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Notiziario Marketpress di
Lunedì 02 Settembre 2013 |
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LIGURIA, INCONTRA BOMBARDIER VADO LIGURE E SINDACATI RINVIATA INTESA SU CASSA INTEGRAZIONE, SPIRAGLI SU NUOVE PRODUZIONI
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Genova, 2 settembre 2013 - Positivi spiragli, il 29 agosto, nella sede
della Regione Liguria, per il rilancio e il superamento della crisi della
Bombardier di Vado Ligure, multinazionale
elettro-meccanica che progetta e costruisce treni, tram, rotabili
ferroviari, impianti di segnalamento e sicurezza. Dal tavolo di confronto
convocato dall’assessore al lavoro Enrico Vesco con azienda, sindacati, rsu,
per un primo esame della richiesta di ammortizzatori sociali per 145 operai e
una cinquantina di impiegati, i vertici Bombardier, che non hanno escluso la
possibilità di una nuova ripartizione del carico di lavoro. Soluzione che
darebbe un importante boccata di ossigeno alla produzione e potrebbe ridurre il
numero di lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Il confronto fra
azienda e lavoratori su cassa integrazione e futuri investimenti prosegue,
lunedì 16 settembre le parti si incontreranno nuovamente.
Tutto è legato alla recente commessa di 1 miliardo e 500 milioni acquisita da
Bombardier con Ansaldo Breda per 50 treni Alta velocità Etr Zefiro che
prevede una distribuzione del lavoro per
un 60 % a Breda e al restante 40% a Bombardier. Quest’ultima, oltre a produrre
in Spagna i convertitori elettrici, realizza i carrelli dello Zefiro. Una lavorazione complessa
assegnata alla Bombardier Germania, nonostante il sito di Vado Ligure abbia le
competenze e le strutture per produrre i carrelli come è accaduto per il locomotore E464 e "che più volte
il personale di Vado sia stato chiamato a intervenire per lavori di riparazione
e messa a punto dei carrelli in altri siti industriali Bombardier",
affermano i sindacati.
La richiesta dei sindacati dei lavoratori è che
produzione dei carrelli passi nello stabilimento di Vado Ligure che
guadagnerebbe 8 mila ore lavorative nel 2014 e 40 mila per gli anni 2015 e
2016. Una quota importante, pari a un quinto delle ore di produzione del sito
ligure di Bombardier.
Per Vesco, la riunione ha registrato, anche da parte
dell’amministratore delegato Luigi Corradi, "un clima di ottimismo sulla possibilità che i vertici europei di Bombardier decidano
il passaggio di produzione dei carrelli a Vado Ligure. È infatti poco comprensibile che un sito come quello di Vado Ligure, con
elevate professionalità e competenze con alle spalle gradi produzioni venga
penalizzato da logiche aziendali che si traducono con la cassa integrazione.
L’etr 1000 è un fiore all’occhiello della tecnologia italiana, giusto che anche
Vado Ligure e non solo Spagna e Germania, contribuisca a realizzarlo", ha
detto Vesco.
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