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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Settembre 2013
 
   
  BOLZANO, IL MINISTRO GIOVANNINI SUL PIANO LAVORO: "VISIONE COMUNE TRA BOLZANO E ROMA"

 
   
  Bolzano, 11 settembre 2013 - Stesso spirito di fondo, stessi obiettivi. Il Ministro del lavoro Enrico Giovannini ha partecipato il 10 settembre a Bolzano ad un convegno sul piano provinciale del lavoro, spiegando che "misure e priorità elaborate a livello locale sono le stesse previste a livello nazionale". Durante il convegno sono intervenuti anche gli assessori provinciali Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter Mur. "Tra il piano pluriennale per il lavoro della Provincia di Bolzano - ha spiegato Giovannini - e il pacchetto lavoro elaborato di recente dal Governo nazionale, vi è una sorprendente impostazione comune. Anche in Alto Adige si è capito che non basta rincorrere le urgenze, ma serve una strategia globale e duratura nel tempo per migliorare le condizioni del mercato del lavoro e per sostenere il sistema della formazione duale". Il Ministro Enrico Giovannini ha elencato i punti in comune fra visione locale e nazionale: dai tirocini alla formazione, dal cuneo fiscale ai servizi alla prima infanzia, dagli incentivi per l´assunzione di lavoratori over 55 al patto generazionale. "Su quest´ultimo punto - ha aggiunto il Ministro - Bolzano si muove nella direzione giusta. La staffetta fra generazioni nel pubblico impiego è un tema che mi sta a cuore perchè consente di risparmiare risorse. Le priorità del vostro piano per il lavoro sono le stesse del Governo, e all´interno di queste misure si possono trovare anche degli spunti interessanti da cui prendere spunto". Il convegno è stato aperto dall´intervento dell´assessore Roberto Bizzo, il quale ha illustrato la situazione dell´occupazione in Provincia di Bolzano e i punti salienti del piano pluriennale del lavoro. Con un tasso di disoccupazione del 4,7%, l´Alto Adige si pone allo stesso livello dell´Austria e ben al di sotto del Trentino (6,4%) e del resto d´Italia (11,6%). "Anche durante la crisi - ha spiegato Bizzo - l´occupazione è cresciuta dello 0,5% ogni anno, raggiungendo quota 193.615 persone". I problemi da affrontare, però, non mancano: "L´edilizia sta pagando duramente gli effetti della recessione - ha proseguito l´assessore - e c´è da segnalare la crescita della disoccupazione femminile, arrivata al 5,9% contro il 3,7% degli uomini: questo dato è legato al fatto che il momento di difficoltà spinge molte persone che prima, per scelta, non erano occupate, a cercare un lavoro". Tra i punti di criticità, Bizzo ha citato "il mismatch tra domanda e offerta di lavoro in tema di formazione ed età", e le lingue. "I giovani che non trovano un´occupazione - ha spiegato - sono soprattutto quelli che non conoscono almeno due lingue". Per affrontare per tempo la situazione, la Provincia di Bolzano punta innanzitutto su un maggiore sostegno all´economia tramite investimenti in ricerca e sviluppo, formazione, rapporto scuola-lavoro e snellimento della burocrazia. "Abbiamo poi approvato il piano pluriennale per il lavoro - ha concluso Bizzo - con l´obiettivo di raggiungere entro il 2020 un tasso di occupazione dell´80% (adesso è al 77,7%) con la creazione di 21mila nuovi posti di lavoro. Il piano prevede 44 misure concrete che puntano a favorire giovani, donne, over 55 e categorie svantaggiate". L´assessore Sabina Kasslatter Mur, invece, si è concentrata sul modello altoatesino della formazione duale: "ll 40% dei ragazzi - ha spiegato - dopo la terza media sceglie la strada della formazione professionale e dell´apprendistato. Il nostro modello si è dimostrato vincente perchè ha saputo offrire prospettive occupazionali ai giovani, ma c´è bisogno di snellire le procedure burocratiche per i contratti di apprendistato: molte aziende, infatti, vengono frenate dai troppi paletti". La Kasslatter Mur, inoltre, ha chiesto al Governo nazionale di ampliare i margini di manovra a disposizione degli enti locali per poter ampliare l´offerta formativa sulla base delle reali richieste del mondo del lavoro.  
   
 

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