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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Settembre 2013 |
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ZAIA INAUGURA COMUNITA’ “IL MAESTRALE” A SAN PIETRO IN GU’: “SISTEMA SOCIOSANITARIO VENETO HA CARATTERISTICHE UNICHE. LA PERSONA AL CENTRO DI TUTTO”
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Venezia, 9 settembre 2013 - Il presidente della Regione del Veneto Luca
Zaia ha inaugurato il 6 settembre a San
Pietro in Gù (Padova) la nuova Comunità “Il Maestrale”, Comunità Alloggio
estensiva per ultracinquantenni con problemi di salute mentale, realizzata
grazie alla partnership tra l’Ulss 15, il Comune di San Pietro, la Cooperativa
Sociale “L’incontro” e la Confartigianato di Castelfranco Veneto.
Erano presenti numerose autorità, tra le quali
l’assessore regionale Maurizio Conte, il sindaco di San Pietro in Gù Gabriella
Bassi, il direttore generale dell’Ulss 15 Francesco Benazzi, il presidente di
Federsolidarietà Veneto Ugo Campagnaro, il presidente della Conferenza dei
sindaci dell’Ulss Lorenzo Zanon.
Zaia ha, prima di tutto, ricordato e ringraziato “i 94
mila lavoratori che operano nel settore sociosanitario veneto, il mondo del
volontariato e quello della cooperazione sociale, che costituiscono
un’esperienza unica in italia di sinergia nell’interesse della gente che ha
bisogno. Per questo – ha aggiunto – sono orgoglioso di guidare un sistema che è
a totale servizio del cittadino”.
In questo senso, Zaia ha posto l’accento
sull’”operazione ospedali aperti di notte”, che da qualche giorno consente ai
pazienti di effettuare esami diagnostici anche in orario serale e nei giorni
prefestivi e festivi.
“Primi in Italia – ha detto – stiamo dando una
risposta innovativa ad un’esigenza espressa con grande forza dai nostri
cittadini: quella di poter avere più velocemente gli esami di cui hanno
bisogno. I primi dati, con pressoché tutte le agende già riempite, ci dicono
che avevamo visto giusto e che stiamo riuscendo a cambiare e innovare
l’organizzazione complessiva sulla base delle reali necessità della gente, come
peraltro indica a chiare lettere il nuovo Piano Sociosanitario Regionale”.
“Il malato – ha aggiunto Zaia – va preso in carico in
maniera integrata, in modo da accompagnarlo lungo un percorso semplice e
continuamente assistito, come nel caso delle unità specifiche per il tumore al
seno, grazie alle quali la donna viene presa in carico sin dalla prima visita e
fino alla conclusione della terapia, medica o chirurgica che sia”.
“Queste sono cose serie – ha concluso Zaia – e le cose
serie non sono né di destra né di sinistra, sono ben fatte e basta”.
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