratta quindi di un piccolo ma significativo incentivo a nuovi progetti e realizzazioni cinematografiche ad argomento archeologico. Nella prima edizione del 1993 il premio è stato attribuito al film "Iceman" di Katherine Everett della Bbc. Nel 1995 la giuria ha assegnato il premio al film "Slacche" di Paola Arrigoni Andreatta della Rai Sede regionale del Trentino Alto Adige. La sede Rai di Trento ha utilizzato la seconda parte della somma per realizzare il film "Ori delle Alpi" di Maria Serena Tait. Nel terzo Concorso del 1997 il premio è stato attribuito, ex aequo, a Fabio Vannini del Museo Archeologico di Modena e Josep Rovira della Televisió de Catalunya. Entrambe le produzioni non hanno presentato progetti per nuovi film. Nel 1999, nel quinto Concorso, si è affermato il film "Il Etait une fois la Mesopotamie" di Jean Claude Lubtchansky della Trans Europe Films. La stessa casa di produzione con il contributo relativo al premio ha realizzato il nuovo film "Le città perdute dei Maya" dello stesso Jean Claude Lubtchansky. Alla Francia, l´ultima edizione del concorso. Quest´anno l´aspettativa è alta e i film in concorso superano la settantina. Le proiezioni avverranno presso l´Auditorium del Polo Culturale e Museale in Corso Bettini. Info: Museo Civico di Rovereto 0464 439055 - www.Museocivico.rovereto.tn.it    
   
 

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