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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Settembre 2013 |
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PREVEDERE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E CONTRASTARE LE MALATTIE
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Bruxelles, 2 settembre 2013 - I cambiamenti climatici
hanno un impatto significativo sulla diffusione di malattie infettive, in
particolare le malattie trasmesse dai vettori, come la malaria e la febbre
dengue. Questo è in parte dovuto a una prevista perdita di biodiversità e in
parte al fatto che alcune malattie prosperano a temperature più alte.
Gli effetti di questi cambiamenti si sentiranno
maggiormente in alcune delle comunità più povere del mondo, o attraverso un
aumento del tasso di infezione diretta o indirettamente con la perdita di
animali domestici e piante.
Per questo motivo, a gennaio 2011 è stato lanciato il
progetto Healthy Futures ("Health, environmental change and adaptive
capacity"), finanziato dall´Ue, per costruire un sistema di mappatura del
rischio di malattia per tre malattie legate all´acqua e ad alto impatto
(malaria, febbre della Rift Valley e schistosomiasi). Il progetto, che si
concluderà a dicembre 2014, svilupperà anche strumenti di sostegno alle
decisioni per aiutare gli operatori sanitari a valutare e comparare le
strategie per gestire la risposta umana a questi gravi rischi di malattia.
Gli strumenti saranno presentati a un incontro dei
portatori di interesse il 24 e 25 febbraio 2014 presso l´Istituto
internazionale di ricerca sul bestiame di Nairobi, in Kenya. Lo scopo
dell´incontro è definire questi strumenti con in mente gli utenti finali, prima
della loro implementazione definitiva.
Il progetto è iniziato a gennaio 2011 esaminando
diversi punti cruciali. Per esempio la valutazione dei fattori ambientali che
determinano la distribuzione e l´attività dei vettori e dei patogeni rilevanti
nell´Africa orientale e le proporzioni nelle quali i focolai delle tre malattie
prese in considerazione sono il riflesso di condizioni socio-economiche, come
la migrazione e i conflitti.
Healty Futures ha anche esaminato come la trasmissione
e le epidemie di queste tre malattie sono inclini a variare a seconda di
scenari di condizioni ambientali accettati a livello internazionale. Il
progetto ha inoltre esaminato le principali barriere che limitano la capacità
dei serivzi sanitari di reagire ai segnali di allarme di epidemie della
malattia e il modo migliore di superarle.
Un´altra importante conferenza del progetto è in
programma per l´anno prossimo, questa sarà ospitata dall´Università nazionale
del Ruanda e coinciderà con la pubblicazione del prossimo (quinto) rapporto di
valutazione dei cambiamenti climatici del Guppo intergovernativo di esperti sul
cambiamento climatico (Ipcc). Questa conferenza si occuperà in particolare
delle più ampie implicazioni dei risultati della ricerca, nella prospettiva di
portare i risultati in altre regioni a rischio.
Healty Futures si trova adesso a metà strada, mancano
infatti meno di diciotto mesi alla sua conclusione. Il progetto ha ricevuto
3,38 milioni di euro in finanziamenti dell´Ue attraverso il Settimo programma
quadro (7° Pq), lo strumento principale dell´Ue per il finanziamento alla
ricerca in Europa.
Per maggiori informazioni, visitare:
Healthy Futures
http://www.Healthyfutures.eu/
Scheda informativa del progetto
http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/97419_it.html
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