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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Settembre 2013
 
   
  MONZA E BRIANZA - RIENTRO DIFFICILE PER GLI ARTIGIANI

 
   
  Monza, 10 settembre 2013 - Difficile rientro dalla pausa estiva per le imprese artigiane della Brianza, che, dopo la lieve crescita della produzione a livello congiunturale che si era registrata a inizio anno, devono affrontare la diminuzione di tutti e tre i principali indicatori economici. La produzione registra -4,2% a livello congiunturale (rispetto allo scorso trimestre), e persiste anche su base annua la variazione negativa che si attesta al -4,8%. Più contenuta la diminuzione del fatturato a livello congiunturale che registra rispetto allo scorso trimestre -0,8%, mentre a livello tendenziale -4,9%. Anche gli ordini, in linea con l’andamento del fatturato, perdono lo 0,9% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione tendenziale si attesta a -3,8%. Le imprese artigiane risentono della crisi anche sul fronte lavoro, rimane infatti negativo il saldo occupazionale (-0,6%), con una prevalenza delle uscite sulle entrate del mondo del lavoro e aumenta sensibilmente il ricorso alla Cig, che ha riguardato il 20,5% delle imprese artigiane per un totale del 3,1% del monte ore complessivo (2,6% lo scorso trimestre). Pessimiste le aspettative degli artigiani per il prossimo trimestre: il 40,7% si aspetta una diminuzione della produzione e solo l’8,9% prevede un aumento. Si abbassa tuttavia la percentuale di imprenditori che attende una diminuzione sul fronte occupazionale, scende all’11,5% rispetto al 15,7% del I trimestre. È quanto emerge dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (Ii trimestre 2013), realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza. “La situazione attuale è tuttora preoccupante per gli artigiani della Brianza, che vedono tutti gli indicatori economici contrassegnati da segno negativo - ha dichiarato Gianni Barzaghi, membro di Giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza È per questa ragione che le piccole imprese artigiane del nostro territorio devono reagire collaborando fra loro, facendo rete per restare sul mercato e riuscire ad affrontare questo lungo periodo di recessione” “L’instabilità che caratterizza la difficile congiuntura economica che stiamo vivendo deve far leva sui fattori di competitività che contraddistinguono il nostro territorio . – ha dichiarato Walter Mariani membro di Giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza –– Se da un lato è dunque necessario puntare sull’internazionalizzazione e sull’export per far ripartire gli ordini, è tuttavia altrettanto importante mettere in moto un piano di interventi per far ripartire la domanda”. Produzione Il primo trimestre dell’anno aveva fatto registrare un leggero aumento della produzione, non confermato però dai dati del periodo aprile-giugno. Su base congiunturale, la produzione segna un -4,2%. La variazione su base annua della produzione dell’artigianato manifatturiero si conferma pertanto negativa (-4,8%). Il numero indice della produzione, espresso in rapporto al valore della produzione del 2005 (posto pari a 100) torna quindi a scendere nel trimestre in esame fino a quota 66,6. Scende leggermente rimanendo su livelli piuttosto bassi il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime il livello della produzione in percentuale al potenziale massimo degli impianti in funzione, che nel trimestre in esame si attesta al 59,0%. Fatturato - Nel trimestre in esame il fatturato del comparto artigiano subisce un calo meno accentuato rispetto a quello della produzione. La variazione tendenziale del fatturato a prezzi correnti è negativa in linea a quella della produzione, pari a -4,9%, mentre su base congiunturale la perdita registrata è del -0,8%. Il numero indice del fatturato (posto 100 il valore medio dell’anno 2005) si mantiene quindi anche nel trimestre in esame a quota 67,7, valore molto vicino a quello della produzione. La quota del fatturato estero sul fatturato totale anche nel trimestre elevato continua ad essere su valori relativamente elevati rispetto alla media degli ultimi anni, registrando il 9,5%. Ordini - Anche gli ordini acquisiti nel trimestre mettono in luce il persistere delle difficoltà dell’artigianato manifatturiero brianzolo. In termini congiunturali, ovvero rispetto al trimestre precedente (espresso come media mobile a 4 termini) si registra un -0,9%, mentre in termini tendenziali, ovvero rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente, il calo è del -3,8% (dato grezzo). Aumenta in ogni caso il periodo di produzione assicurato dagli ordini pervenuti pari a 36,9 giorni. Occupazione - L’andamento del mercato del lavoro non è dissimile da quello dello scorso trimestre, con una prevalenza delle uscite sulle entrate. Il saldo occupazionale del trimestre, pari a -0,6%, è il risultato della differenza tra un tasso di ingresso dell’1,1% e un tasso di uscita dell’1,8%. Aumenta sensibilmente il ricorso alla Cig, nel trimestre ha riguardato il 20,5% delle imprese artigiane manifatturiere (sei punti percentuali in più del trimestre scorso) e il 3,1% del monte ore (contro il 2,6% del primo trimestre dell’anno). Aspettative - Peggiorano le aspettative per il prossimo trimestre degli artigiani brianzoli riguardo ai livelli della produzione, mentre sono in leggero miglioramento quelle riguardo l’occupazione. La produzione è attesa in diminuzione per il 40,7% delle imprese, l’8,9% si aspetta invece un aumento. Per quanto riguarda l’occupazione, l’11,5% si aspetta una diminuzione, in calo dal 15,7% dello scorso trimestre.  
   
 

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