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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Settembre 2013
 
   
  RINASCE IL VECCHIO RIFUGIO CURÒ: È L’OSTELLO PIÙ ALTO D’EUROPA VALBONDIONE, ANCHE LA CASCATA DEL SERIO PER IL DEBUTTO. ANIMA DI FERRO E LEGNO: «LOW COST, MA DI QUALITÀ»

 
   
  Anche le cascate del Serio, inaspettatamente «aperte» per motivi tecnici, hanno fatto festa ieri per l’inaugurazione dell’Ostello al Curò, ricavato dal vecchio rifugio della sezione Cai di Bergamo. Un edificio apprezzato dai numerosi ospiti ed escursionisti che hanno affrontato la salita del lungo sentiero (o utilizzato la funivia dell’Enel) per visitare la struttura pensata come centro didattico naturalistico del Barbellino. Con la conclusione dei lavori dell’ostello, che detiene il record del più alto in Italia e in Europa, a 1.895 metri, la sezione Cai di Bergamo festeggia alla grande i propri 140 anni, nell’anno in cui il Club alpino ricorda i 150° di fondazione. «È un momento molto importante: si apre una struttura nuova e innovativa per accogliere giovani e famiglie che amano la montagna» ha esordito Paolo Valoti, ex presidente del Cai che ha voluto e promosso il progetto già dal 2009. Piermario Marcolin, presidente in carica ha quindi ricostruito la storia del rifugio inaugurato nel 1886, ampliato nel corso del tempo, primo rifugio alpino dotato di energia elettrica già nel 1919, e poi diventato «il vecchio Curò» di supporto a quello nuovo costruito nel 1973. «Abbiamo voluto – ha evidenziato Marcolin – una struttura dall’alto livello qualitativo, anche in vista dell’evento di Expo 2015 che porterà nella nostra regione visitatori da tutto il mondo». Obiettivo: qualità A sottolineare questo aspetto anche l’assessore regionale allo Sport e alle Politiche giovanili Antonio Rossi che con il proprio assessorato sta sostenendo i progetti di riqualificazione degli ostelli lombardi: «Puntiamo alla qualità, siamo già intervenuti su 62 strutture, contiamo di arrivare a 80 che possano garantire il passaggio di 500 mila persone, a fronte delle 180 mila attuali, creando una rete tra ostelli, concepiti come strutture low cost in cui si spende meno di 30 euro a notte». Rossi, ex campione olimpionico di canoa, ha molto apprezzato il paesaggio e in particolare il lago del Barbellino. Regione Lombardia ha finanziato al 50% il progetto, sostenuto al 35% dalla Fondazione Cariplo: «Il Cai avrebbe dovuto mettere a disposizione solo l’immobile, poi rispetto al costo iniziale di 960 mila, siamo passati a 1 milione e 70 mila. La Fondazione non è riuscita a coprire la metà dei costi, così la parte rimanente rimane a carico del Cai» spiega Marcolin. Assente rispetto al programma il sottosegretario all’Expo Fabrizio Sala che ha inviato un saluto. La parola è passata poi al sindaco di Valbondione Benvenuto Morandi: «Ferro, legno e acqua sono gli elementi che caratterizzano il territorio e che ritroviamo in questa struttura. Nonostante le perplessità di qualcuno, la trovo bella e degna, frutto di sinergie», che Valoti ha definito «spirito di cordata». «Ci siamo mossi in punta di piedi nel pieno rispetto della gente che vive in montagna e di montagna» ha specificato il past president. «Pietra e ferro sono gli elementi che rendono austera la struttura, mentre all’interno il legno di rovere crea un ambiente ovattato ed accogliente – ha spiegato il progettista Paolo Belloni che ha illustrato le diverse fasi del progetto e le difficoltà di un cantiere in quota –. L’edificio merita di essere guardato con occhio benevolo». Infine ha parlato Nino Poloni, direttore dei lavori per il Cai, che ha definito l’opera «un fiore all’occhiello». Luogo da vivere «La sfida vera è ora quella di far vivere questo luogo, favorendo la presenza soprattutto dei giovani» ha concluso Valoti, prima del taglio del nastro e dopo la benedizione impartita dal parroco di Valbondione don Michele Rota. Terminati i discorsi è stato possibile visitare l’edificio, che i primi commenti raccolti a caldo definiscono «bello e accogliente, lontano dall’idea di ostello che forse molti hanno nella mente come luogo spartano». Presenti tra gli altri l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo Leonio Callioni, i consiglieri regionali Angelo Capelli e Dario Violi, il consigliere provinciale Angelo Bosatelli, Antonio Fatigati, dirigente generale Giovani e sport di Regione Lombardia, la presidente del Cai Lombardia Renata Viviani. I numeri 1.895 Posto a 1.895 metri di altitudine, l’Ostello al Curò è stato denominato in questo modo dopo aver scartato altri nomi: «Ostello del Barbellino», «Ostello Cascate del Serio». 40 Dotato di una quarantina di posti in camera da 4-6 letti (con bagno privato o comune) la struttura sarà dotata di servizio internet wi-fi e sito dedicato: http://www.ostelloalcuro.it/  
   
 

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