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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Settembre 2013 |
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SFRATTI “INCOLPEVOLI”: LA REGIONE UMBRIA DISCUTE I CRITERI DEL SUO INTERVENTO IN ATTESA DEL PROVVEDIMENTO NAZIONALE
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Perugia, 3
settembre 2013 - “Nel 2013, in Umbria,
si rischia di superare i 1300 possibili sfratti e di questi circa il novanta
percento sono sfratti ‘incolpevoli’. Dall’altra parte ci sono almeno 40.000
vani sfitti o invenduti. Abbiamo insomma inquilini senza case e case senza
inquilini”. L’assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti ha
aperto così la riunione che si è svolta questa mattina, lunedì 2 settembre,
nella sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia dove i criteri e le procedure per
la concessione di contributi sono stati illustrati e discussi con i principali
rappresentanti degli operatori economici, dei proprietari di immobili e degli
inquilini. “Questi dati così preoccupanti ci hanno indotto a ricercare ed
approvare tutti i provvedimenti possibili per aiutare le famiglie in
difficoltà. Uno di questi è senza dubbio la previsione di contributi finalizzati
al reperimento di una nuova sistemazione alloggiativa per quei nuclei familiari
che hanno subito provvedimenti di sfratto esecutivo a causa di morosità
“incolpevole. In questi giorni, ha aggiunto Vinti, abbiamo preso atto con
soddisfazione che anche il Governo nazionale, per la prima volta, ha inserito
in un provvedimento economico i problemi delle famiglie sfrattate per morosità
incolpevole. Non conosciamo ancora le modalità di applicazione ed i meccanismi
che regoleranno questo provvedimento nazionale nè sappiamo se le regioni
saranno coinvolte nella gestione. Diventa però assolutamente urgente avere
queste notizie, visto che l’Umbria già da tempo stava lavorando su questo
versante ed appunto siamo al momento di definire i criteri dei bandi che
l’Ater, delegata dalla Giunta regionale, andrà a pubblicare”.
“E’ chiaro che
con questo provvedimento, ha continuato l’assessore, la Giunta regionale vuole
favorire nuove soluzioni alloggiative adeguate per quei nuclei familiari che
sono in possesso di sfratto esecutivo per morosità “incolpevole”, e cioè coloro
che, titolari di un contratto di locazione pluriennale regolarmente registrato e relativo ad
un’unità abitativa ad uso residenziale, devono lasciare l’abitazione a seguito
di provvedimento esecutivo”. “Abbiamo destinato un milione e mezzo di euro per
agevolare l’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato privato della
locazione, mediante l’erogazione di contributi ed incentivi ai proprietari che
mettono a disposizione alloggi liberi e contiamo così di poter reperire sul
mercato almeno trecento alloggi a canone concordato”. “E’ ormai sotto gli occhi
di tutti, ha dichiarato Vinti, come queste situazioni di disagio siano sempre
più frequenti, tanto da divenire una vera e propria emergenza sociale. L’aggravarsi
ed il prolungarsi della crisi occupazionale, che si registra ormai da anni su
tutto il territorio nazionale ed anche in Umbria, sta comportando una
generalizzata e crescente condizione di impoverimento delle famiglie, che, di
conseguenza, non sono più in grado di sostenere l’onere delle locazioni sul
mercato privato. Preoccupante per l’Umbria, ha sottolineato Vinti, è anche
l’indice della sofferenza abitativa visto che in provincia di Perugia si rileva
in media 1 sentenza di sfratto ogni 56 famiglie ed in provincia di Terni
addirittura una sentenza ogni 50 famiglie. Ormai l’emarginazione non è più
rappresentata dalle categorie tradizionalmente svantaggiate, quali lavoratori
precari o extracomunitari, ma anche da coloro che perdono la sicurezza di un lavoro
stabile e si trovano improvvisamente in estrema difficoltà nel condurre normali
condizioni di vita. In questo contesto, ha sottolineato l’assessore, la Giunta
regionale ha cercato soluzioni alternative, favorendo l’incontro tra la domanda
e l’offerta di alloggi di proprietà privata attraverso l’erogazione di un
sostegno economico (incentivi ai proprietari e contributi per integrare il
canone di locazione) e può così consentire un più rapido superamento della
condizione di emergenza abitativa”.
Gli alloggi
disponibili per la locazione saranno individuati dall’Ater regionale attraverso
un bando pubblico, emanato a livello regionale e rivolto ai proprietari privati
di alloggi liberi. Nei 75 giorni della pubblicazione del bando, i proprietari
interessati potranno offrire la disponibilità di alloggi indicando
l’ubicazione, la dimensione, i dati catastali, l’anno di costruzione, il
possesso delle certificazioni di legge e l’entità del canone di locazione
richiesto che comunque dovrà essere “concordato”. E proprio a questo proposito,
l’assessore Vinti ha annunciato che saranno avviate le iniziative necessarie
per introdurre in tutti i comuni umbri il valore del “canone concordato”.
Successivamente l’Ater predisporrà singoli elenchi degli alloggi disponibili in
ciascun Comune, ordinandoli per gruppi omogenei di grandezza e dando priorità,
all’interno di ogni gruppo, a quelli meno onerosi sotto il profilo del canone
di locazione. I contributi hanno la finalità di integrare il canone di
locazione che deve essere corrisposto per il nuovo alloggio locato, sino
all’eventuale miglioramento della capacità reddituale del nucleo familiare e
comunque per un massimo di 24 mesi. Trascorsi trenta giorni dall’emanazione dei
bandi per il reperimento degli alloggi, l’Ater regionale emanerà un bando
pubblico livello regionale, per l’individuazione dei nuclei familiari
beneficiari, in possesso cioè di provvedimento di sfratto per “morosità
incolpevole”. Il provvedimento di sfratto deve essere stato pronunciato in
seguito ad una inadempienza nei pagamenti, dipendente esclusivamente da una
significativa riduzione del reddito, intervenuta dopo la stipula del contratto
di affitto, a causa di licenziamento,(escluso quello per giustificato motivo
soggettivo e per dimissioni volontarie); collocazione in cassa integrazione
ordinaria o straordinaria o in stato di mobilità; mancato rinnovo di contratti
a termine o di lavoro atipico; cessazione di attività libero-professionali o di
imprese registrate alla Ccia aperte da almeno 12 mesi; malattia grave o
invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la
necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di
particolare rilevanza; decesso del componente il nucleo familiare unico
percettore di reddito.
La graduatoria dei beneficiari sarà formulata
dall’Ater regionale tenendo conto di alcune priorità, determinate dal grado dei
diversi possibili livelli di sfratto. Si va da quei nuclei familiari che sono
stati costretti a rilasciare l’alloggio condotto in locazione a seguito
dell’esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria fino ai nuclei
familiari in possesso di semplice avviso di rilascio.
Nell’ambito di ciascuna delle suddette categorie le
domande sono collocate in graduatoria sulla base del reddito Isee dell’anno
2012 e della composizione del nucleo familiare.
Gli affittuari saranno chiamati dall’Ater regionale a
scegliere gli alloggi a disposizione seguendo l’ordine di graduatoria. Gli
alloggi, ricompresi negli elenchi predisposti per ciascun Comune, saranno
proposti tenendo conto della grandezza idonea alla consistenza del nucleo
familiare.
Il contributo, che verrà erogato al proprietario, non
potrà superare i 200 euro mensili, per un periodo massimo di 24 mesi e sono
previsti due ‘bonus’ di 200 euro per i proprietari che concordano un canone
minimo e altri 200 euro per gli affittuari se il costo dell’affitto è superiore
al quindici per cento del reddito dichiarato.
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