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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Ottobre 2003
 
   
  GORILLA E NATURA IN RUANDA

 
   
  Solo da alcuni anni, dopo la feroce guerra civile del 1994 che ha visto contrapposte le etnie hutu e tutsi e ha provocato un milione di morti e due di profughi, i turisti possono tornare a visitare in tutta tranquillità il Ruanda, e con esso uno dei maggiori patrimoni animali del continente nero, i gorilla di montagna. Fu proprio tra le foreste dei monti Virunga, al confine con Uganda e Zaire-congo, che dal 1967 al 1985 la zoologa americana Diane Fossey studiò per prima e protesse queste stupende scimmie antropomorfe sull´orlo dell´estinzione, l´animale più simile all´uomo per patrimonio genetico e comportamento, vicende narrate nel celebre film ´Gorilla nella nebbia´. Ma in Ruanda, non a caso chiamato "il paese dalle mille colline", ad attrarre i turisti non ci sono soltanto i gorilla. Questa piccola nazione dell´Africa equatoriale, grande quanto il Piemonte, offre meglio di qualsiasi altro uno spaccato reale dell´umanità e dell´ambiente del continente, con le sue coltivazioni di caffè, con i suoi vulcani attivi e le sorgenti fumanti, con montagne che si ergono fino a 4.500 metri e un´altitudine media di 1.600, le foreste pluviali d´alta quota, con i pescatori sul lago Kivu e sui bacini minori. E anche con la sua grande miseria. Perché il Ruanda è uno dei paesi più poveri e densamente popolati del mondo, privo di risorse, isolato, montuoso e lontano dal mare, fuori dalle grandi rotte commerciali, che vive quasi solo su una primitiva agricoltura di sussistenza, per giunta angustiato da secolari contrapposizioni etniche. Una nazione che più di tutte ha bisogno di armonia e di stabilità, ingredienti pregiudiziali per il turismo, una delle sue poche risorse. Il tour operator milanese "Drive Out Viaggi", specializzato in viaggi a valenza ecologica e culturale, è tra i pochissimi a proporre un itinerario di 10 giorni in questo paese ricco di interessi ambientali e paesaggistici, che consente un tuffo nell´Africa più vera e incontaminata, dove i gorilla sono la principale ma non l´unica attrattiva. Dopo la visita della capitale Kigali, dell´antico palazzo reale e del museo etnografico di Nyanza, il percorso porta alla Nyungwe Forest, dove vive un quarto di tutti i primati africani e uccelli di tutte le specie. Si raggiunge quindi Cyangugu, situata nell´estremo sud del lago Kivu al confine con il Congo, risalendo tutto il lago, parte in barca e parte sulla riva orientale, per osservare un eloquente spaccato della vita di tutti i giorni: i pescatori, le barche da trasporto, i mercati e i piccoli villaggi, fino a raggiungere nell´estremo settentrionale Gisenyi, considerata la perla paesaggistica e climatica del Ruanda, antico luogo di villeggiatura per i coloni belgi, oggi in parte sepolta da una enorme colata di lava a seguito dell´eruzione nel 2001 del vulcano Niaragongo come una Pompei africana. Si arriva infine ai monti Virunga, dove tra le foreste di bambu giganti del parco nazionale dei Vulcani avverrà l´indimenticabile contatto con i gorilla di montagna, che vivono in gruppi familiari di 8-15 esemplari guidati da un maschio dominante. Partenze individuali, minimo due persone, o per minigruppi ogni martedì e sabato per tutto l´anno con voli di linea Ethiopian Airlines da Roma via Addis Abeba, tour in minibus con guide di lingua francese e inglese, pernottamenti in strutture modeste ma decorose, quote da 3.480 euro in pensione completa; per la visita ai gorilla si paga una tassa di 290 euro a persona. I gorilla ruandesi dei Virunga, più facili da osservare che altrove, possono essere anche oggetto di una apposita estensione al tour di 13 giorni in Uganda organizzato sempre da Drive Out Viaggi. Infolink: www.Driveout.it    
   
 

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