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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Settembre 2013 |
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LECCO - EXCELSIOR: ASSUNZIONI IN AUMENTO
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Lecco, 2 settembre 2013 - La Xvi edizione
dell’Indagine Excelsior – realizzata da Unioncamere Nazionale in collaborazione
con il Ministero del Lavoro e le Camere di Commercio italiane – mostra un
miglioramento della situazione occupazionale della provincia di Lecco. Crescono
sia le assunzioni (da 2.110 a 2.660 unità, +26,1%, contro il -2,1% lombardo e
il -10,8% nazionale) , sia la percentuale delle imprese lecchesi che intendono
avvalersi di nuovo personale nel corso del 2013 (dall’11,2% al 14,3% del totale
intervistato, a fronte della diminuzione lombarda dal 13,1% al 12,8% e italiana
dal 14,4% al 13,2%). Aumentano altresì i licenziamenti previsti dalle nostre
imprese (da 2.970 a 3.380, +13,8% contro il +10,3% lombardo e il +6,2%
nazionale). Lecco evidenzia un tasso di uscita
nettamente inferiore a quello regionale e dell’intero Paese (4,4% contro
il 5,1% lombardo e il 5,5% nazionale), ma anche il tasso di entrata è più basso (3,5% contro il 3,8% della
regione e il 5% dell’Italia). Rimane ancora pesantemente negativo il saldo tra
entrate e uscite previste (-720 unità a Lecco, -33.220 in Lombardia e -245.660
in Italia) ma, mentre per la nostra provincia si registra un miglioramento
rispetto al dato del 2012 (che era pari a -860), la situazione peggiora sia a
livello regionale che nazionale (il saldo 2012 era rispettivamente pari a
-18.930 e -130.510 unità). A Lecco crescono sia le assunzioni stagionali previste
(500 unità, il valore più alto dell’ultimo quinquennio, +38,9% contro il +9,6%
regionale e il -12,8% nazionale) che quelle non stagionali (2.160 unità, +23,4%
contro il -4,7% della Lombardia e il -9,7% dell’Italia; cfr. Grafici 1.1, 1.2,
1.3 e 1.9 dell’allegato statistico).
“Un dato particolarmente significativo” – commenta il
Presidente dell’Ente camerale Vico Valassi -“è quello riguardante le assunzioni
dei laureati che raggiungono quasi il 20% del totale delle assunzioni,
percentuale in continua crescita anche se tuttora leggermente inferiore alla
quota regionale (21,9%). Fondamentale in tal senso è la presenza del Polo di
Lecco del Politecnico di Milano che, grazie alla qualità della propria offerta
didattica, fornisce manodopera molto qualificata alle nostre imprese.
Importante è il continuo lavoro di squadra svolto dalla Camera di Lecco insieme
agli altri Enti e alle Associazioni di categoria del territorio per favorire
l’interscambio continuo tra mondo della ricerca e mondo produttivo”.
Analizzando nel dettaglio la tipologia delle
assunzioni previste , emerge quanto segue:
- con riferimento alla forma contrattuale, nonostante
la crescita delle assunzioni a tempo indeterminato (+40%, ovvero 250 unità pari
al 33,1% del totale, in crescita rispetto al 29,7% del 2012), il numero delle
assunzioni a tempo determinato rimane superiore (1.030 contro 890); le aziende
lecchesi fanno ricorso a personale “stabile” in misura superiore a quelle
nazionali (27,1% delle assunzioni previste), ma inferiore alla media lombarda
(35,9%; cfr. Tab. 1.1, 2.1 e 3.1 e grafico 1.4 dell’allegato statistico);
- nella nostra provincia risultano maggiormente
richiesti gli impiegati (22,6% delle assunzioni previste dalle aziende
lecchesi, contro il 15,1% lombardo e il 14,2% italiano) e i tecnici (19,8%
delle assunzioni, contro il 20% della Lombardia e il 13,7% dell’Italia). Pur rimanendo tra le qualifiche
maggiormente richieste (17,5% contro il 23,1% regionale e il 26,7% nazionale),
calano le assunzioni relative alle professioni qualificate nei servizi (Lecco
-13,6%, Lombardia -13,4% e Italia -16,3%). Diminuiscono anche le assunzioni di
personale non qualificato (-37,9% a Lecco, -11,6% in Lombardia e -14% in
Italia, cfr. Tab. 1.2, 2.2,3.2 e grafico 1.5) ;
- la percentuale di laureati richiesti dalle imprese
lecchesi passa dall’8,1% del 2011 al 18,5% di quest’anno (contro il 21,9%
regionale e il 15,9% nazionale). La quota dei diplomati (49,5% contro il 44,9%
regionale e il 43,5% nazionale) è la più alta dell’ultimo quinquennio ( cfr.
Tab. 1.3, 2.3, 3.3, grafico 1.6);
- si evidenzia una crescita delle assunzioni in tutti
i settori (+43% nel secondario, +7,5% nel commercio e +27,3% nei servizi; cfr.
Tab. 1.4) ;
- calano invece di 100 unità le assunzioni di donne
(520 unità, -19,2%, contro il -2% lombardo e il -10% nazionale), che
rappresentano il 19,4% delle entrate previste (a fronte del 18,2% nazionale e
del 19,4% lombardo). Viceversa, tornano ai livelli del 2011 le assunzioni di
maschi (670 in tutto, +31,3%, contro il +11,8% della Lombardia e il -6,8%
dell’Italia; cfr. Tab. 1.6, 2.5, 3.5 e grafico 1.8).
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