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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2003
 
   
  50° ANNIVERSARIO DELLA SCOPERTA DELLA STRUTTURA DEL DNA UNA RIVOLUZIONE CHE MIGLIORA LA SALUTE DELL´UOMO SINTESI DELL´INTERVENTO DEL PROFESSOR SILVANO ADAMI DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE E CHIRURGICHE-UNIVERSITÀ DI VERONA

 
   
  Firenze, 20 ottobre 2003 - L´osteoporosi: definizione e costi. Una donna su due dall´età di 50 anni va incontro ad una frattura osteoporotica. Le fratture più frequenti sono quelle a carico della colonna vertebrale. Queste fratture causano deformità progressive (cifosi) e quindi dolore cronico e marcata disabilità. La frattura di femore è una delle cause più frequenti di morte tra gli anziani ed è spesso causa di inabilità permanente. Con l´aumentare dell´età della popolazione i costi sociali dell´osteoporosi diventano sempre più preminenti. Limiti dei farmaci "anti-riassobitivi". La fragilità scheletrica che caratterizza l´osteoporosi è legata alla perdita di tessuto osseo e della sua normale architettura. I farmaci impiegati sinora (gli anti-riassorbitivi tipo bisfosfonati e Serms) bloccano l´attività distruttiva degli osteoclasti e possono quindi prevenire il deterioramento scheletrico. Questo effetto si traduce nel dimezzamento dell´incidenza di fratture, un risultato che può essere considerato accettabile per persone con un rischio moderato, ma insufficiente per pazienti con osteoporosi più severe. In donne che hanno già avuto più di 3-4 schiacciamenti (fratture) vertebrali ed in trattamento con "anti-riassorbitivi", il rischio di nuove fratture supera il 20% all´anno! La parziale inefficacia di questi farmaci va fatta risalire alla loro incapacità a ripristinare la struttura ossea originale. Ciò è teoricamente possibile solo con i farmaci con effetto "anabolizzante" osseo. L´avvento del Teriparatide, il primo "anabolizzante" osseo. L´effetto anabolizzante dell´ormone paratiroideo, somministrato in maniera intermittente (ad esempio un bolo giornaliero), è noto da anni. Tuttavia lo sviluppo clinico di queste potenzialità era reso impossibile dalla indisponibilità di quantità adeguate di ormone umano estrattivo o di sintesi. Lo sviluppo della tecnica del Dna ricombinante ha risolto questo problema, consentendo la produzione di quantità sufficienti dell´ormone paratiroideo o della sua porzione attiva 1-34 (Teriparatide) da parte in particolare della Eli-lilly in possesso da anni di ampia esperienza sia nel settore del trattamento dell´osteoporosi sia per la sintesi di polipeptidi da Dna ricombinante. Sono stati quindi avviati numerosi studi prima su modelli animali di osteoporosi e quindi di fase 2 e 3 sull´uomo. I risultati clinici conseguiti sono stati ampiamente superiori alle attese. La somministrazione giornaliera di 20 microgrammi di Teriparatide determina aumenti della massa ossea mai osservati in precedenza, l´allargamento dei segmenti ossei corticali ed il ripristino della micro-architettura trabecolare. Questi effetti ossei sono stati accompagnati da drastica riduzione del rischio di frattura ad ogni livello e ciò ha condotto alla rapida registrazione del composto per il trattamento delle forme più severe di osteoporosi da parte di Fda ed Emea. E´ legittimo sperare che la prossima disponibilità anche in Europa di questo farmaco (Forsteo) potrà finalmente ridare speranza ai numerosi pazienti che vedono oggi deteriorasi drammaticamente giorno dopo giorno la loro qualità ed attesa di vita.  
   
 

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