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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Settembre 2013 |
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"AEROPLANI NEMICI SONO SU TRENTO": LA MOSTRA A TORRE VANGA
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Trento, 3 settembre 2013 - “Giovedì verso mezzogiorno
Trento ha subito la sua prima incursione aerea. La città ... È stata raggiunta
da un gruppo di bombardieri anglosassoni che ha sganciato numerose bombe
dirompenti sui quartieri popolari della Portela che sono i più poveri della città
vecchia", così scriveva "Il Gazzettino" sabato 4 settembre 1943,
riferendosi al bombardamento che il 2 settembre distrusse il vivace e popoloso
quartiere di Trento e aprì la terribile stagione dei bombardamenti
anglo-americani sul capoluogo. Oggi nel tardo pomeriggio il capoluogo ha
ricordato questa triste ricorrenza con una commemorazione in piazza 2 Settembre
1943, la deposizione di una corona al monumento ai caduti di tutte le guerra in
piazza della Portela e l´inaugurazione a Torre Vanga della mostra fotografica
"Aeroplani nemici sono su Trento...", curata dalla Soprintendenza per
i Beni storico-artistici, librari e archivistici della Provincia autonoma di
Trento. Numerose le autorità presenti: accanto al presidente della Provincia
autonoma di Trento Alberto Pacher e al sindaco Alessandro Andreatta, vi erano
il prefetto Francesco Squarcina, l´arcivescovo mons. Luigi Bressan, la
soprintendente Laura Dalprà, il direttore della Fondazione Museo storico del
Trentino Giuseppe Ferrandi, i senatori Franco Panizza e Sergio Divina, il
presidente dell´associazione Vittime civili di Guerra Giuseppe Ticò, oltre a
rappresentanti delle forze dell´ordine e delle associazioni reduci e
combattentistiche.
Prima lo scoprimento di una lapide in piazza 2
Settembre 1943, a ricordo delle vittime del terribile bombardamento che spazzò
via il quartiere della Portela, poi la benedizione e la posa di una corona al
monumento ai caduti di tutte le guerra, infine l´inaugurazione della mostra
fotografica allestita a Torre Vanga che descrive i danni che causarono le bombe
sul capoluogo dal 1943 al 1945. Così Trento ha voluto simbolicamente ricordare
la ricorrenza del 2 settembre che aprì la stagione, drammatica, dei
bombardamenti aerei.
E proprio sulla potenza espressiva degli scatti
fotografici dei fratelli Pedrotti e di Giulio Cagol si è concentrato il
pensiero del presidente Pacher: "Si tratta di una mostra che racconta con
la forza comunicativa delle immagini gli orrori della guerra"; come
dimenticare, infatti, la forza di immagini come "il bambino ebreo del
ghetto di Varsavia, la bimba vietnamita che sfugge al napalm - ha proseguito
Pacher - o, per arrivare a realtà a noi più vicine, l´eccidio di Malga Zonta
immortalato per sempre in una foto". Sulla stessa linea anche il sindaco
Andreatta, che ha voluto portare una riflessione sulle bombe che ancora oggi,
purtroppo, uccidono. Alla soprintendente Dalprà il compito di fornire la chiave
interpretativa della mostra allestita fino al 3 novembre a Torre Vanga:
"Si tratta di immagini che presentano i danni agli edifici, non alle
persone. Anche i luoghi sono una ferita sulla vita collettiva, sulla qualità
urbana, una ferita che esiste ancora oggi".
Quindi il direttore della Fondazione Ferrandi ha
ricordato che: "70 anni fa alle 11.40 le fortezze volanti, per colpire lo
scalo ferroviario di Trento, scaricarono 218 tonnellate di bombe causando quasi
200 morti".
Fu nel 1943 che partì infatti l’offensiva
anglo-americana contro le truppe germaniche attestate nell’Italia
settentrionale con una tattica aerea che contava sul bombardamento “a zona”,
per ostacolare il flusso di rifornimento verso il fronte di combattimento nella
penisola italiana ma anche per fiaccare la resistenza della popolazione. Il 2
settembre 1943 decine di aerei scaricarono sulla città oltre 200 tonnellate di
bombe, cui seguirà una serrata sequenza di incursioni aeree che provocherà
lutti, danni agli edifici e alle infrastrutture viarie e ferroviarie,
distruzioni di opere artistiche, e, in parallelo, l’organizzazione di rifugi
antiaerei, l’adozione di provvedimenti di sfollamento della popolazione verso
le vallate, di interventi di protezione civile e di antisciacallaggio. Tra il
primo e l’ultimo bombardamento datato 3 maggio 1945 si contarono almeno 80
incursioni aeree con quasi 400 vittime e centinaia di edifici danneggiati.
Il titolo della mostra "Aeroplani nemici sono su
Trento" viene dal diario di Carlo Anti, direttore generale delle Arti
della Repubblica Sociale di Salò, raggiunto dalla notizia dell’ennesimo
bombardamento. Un’espressione quasi asettica e cronachistica, mentre le bombe
scoppiavano sulle case e sui loro abitanti con il loro carico distruttivo, del
quale testimonianza diretta e cruda è fornita dalle immagini fotografiche
scattate il più delle volte a poche ore di distanza dalle incursioni. Si tratta
di documentazione eseguita dai pochi fotografi presenti in città, e in
particolare dai fratelli Pedrotti e dal loro aiutante Giulio Cagol, conservata
presso l’Archivio Fotografico Storico della Soprintendenza per i Beni
storico-artistici, librari e archivistici.
Le fotografie sono esposte nelle sale di Torre Vanga,
edificio che si erge, ora come allora, al limitare del quartiere della Portèla,
epicentro del primo tragico bombardamento sulla città durante il secondo
conflitto mondiale e luogo divenuto simbolo del sacrificio di civili inermi e
dell’annientamento di interi segmenti di storia urbana e collettiva.
Durante l´inaugurazione anche l´apprezzata proiezione
del filmato dal titolo "Le ali maligne, le meridiane di morte",
realizzato da Lorenzo Pevarello della Filmwork per la Fondazione Museo Storico
del Trentino (1995) e gentilmente concesso per tale occasione, mentre alle
20.30 una rappresentazione teatrale del Club Armonia.
Per informazioni:
Soprintendenza per i Beni storico-artistici, librari e
archivistici
via San Marco n. 27, 38122 Trento
tel. 0461 492101 – 492117 - e-mail:
sopr.Sala@provincia.tn.it
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