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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Settembre 2013 |
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MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO: “ANGELUS NOVUS” FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA
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Firenze, 3 settembre 2013 - Al Museo Nazionale del
Bargello i grandi interpreti della musica contemporanea danno vita alla nuova
rassegna che unisce il piacere dell´ascolto a quello dello sguardo 15
appuntamenti, 28 compositori - di cui più della metà trentenni - 5 commissioni
in prima assoluta con il contributo di Ernst von Siemens Music Foundation. 11
solisti, 7 ensemble internazionali, sono i numeri di Firenze Suona
Contemporanea, che si svolgerà a Firenze dal 13 al 22 settembre. Da non
perdere, la spettacolare opera di Gérard Grisey Le Noir de l’Etoile per 6
percussionisti e l’amplificazione del segnale di due stelle pulsar, che il 21
settembre unirà con un simbolico filo rosso l´Osservatorio Astrofisico di
Arcetri e il Campanile del Bargello, in una serata dedicata a Margherita Hack.
Si provi per un attimo a immaginare i meravigliosi
spazi del Museo Nazionale del Bargello di Firenze, risuonare con le note dei
grandi interpreti della musica contemporanea. Per un connubio inedito e
perfetto tra le armonie architettoniche stratificate nei secoli e le composizioni
che hanno rivoluzionato la musica, dal Novecento a oggi, spesso ispirandosi
proprio alle arti visive. È Firenze Suona Contemporanea, il nuovo festival che
dal 13 al 22 settembre farà convivere l´anima più classica del capoluogo
toscano, con la spinta - necessaria nell´arte - del rompere gli schemi
prestabiliti. E allora ecco le grandi composizioni di Boulez, Romitelli,
Birtwistle, Fujikura, Harvey, Crumb, Grisey, Lachenmann, Furrer, Berio,
eseguite dai più importanti musicisti della scena contemporanea, per un
percorso inedito, il cui sottotitolo Angelus Novus evoca l´opera del pittore
tedesco Paul Klee e la sua interpretazione di Walter Benjamin proprio per
sottolineare il carattere marcatamente concettuale della rassegna e il rimando
continuo tra le arti visive e la musica.
L´apertura del 13 settembre vedrà protagonisti al
Museo Nazionale del Bargello i solisti del prestigioso Ensemble
Intercontemporain - Jérôme Comte clarinetto, Eric-maria Couturier violoncello,
Dimitri Vassilakis pianoforte - che, in collaborazione con Tempo Reale, daranno
vita a una serata inaugurale ricchissima: in programma Dialogue de l’ombre
double di Pierre Boulez, scritta in occasione del sessantesimo compleanno di
Luciano Berio ed eseguita per la prima volta a Firenze nell’ottobre del 1985.
In Dialogue de l’ombre double un clarinetto solista dal vivo (chiamato
clarinetto primo), posizionato al centro della sala, ha un dialogo con una
specie di ombra di se stesso. L’ombra è costituita da un clarinetto
preregistrato (chiamato doppio del clarinetto) che è spazializzato in un
sistema di sei altoparlanti. Si proseguirà con la prima esecuzione italiana dei
5 pièces pour Paul Klee del compositore francese Bruno Mantovani – a ulteriore
esempio del legame fra le tecniche compositive dei compositori contemporanei e
la lezione teorica di Paul Klee - e ancora Charisma del compositore e
architetto greco Iannis Xenakis e Allegro sostenuto di Helmut Lachenmann, uno
degli esponenti di punta della ricerca sulla concretezza materiale del suono
(Leone d´oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2008).
Il 14 settembre sarà di scena il Quartetto d´archi
Paul Klee, formazione flessibile, che approfondisce ulteriormente il rapporto
tra musica e arti figurative. Alessandro Fagiuoli, Stefano Antonello, Andrea
Amendola e Luca Paccagnella proporranno Natura morta con fiamma del talento
dell´avanguardia italiana, morto prematuramente, Fausto Romitelli, il Secondo
quartetto di Andrea Cavallari e Black Angels di George Crumb. L’opera di
Cavallari è commissionata dalla Ernst von Siemens Music Foundation.
I solisti della ben nota London Sinfonietta – Alistair
Mackie e Andrew Crowley tromba, Byron Fulcher trombone – il 15 settembre alle
21.15 presenteranno un concerto in memoria di Luciano Berio e Jonathan Harvey,
in collaborazione con Tempo Reale, nel quale verranno eseguite Sequenza V per
trombone di Luciano Berio, Ricercare una melodia di Jonathan Harvey, la prima
italiana di K’s Ocean del compositore giapponese Dai Fujikura (che incontrerà
il pubblico alle 19) e infine The Silk House Tattoo di Harrison Birtwistle,
compositore inglese il quale, per descrivere il proprio lavoro compositivo, ama
affermare: "Comporre è come quel che Paul Klee diceva del disegnare. È
come portare una linea a fare una passeggiata!
Firenze Suona Contemporanea, più che una sfida per le
orecchie degli ascoltatori della musica classica, è una sfida al pensiero (e al
pensarsi) della cultura italiana odierna – affermano i direttori artistici
Andrea Cavallari e Luisa Valeria Carpignano -. Il nome del festival nasce
dall’esigenza, insita nell’attuale mondo musicale e artistico, che va nella
direzione di una conciliazione fra gli spazi (fisici, ma soprattutto mentali)
dedicati alle opere del passato, e quelli che invece andrebbero dedicati
all’esposizione e all’indagine del presente: quel “contemporaneo” difficilmente
definibile, prossimo presente o immediato passato. Se per le arti visive il
problema della destinazione degli spazi e del rischio di accostamenti forzati
non ha facile scioglimento, il cartellone di Firenze Suona Contemporanea vuole
invece raccogliere l’istanza della contemporaneità con un’altra proposta: far
convivere nello stesso luogo le opere scolpite nel passato con i capolavori
musicali di domani, una casa ideale per i musicisti e i compositori che stanno
realizzando la storia del nostro tempo. Se è vero per il Museo del Bargello,
come nel Parsifal di Wagner, che “lo spazio qui diventa tempo”, allora nel 2013
la collezione fiorentina potrebbe stupirci, accogliendo fra i suoi archi un
tempo nuovo. Mentre la forma della musica contemporanea, accanto alle forme
dell´antichità, troverebbe un proprio spazio di espressione. I visitatori e gli
ascoltatori del museo e del festival ricevono dunque un invito speciale: ad affacciarsi
"ai limiti del paese fertile" (Klee, Boulez), dove la percezione
dell´arte e del tempo è eccezionalmente bifronte>>.
La serata del 19 settembre Artisti in Flame presenterà
i compositori con i quali Flame ha collaborato nell’ultimo anno, tra cui Pritchard,
Troiani e Hildebrandt, oltre a musiche di Wyttenbach, Kessler, Haubensak
affidate al mirabile archetto del violinista fuoriclasse Egidius Streiff.
Infine due prime assolute di Carpignano e Olivero sempre realizzate grazie al
contributo della von Siemens, si accompagneranno ai lavori dei giovani talenti
emergenti selezionati dal “Call for Scores 2013”, i "custodi reali della
ricerca musicale”.
Il 20 settembre sarà la volta del recital di Ian Pace,
dal pianismo eclettico e virtuoso. Il programma si muove dalle musiche di
Jarrell e Furrer (quest’ultimo utilizza alcune tecniche che presentano
importanti analogie con quelle delle arti plastiche e i procedimenti della
scultura) per includere l’opera che Pace ha commissionato a Ferneyhough per
pianoforte e “speaking pianist”, Opus Contra Naturam (parte di un´opera
dedicata a Walter Benjamin), oltre alla prima esecuzione assoluta del nuovo
lavoro di Patricia Sucena de Almeida. La Toccata di Filidei stupirà invece
l´ascoltatore abituato al classico repertorio per pianoforte. Alle 19 Ian Pace
incontrerà il pubblico insieme a Francesco Filidei e Patrícia Sucena de
Almeida.
Da non perdere, l´affascinante e spettacolare opera di
Gérard Grisey Le Noir de l’Etoile per 6 percussionisti e l’amplificazione del
segnale di due stelle pulsar, che il 21 settembre verrà eseguita da We Spoke e
dal Royal College of Music di Londra, in una serata dedicata a Margherita Hack,
che vedrà la prestigiosa collaborazione dell´Osservatorio Astrofisico di
Arcetri e la partecipazione dell´astronomo Marco Salvati. Dice Grisey:
L´aspetto inedito e insostituibile della trasmissione
in diretta nella sala concerti di queste stelle Pulsar orologi cosmici
imperturbabili che hanno viaggiato diversi anni luce. Il loro inaspettato
confronto con la musica, che prepara non solo la loro "voce" su un
palco musicale e teatrale, ma la cui organizzazione temporale è tutto il
prodotto della loro velocità di rotazione... La loro integrazione in una forma
spazializzata di musica è realizzata dal posizionamento dei sei percussionisti
e casse amplificate intorno al pubblico>>. Un raggio laser unirà con un
simbolico filo rosso l’Istituto di Arcetri e il Campanile del Bargello,
indicando così il percorso sonoro” del suono amplificato della stella. L´universo
in realtà è muto, perché nel suo vuoto sconfinato i suoni non si propagano; ma
le pulsazioni elettromagnetiche di una stella pulsar, ricevute da un
radiotelescopio, possono essere decodificate e trasformate in segnali sonori
con un´operazione relativamente semplice.
Chiusura - il 22 settembre - affidata simbolicamente
al Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg, per richiamare alla memoria - a ben 101
anni dalla scrittura di questo capolavoro – uno degli insegnamenti più
brillanti del grande compositore tedesco:
In un senso non si deve mai essere inattuali: andando
all´indietro!>>. Interpreti di questo capolavoro: Frauke Aulbert, soprano
di coloratura con una gamma vocale di quasi quattro ottave e specialista in
musica contemporanea, e l’acrobata francese Guillaume Bertrand che ne realizza
una versione scenografica interpretando una sorta di spettatore sovrumano, come
gli angeli de il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. Apre la serata un omaggio
a Luciano Berio nel decimo anniversario della morte: Michele Marasco interpreta
Sequenza I per flauto, per lui riscritta dall’autore.
Importante lo spazio dedicato all’approfondimento
“L’occhio sulla musica”, che raccoglie le presentazioni e gli incontri
pomeridiani con il pubblico, e fanno da introduzione ai concerti serali.
Infoline 055 611299 / Programma completo su
http://www.flamensemble.com/
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