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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Settembre 2013 |
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LOMBARDIA: TANTI CASINO´ SOTTO MENTITE SPOGLIE CONTRASTARE LA LUDOPATIA RIBADITA L´URGENZA DI UN INTERVENTO LEGISLATIVO NAZIONALE
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Milano, 2
settembre 2013 - "Sono anni che non
sento parlare dell´apertura di un casinò, ma in tutte le strade di Milano,
sotto mentite spoglie, ne vedo tanti piccoli." ha detto il vice Presidente
e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, intervenendo
alla conferenza stampa di presentazione del progetto "Save the game",
illustrato dai responsabili del casinò di Campione d´Italia e dal sindaco del
comune che ospita la casa da gioco, Maria Paola Mangili Piccaluga.
Legge Nazionale Ludopatia - Il tema dell´incontro con
i giornalisti è stato quello di affrontare l´emergente fenomeno della
ludopatia. In proposito l´assessore alla Salute ha ribadito l´urgenza di un
intervento legislativo nazionale perché "i costi per la salute che
derivano dagli effetti negativi di un gioco malato, sono superiori alle entrate
per le casse dello Stato; credo quindi che si debba intervenire al più presto –
ha affermato Mario Mantovani - con una legge nazionale, per una questione non
solo di ordine economico, ma soprattutto di carattere sociale e
culturale".
I Due Pdl Della Giunta - Il vice Presidente della
Giunta regionale ha riferito in merito all´impegno politico istituzionale che
sinora è stato profuso per mettere in atto idonei strumenti al fine di
contrastare il fenomeno della ludopatia: "la Regione Lombardia, nei primi
100 giorni di attività della propria giunta, ha presentato due progetti di
legge: uno di carattere regionale, che ha coinvolto gli assessorati competenti
(Salute, Famiglia, Territorio, Sicurezza e Commercio), e uno – ha ricordato
Mario Mantovani – di carattere nazionale, che è stato trasmesso a tutti i
parlamentari lombardi, affinché al più presto ne facciano oggetto di una
normativa nazionale.
Prevenzione E Non Proibizionismo - "Le linee
guida contenute riguardano soprattutto il tema della prevenzione. Noi infatti
non lavoriamo per il proibizionismo. Siamo una formazione politica che ha a
cuore gli ideali di libertà, ma pensiamo alla possibilità di giocare
liberamente in modo sano, non alla libertà di rovinare se stessi e spesso la
propria famiglia, con conseguenze disastrose sul piano psicologico e sociale.
Basti pensare che il 50% dei giocatori abituali risultano essere disoccupati.
Credo quindi che ci siano sul tappeto importanti questioni che vanno
attentamente monitorate, intervenendo a salvaguardia della persone in
difficoltà".
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