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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Settembre 2013 |
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VENETO: INDUSTRIA, SI ARRESTA LA CADUTA: PRODUZIONE -1,6% SUL 2012, +0,2% CONGIUNTURALE CRESCE IL FATTURATO ESTERO (+1,3%), PREVISIONI DEGLI IMPRENDITORI ANCORA INCERTE
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Venezia, 10 settembre 2013 – Nel secondo trimestre 2013,
sulla base dell’indagine Venetocongiuntura, la produzione industriale ha
evidenziato un rallentamento della caduta su base annua, attestatasi al -1,6%
(-2,9% nel trimestre precedente), mentre la variazione congiunturale
destagionalizzata è stata del +0,2%.
L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del
Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata effettuata
su un campione di 2.299 imprese con almeno 2 addetti.
«Come avevamo constatato nel trimestre precedente, la
sensazione è che le imprese industriali abbiano iniziato a sperimentare una
ripresa dell’attività economica. Il rallentamento della caduta della
produzione, assieme allo stabilizzarsi della variazione congiunturale
destagionalizzata (+0,2%), rappresenta il primo segnale positivo. Dopo sei
trimestri negativi di fila, si registra finalmente la prima variazione
congiunturale positiva – commenta Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere
del Veneto –. Che tuttavia non deve trarre in inganno, perché l’inversione di
tendenza, se si verificherà, non avverrà prima di fine anno. Purtroppo i dati
confermano le difficoltà delle piccole imprese che, meno strutturate,
continuano a perdere competitività. Esportazioni e ordini esteri si confermano
l’unico appiglio per l’economia regionale, ma solo le imprese che hanno
investito in innovazione possono realmente competere sui mercati
internazionali, visto che quello interno non offre più margini di crescita. Una
situazione di blocco interno aggravata da una serie di ostacoli tipicamente
italiani come la burocrazia e la pressione fiscale, che sono peggiorate negli
ultimi anni e rischiano di compromettere anche gli stimoli derivanti dal
mercato estero. Non è un caso che le previsioni degli imprenditori siano ancora
incerte, comprese le attese per gli ordini esteri che, dopo una serie di
previsioni favorevoli, evidenziano meno fiducia e qualche timore rispetto agli
ultimi mesi ».
Produzione
Sotto il profilo dimensionale l’andamento negativo
della produzione continua a interessare principalmente le microimprese (2-9
addetti) con un calo del -3,6%. A seguire le grandi (250 addetti e più) e medie
imprese (50-249 addetti) rispettivamente con una flessione del -1,7 e -1,3%. La
performance migliore si registra per le piccole imprese (10-49 addetti) con una
variazione del -1%. La dinamica
negativa riguarda soprattutto le imprese che hanno realizzato beni intermedi (-1,9%), seguite dalle imprese che
producono beni di consumo (-1,7%) e d’investimento (-0,5%). Per quanto riguarda
i settori le diminuzioni più marcate sono state rilevate per i comparti del
legno e mobile (-7,2%), marmo, vetro e ceramica (-4,2%). Stabile l’alimentare,
bevande e tabacco (+0,3%).
Fatturato
Calo contenuto del fatturato su base annua (-1%), ma
sostanziale aumento rispetto allo scorso trimestre (+3,6%). La peggior
performance è ascrivibile alle micro (-3,6%) e grandi imprese (-2,8%), seguono
le medie (-0,5%) e piccole (-0,1%). Sotto il profilo settoriale spicca la
variazione negativa del legno e mobile (-4,4%), marmo, vetro e ceramica
(-2,8%). L’unico andamento positivo si registra nel comparto alimentare,
bevande e tabacco (+0,9%). La variazione negativa è dettata dalla continua
caduta del fatturato interno (-1,7%), ascrivibile in primis ai settori del
legno e mobile (-6,6%) e marmo, vetro e ceramica (-5,9%). La variazione
positiva del fatturato estero (+1,3%) dipende dalle medie e piccole imprese
(+1,9% e +1,8%), mentre il segno è negativo per le imprese di grandi dimensioni
(-2,2%). Quasi tutti i settori evidenziano segno più. Spiccano le variazioni
dei comparti della carta stampa ed editoria (+5,8%), del marmo, vetro e
ceramica (+4,7%), e dell’alimentare, bevande e tabacco (+4,3%). Negative le variazioni
per mezzi di trasporto (-2%), metalli e prodotti in metallo (-1,2%), gomma e
plastica (-1,1%).
Ordinativi
Gli ordinativi hanno segnato un calo del -0,8% su base
annua (-2,5% le microimprese). La performance peggiore nel comparto del legno e
mobile (-6,1%), del tessile, abbigliamento e calzature (-2,5%). Positiva la
tendenza degli ordinativi dal mercato estero (+2,4%), determinata dalle piccole
imprese (+2,8%). Variazioni positive in tutti i settori ad esclusione del
tessile, abbigliamento e calzature (-2,2%) e dei metalli e prodotti in metallo
(-0,6%). Continua la tendenza negativa per gli ordinativi dal mercato interno
(-2,1%) imputabile in primis alle grandi imprese (-3,3%). I settori più colpiti sono legno e
mobile (-8,2%) e marmo, vetro e ceramica (-5,4%).
Occupazione
L’occupazione è segnata da una flessione del -1,2% su
base annua (-1% trimestre precedente), che interessa principalmente le micro
imprese (-6,3%). Controcorrente le grandi imprese che hanno registrato un
+1,4%. Sotto il profilo settoriale i cali più marcati si sono rilevati nella
carta, stampa ed editoria (-3%), legno e mobile (-2,9%) e tessile,
abbigliamento e calzature (-2,3%).
Previsioni
Peggiorano le previsioni degli imprenditori per i
prossimi tre mesi con un saldo pari a -24,4 punti percentuali (-17,5 p.P. Nel
trimestre precedente) per la produzione. Sfiducia che aumenta anche per il
fatturato (-22 p.P. Contro il -15,5 p.P. Del trimestre precedente), mentre
migliora l’occupazione (-10,5 p.P. Contro il -12,5 p.P. Del trimestre
precedente). In peggioramento anche le attese per gli ordini esteri con un
saldo pari a -0,1 p.P. Contro il +4,9 p.P. Precedente. Il saldo peggiore è
ancora una volta per gli ordini interni con -30,1 p.P. Contro il -24,7 p.P.
Precedente.
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