Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Settembre 2013
 
   
  BANDA LARGA E ULTRALARGA: È L’ORA DI DECIDERE. TOSCANA: MANCA UNA STRATEGIA NAZIONALE

 
   
  Firenze, 5 settembre 2014 – “E’ l’ora che l’Italia decida cosa fare sulle reti a banda larga e ultralarga”. Così Stella Targetti, vice della Regione Toscana, a una iniziativa di Anci Toscana (“Reti e Servizi”) dedicata alle nuove tecnologie. “Un confronto utile sui vari modelli che le Regioni stanno adottando per portare la banda larga nei territori – ha aggiunto, riferendosi all’appuntamento ospitato, in Firenze, presso l’auditorium di Santa Apollonia – ma ciò che manca è una strategia nazionale; da troppo tempo siamo in attesa di capire quale sarà il futuro della rete Telecom e solo una cosa è certa: il Paese ha bisogno di una rete pubblica per garantire a tutti i cittadini un effettivo diritto di cittadinanza”. Per Stella Targetti, che in Regione Toscana ha anche le deleghe su ricerca e innovazione, le Regioni possono dare un contributo importante, in particolare investendo nelle aree “a fallimento di mercato”, ma occorre che gli investimenti regionali siano inseriti in una strategia nazionale. Anche perché – ha aggiunto – “tra le infrastrutture necessarie non c’è solo la fibra ottica ma anche i data center pubblici, i nodi di una rete nazionale che deve garantire lo scambio di dati in sicurezza e l’interoperabilità di servizi e sistemi”. Precisato che su questo, con il data center Tix (Tuscany Internet eXchange) in cloud, la Toscana ha fatto una scelta strategica e augurandosi che questo possa incoraggiare un lavoro di pianificazione e identificazione dei nodi della rete a livello nazionale, Targetti ha ribadito come la governance dell’innovazione abbia bisogno di un salto di qualità. “Come Regione rivendichiamo il percorso fatto finora: abbiamo deciso di rivolgerci al mercato per sviluppare i servizi, convinti che la domanda pubblica debba essere anche un driver di crescita per le aziende del territorio. Oggi però ci rendiamo conto che questa domanda pubblica è troppo frammentata e che c’è bisogno di aggregarla e qualificarla per dare ai toscani servizi sempre maggiori e sempre migliori”.  
   
 

<<BACK