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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Settembre 2013 |
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TOSCANA: TRASFUSIONI PIÙ SICURE, ECCO LA DELIBERA
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Firenze, 3 settembre 2013 – Braccialetto identificativo, una casacca
rossa che identifichi gli operatori impegnati nelle trasfusioni, il nome del
paziente cui il sangue è destinato
scritto in chiaro sulla sacca; e, in caso di errata trasfusione, l’utilizzo
di una specifica terapia farmacologica. Le misure annunciate sabato
dall’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni per accrescere la sicurezza
dei processi trasfusionali dopo l’incidente della settimana scorsa all’ospedale
di Grosseto, dove un uomo è morto dopo una trasfusione destinata ad un altro
paziente, sono ora contenute in una delibera, approvata stamani dalla giunta
regionale. In modo concordato con il Centro nazionale sangue, le novità
contenute nella delibera contribuiranno ad apportare una serie di modifiche e
integrazioni alle Linee guida nazionali per la sicurezza trasfusionale.
Queste le novità più importanti della delibera:
- sarà potenziato l’uso del braccialetto
identificativo del paziente, dispositivo già in parte in uso nelle aziende
sanitarie toscane, che rappresenta un mezzo ulteriore nella procedura di
identificazione;
- sulla sacca di sangue, oltre al codice
identificativo, dovrà essere scritto in chiaro anche il nome del paziente a cui
la sacca è destinata;
- sarà introdotto l’uso della “casacca o corpetto
rosso”, che sarà indossata dagli operatori incaricati delle trasfusioni, in
modo tale che questi possano essere facilmente e immediatamente individuati dai
pazienti, e distinti dal resto del personale sanitario; questo permetterà anche
di esentare l’operatore dall’eventuale obbligo di effettuare contemporaneamente
altre attività e di impedire che venga distolto dalla procedura stessa di
trasfusione;
- la delibera dà mandato al Consiglio Sanitario
Regionale di stendere, attraverso la condivisione con tutte le professionalità
coinvolte in materia, un apposito protocollo clinico che preveda l’utilizzo
della terapia farmacologica con Eculizumab, nei casi in cui si commetta
comunque un errore trasfusionale e si produca una reazione da errata
trasfusione.
“Ogni ulteriore iniziativa in questo ambito – si
precisa nella delibera – ha l’obiettivo di mettere a punto procedure sempre più
sicure per i cittadini toscani in merito al Sistema sangue della Regione
Toscana”.
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