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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Ottobre 2003
 
   
  FINANZIARIA. ASSOGESTIONI: POSITIVO LO STIMOLO ALLA QUOTAZIONE IN BORSA E LA RIDUZIONE D’IMPOSTA PER I FONDI CHE INVESTONO NELLE “SMALL CAP”.

 
   
  Milano, 9 ottobre 2003 - Premio alle società quotande e riforma previdenziale, è su questi due temi che si è concentrato l’intervento del Presidente di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni riunite del Senato (Programmazione Economica, Bilancio) e della Camera (Bilancio, Tesoro e Programmazione), tenutasi questa mattina. Il Presidente dell’Associazione del Risparmio Gestito ha sottolineato l’importanza degli incentivi alle società che intendano quotarsi e ai fondi che vogliano investire in società a piccola e media capitalizzazione. Tale operazione, secondo Cammarano contribuirà a “dare nuovo vigore al mercato finanziario italiano pur nelle forme limitate che le condizioni di bilancio pubblico oggi consentono”. Per quanto riguarda la riduzione dell’aliquota dell’imposta per i fondi comuni che investono più di 2/3 del loro patrimonio in società quotate nei mercati regolamentati con capitalizzazione inferiore a 800 milioni di euro, Assogestioni ha sottolineato “non solo il supporto che si vuole fornire all’acquisto di titoli di tali imprese ma anche l’opportuna modalità che viene offerta al singolo risparmiatore di avvicinarsi a questo settore di imprese attraverso la garanzia della competente selezione e della ripartizione del rischio che solo la gestione collettiva del risparmio è in grado di offrire al risparmiatore singolo”. Il Professor Cammarano ha posto anche l’accento sulla “distorsione”, provocata dal risparmio d’imposta, per i fondi comuni italiani che intendano adeguare il loro regolamento per beneficiare dell’aliquota ridotta del 5%. A causa della mancata introduzione di un meccanismo che consenta un rapido utilizzo del risparmio d’imposta ricollegabile ai risultati negativi accumulati tali fondi non possono, di fatto, avvalersi del regime d’imposizione sostitutiva del 5%. Nel corso dell’audizione il Presidente di Assogestioni ha auspicato anche alcuni aggiustamenti alla normativa sui fondi immobiliari in modo da assicurare il rimborso dell’imposta effettivamente spettante agli investitori non residenti. A conclusione dell’audizione il Presidente di Assogestioni ha richiamato il tema della riforma delle pensioni. “La riforma della previdenza pubblica – ha affermato Cammarano - non può prescindere dalla previdenza complementare ma anzi si deve avvalere dello sviluppo di questa per portare a regime in modo socialmente sostenibile quegli aggiustamenti che si rendono necessari sul lato pubblico”. Cammarano ha auspicato che l’adesione alla previdenza complementare avvenga attraverso il “silenzio-assenso”. “E’ ragionevole prevedere – ha sostenuto il Presidente di Assogestioni - che ciò porterà il tasso di adesione a livelli superiori al regime volontario attuale e assai prossimi a quello obbligatorio delle esperienze internazionali, ossia intorno al 75-80%. In secondo luogo riteniamo che l’adesione debba comportare il versamento alla previdenza complementare dell’intero flusso del Tfr maturando; in tal modo i Fondi pensione dovrebbero ottenere un afflusso aggiuntivo annuale di circa 12 miliardi di euro al netto degli oneri versati per i nuovi aderenti dai datori di lavoro e/o dagli stessi aderenti, pari a circa altri 6 miliardi di euro.” Per favorire lo sviluppo dei fondi pensione Cammarano ha anche auspicato l’ampliamento della concorrenza tra le diverse forme previdenziali. Assogestioni intende mantenere alta l’attenzione sui temi degli incentivi alla quotazione, del sostegno ai fondi dedicati alle “small cap” e della riforma previdenziale che saranno affrontati il 23 ottobre a Milano, presso Borsa Italiana, in occasione del Forum del Risparmio Gestito 2003.  
   
 

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