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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Settembre 2013 |
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DAL 2009 AL 2012 LE BANCHE EUROPEE HANNO CHIUSO 20 MILA FILIALI. IN ITALIA NEL 2012 CHIUSI MILLE SPORTELLI A CASA 6.820 DIPENDENTI CON UNA PERCENTUALE DI CHIUSURE FERMA AL 2013 AL 3,1
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Lecce, 10 settembre 2013 - In Europa le banche riducono il numero delle
filiali per ridurre le spese come anche in Italia è in atto un’opera di
snellimento. Secondo gli indicatori strutturali diffusi dalla Bce sul settore
bancario nell´Eurozona e nella Ue, il numero di sportelli in Italia si è
ridotto tra il 2009, primo anno della crisi, e il 2012 di 1.641 unità a un
totale di 32.528, di cui ben 1.033 chiusure concentrate nel 2012. Il numero dei
dipendenti del settore bancario in Italia nei cinque anni al 2012 da 338.035
persone sono passati a 309.540 con una diminuzione di 28.495 unità, con un calo
di 6.820 persone nel solo 2012. In una nota, la Bce sottolinea che il trend
verso la riduzione degli sportelli e dei dipendenti è comune a tutta l´Eurozona
e la Ue: nel 2012 l´area dell´euro contava 171.477 sportelli (-5.481 rispetto
all´anno prima e -14.779 rispetto al 2008), mentre il numero dei dipendenti era
sceso a 2.107.723 persone, in flessione di 128.300 unità dal 2008 con 42.924
tagli nel solo 2012. Il dato spagnolo spicca, tuttavia, per il forte
ridimensionamento del settore dall´inizio della crisi. In controtendenza con
quanto succede nell´Unione Europea, il numero di sportelli cresce in alcune
nazioni dell´Est; Polonia, Repubblica Ceca e Lituania fanno registrare aumenti
degli sportelli bancari rispettivamente del 4,4%, 2,3% e 1,8%. In Gran
Bretagna, invece, il numero di sportelli è rimasto pressoché lo stesso.
Secondo Giovanni D´agata, presidente e fondatore dello
“Sportello dei Diritti" non è colpa della crisi ma dal vero obiettivo che
si sono prefissate le banche cioè quello di ridurre i costi operativi e
migliorare gli utili, approfittando del trend che in Europa cresce sempre di
più il numero di consumatori che preferiscono gestire i crediti via telefono o
via Internet. Queste abitudini costringono le organizzazioni finanziarie a
passare dal modello tradizionale dei servizi al modello a distanza. Nel settore
finanziario per mantenere gli uffici si spende circa il 60 % di tutte le spese.
Il passaggio ai servizi a distanza può far risparmiare alle banche 15-20
miliardi di euro fino al 2021.
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