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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Ottobre 2003
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA È GIUNTA AD UN ACCORDO CON GAZPROM E ENI SULLE CLAUSOLE DI RESTRIZIONE TERRITORIALE

 
   
  Bruxelles, 7 ottobre 2003 - I servizi della concorrenza della Commissione europea hanno raggiunto un accordo con la società italiana produttrice di petrolio e gas Eni ed il produttore di gas russo Gazprom per quanto riguarda alcune clausole restrittive presenti nei loro contratti. A seguito di questo accordo all´Eni non sarà più impedito di rivendere al di fuori dell´Italia il gas acquistato da Gazprom. Quest´ultima sarà libera di vendere ad altri clienti in Italia senza dover chiedere il consenso dell´Eni. L´eni si è altresì impegnata ad offrire volumi significativi di gas a clienti al di fuori dell´Italia, il che favorirà la concorrenza in Europa nel mercato europeo del gas. Infine l´Eni ha accettato di aumentare la capacità del gasdotto che consente di trasportare gas russo in Italia passando attraverso l´Austria. Essa sosterrà altresì l´introduzione di un regime che faciliti ai terzi l´accesso a questo gasdotto. L´accordo costituisce una tappa importante nell´applicazione delle regole della concorrenza nel settore e nella creazione di un mercato europeo del gas. Si prevede che clausole analoghe contenute in alcuni contratti Gazprom e in contratti tra la società algerina Sonatrach ed i suoi clienti europei saranno presto eliminate, il che andrà a vantaggio della concorrenza e dei consumatori di gas nella Ue. Il commissario responsabile della concorrenza Mario Monti ha manifestato soddisfazione per l´accordo. "Sono lieto che siamo finalmente riusciti a risolvere questa questione. Speriamo che presto Gazprom allineerà al diritto Ue anche i contratti stipulati con altri importatori europei " ha affermato. "Incoraggiamo anche Sonatrach a seguire la stessa via. L´azione della Commissione mira a rafforzare la concorrenza tra i fornitori europei di gas, a beneficio dei consumatori europei. Non influenza invece in alcun modo la possibilità dei produttori di vendere gas nell´Unione nel quadro di contratti di lungo termine. Al contrario, l´accordo accresce la certezza giuridica di tali contratti ". La Direzione generale della concorrenza della Commissione indaga da tempo sulle restrizioni territoriali di vendita presenti nei contratti di fornitura tra produttori di gas e grossisti europei. Tali clausole impediscono ai grossisti di rivendere il gas al di fuori dei paesi in cui sono stabiliti, il che rappresenta una violazione del diritto europeo sulla concorrenza e pregiudica la creazione di un mercato europeo del gas attualmente in atto. Tali indagini riguardano la società russa Gazprom, la società algerina Sonatrach ed un gran numero dei loro clienti europei. Nel dicembre 2002, la Commissione ha risolto un caso analogo riguardante il produttore di gas nigeriano Nigeria Lng Ltd (cfr. Ip/02/1869). L´accordo raggiunto nel caso Gazprom/eni è molto importante per via degli enormi volumi di gas trattati. L´eni è uno dei principali clienti europei di Gazprom con circa 20 miliardi di metri cubi di gas acquistati ogni anno ed il primo degli importatori europei che sono addivenuti ad un accordo con Gazprom, il principale fornitore di gas esterno dell´Europa. I seguenti accordi sono stati raggiunti o tra le società direttamente o tra le società e i servizi della Commissione: eliminare le restrizioni di vendita territoriali da tutti i contratti di fornitura di gas esistenti. I contratti modificati prevedono due punti di consegna per il gas russo anziché uno come in passato. L´eni è libera di trasferire il gas a qualunque destinazione di sua scelta a partire da questi due punti di consegna; astenersi dall´introdurre le clausole contestate nei nuovi accordi di fornitura di gas. In questo contesto l´Eni si è impegnata a non accettare tali clausole o disposizioni con effetti simili (ad esempio restrizioni in materia di uso e meccanismi di ripartizione dei profitti) in tutti i suoi accordi di acquisto futuri riguardanti sia gas fornito via gasdotto, sia gas liquefatto (Lng). Gazprom aveva già accettato lo scorso anno di non introdurre tali clausole nei suoi contratti futuri con importatori europei; sopprimere la disposizione che obbliga Gazprom ad ottenere il consenso dell´Eni prima di vendere gas ad altri clienti in Italia anche se l´Eni sostiene di non aver mai richiesto l´applicazione di questa disposizione. Le società hanno già applicato questa modifica che consente a Gazprom di vendere a concorrenti dell´Eni in Italia. In aggiunta a queste questioni contrattuali, l´Eni ha altresì accettato di offrire quantitativi significativi di gas a clienti al di fuori dell´Italia per un periodo di cinque anni. I principali beneficiari saranno probabilmente clienti stabiliti in Austria e in Germania dove l´Eni ha acquistato di recente - insieme alla società Energie Baden Württemberg (Enbw) - una partecipazione di controllo nella società Gvs situata nel sud della Germania (cfr. Ip/02/1905); l´Eni potrebbe utilizzare questa società per la sua strategia di espansione in Germania. Se l´Eni non ha venduto quantitativi sufficienti nel primo semestre del periodo di durata dell´impegno iniziato il 1° ottobre 2003, organizzerà un´asta offrendo taluni quantitativi di gas a Baumgarten, al confine tra l´Austria e la Slovacchia, dove il gas russo viene consegnato ad alcuni clienti europei. Tutte queste misure dovrebbero rafforzare la liquidità del mercato europeo del gas. L´eni si è inoltre impegnata a promuovere un aumento della capacità del gasdotto Trans Austria Gasleitung (Tag), che attraversa l´Austria ed è utilizzato per trasportare tutto il gas russo destinato al mercato italiano e nel quale essa possiede una partecipazione di maggioranza. L´espansione deve essere completata tra il 2008 e il 2011 in funzione dell´andamento del mercato italiano. Infine l´Eni si è offerta di migliorare il regime di accesso per i terzi, facilitando l´uso del Tag come gasdotto di transito. Questo impegno comporta tra l´altro l´introduzione di contratti di trasporto mensili, un sistema efficace di gestione del sovraccarico, l´introduzione di un mercato secondario e la pubblicazione regolare su Internet della capacità disponibile. Il nuovo regime di accesso per i terzi sarà basato sugli orientamenti in materia di buone pratiche messi a punto dalla Commissione europea, dalle autorità di regolamentazione europee e dall´industria europea del gas ("Forum di Madrid"). Tenendo conto dei vantaggi derivanti ai consumatori europei di gas, si è deciso di chiudere l´indagine sulle restrizione di vendita territoriali contenute nei contratti di fornitura di gas tra Gazprom ed Eni.  
   
 

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