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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Gennaio 2013
 
   
  MANTOVA, I DATI SULL´IMPORT-EXPORT DEL III TRIMESTRE 2012

 
   
   Mantova, 14 gennaio 2013 - Secondo i dati Istat, elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, in collaborazione con il Consorzio Mantova Export, da gennaio a settembre 2012 si registra una lieve ripresa delle esportazioni mantovane (+1,1%) che raggiungono 4.132 Mln di euro, mentre le importazioni si riducono del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La perfomance esportativa della provincia virgiliana risulta più contenuta rispetto a quella ottenuta da Lombardia e da Italia (rispettivamente +3,7% e +3,5%), tuttavia il saldo commerciale si conferma positivo di + 482 Mln di euro. Anche in Italia, per la prima volta dopo tanto tempo si registra un saldo positivo della bilancia commerciale, mentre in Lombardia è ancora negativo. L’analisi dei maggiori comparti merceologici evidenzia andamenti contrastanti. Segni negativi, anche se generalmente con cali più attenuati rispetto a quanto registrato fino al secondo trimestre 2012, provengono dai prodotti in metallo (-2,7%), dagli articoli di abbigliamento (-10,6%), dai mezzi di trasporto (-2,7%), dagli articoli in gomma e plastica (-1,9%), dal legno (-5,9%), dai prodotti petroliferi (-35,7%), dagli apparecchi elettrici (-4,8%) e dagli articoli in pelle (-1,5%). Risultano, invece, positive le variazioni riferite ai macchinari (+3,1%), ai prodotti chimici (+22,4%), ai prodotti alimentari (+7,6%), ai prodotti tessili (+4,0%) e ai prodotti delle altre attività manifatturiere (+11,9%). Sul fronte import, confermando la tendenza già osservata nelle analisi precedenti, tutti i settori merceologici mostrano un calo ad eccezione dei prodotti minerali che aumentano del 1,3%. I maggiori cali sono riferiti ai metalli (-47,8%) ai macchinari (-19,6%), ai mezzi di trasporto (-20,9%), ai prodotti in legno (-13,5%) e ai computer e apparecchi elettronici (-25,6%). Tra i principali paesi di sbocco a cui sono rivolte le esportazioni mantovane, a fronte di un calo verso Germania (-2,3%), Austria (-3,3%) e Paesi Bassi (-4%), si evidenziano variazioni positive verso Francia (+2%), Spagna (+1,4%), Regno Unito (+2,7%), Ungheria (+ 4,9%) e Polonia (+4,0). Ma a sorprendere sono le esportazioni verso Russia e Stati Uniti che aumentano rispettivamente del 45,3% e del 27,6%. In calo invece l’export verso Turchia (-4,5%), Giappone (-15,5%) e Cina (-10,4%). L’import vede diminuzioni nei confronti della quasi totalità dei parterns tradizionali ad eccezione di Libia e Russia che registrano aumenti eccezionali, dovuti probabilmente all’approvvigionamento di prodotti petroliferi e da riscaldamento. In aumento anche le importazioni da Regno Unito (+23,8%), Stati Uniti (+57,2%) e Tunisia (+30,9%). I cali dei maggiori fornitori mantovani ammontano per la Germania (-25,7%), per la Cina (-30,4%), per la Spagna (-23,8%) e per l’Iran (-69%) e Paesi Bassi (-20%). Secondo il Presidente della Camera di Commercio, Carlo Zanetti, “nonostante il calo delle importazioni per effetto della debolissima domanda interna, le esportazioni hanno tenuto, determinando un saldo commerciale positivo, che rappresenta soprattutto a livello nazionale una sorta di garanzia nei confronti dei nostri partners commerciali. I settori che faticano ancora a riprendersi sono in particolare il metalmeccanico, l’abbigliamento, settori questi fortemente ciclici, mentre chimica e alimentari meno risentono degli effetti congiunturali e riescono a commercializzare bene i loro prodotti sul mercato oltre confine. L’indebolimento della domanda da parte di alcuni partners tradizionali, come la Germania, se da un lato può preoccupare dall’altro deve essere di stimolo per ampliare il portafoglio-clienti cercando di raggiungere anche mercati apparentemente secondari, ma importantissimi per diversificare i rischi che stanno ricadendo anche su paesi ritenuti economicamente inossidabili”.  
   
 

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