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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Gennaio 2013
 
   
  GIUNTA VENETA ADOTTA PIANO RISTRUTTURAZIONE VINICOLA 2013. DISPONIBILI QUASI 12 MILIONI

 
   
  Venezia - La Giunta veneta ha confermato anche per il 2013 i contenuti del Piano regionale di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, adottato nel 2008 e la cui attuazione ha aumentato la competitività del settore vitivinicolo veneto, che oggi ha raggiunto traguardi mondiali. Sono stati in proposito indicati i criteri e le disposizioni amministrative, applicative e procedurali per il sostegno alle azioni previste. Per l’attuazione delle iniziative che fanno riferimento all’esercizio finanziario 2012/2013, sono disponibili quasi 11 milioni 839 mila euro, in prima battuta, per la liquidazione delle istanze che saranno ammesse ai benefici. Il provvedimento – ha ricordato l’assessore all’agricoltura – sarà ora trasmesso alla competente Commissione consiliare, che dovrà esprimere il proprio parere prima della definitiva approvazione. I termini per la presentazione delle domande sono previsti in 45 giorni dalla data di pubblicazione del bando nel Bollettino Ufficiale della Regione. Spetterà ad Avepa la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa dei procedimenti relativi all’attuazione del Piano in questa sua quinta annualità, inclusa l’adozione della modulistica per la presentazione delle istanze e della rendicontazione dei lavori Il nuovo Piano regionale di riconversione e di ristrutturazione viticola – ha sottolineato l’assessore – è la logica evoluzione dei precedenti e ha tenuto conto dell’esperienza sinora maturata, adeguandosi alle nuove e più stringenti esigenze del settore. I risultati ottenuti nelle precedenti annualità, infatti, sono stati estremamente interessanti, con un progressivo adeguamento dell’offerta delle produzioni enologiche ai mutamenti dei gusti dei consumatori e l’impostazione di modelli viticoli (sesti d’impianto e forme di allevamento) funzionali ad un miglioramento qualitativo delle produzioni e lavorazioni più economiche. Tali scelte – ha concluso – sono il frutto della tradizionale concertazione nella programmazione viticola, che tiene conto degli obiettivi sia della filiera regionale che dei singoli Consorzi di tutela delle molteplici denominazioni di origine venete.  
   
 

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