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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Settembre 2013
 
   
  LA BUSTA PAGA UNICA EUROPEA, UNO STRUMENTO PER SEMPLIFICARE E FAVORIRE L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DI IMPRESE E LAVORATORI

 
   
  Venezia, 11 settembre 2013 - Risparmio di tempo e di costi nell´amministrazione del personale, e una maggior trasparenza: sono queste le conseguenze immediate se i paesi Ue facessero adottare alle imprese con sede nell´Unione una busta paga unica. Una soluzione tecnica semplice e a costo zero la cui intuizione, che parte dalla nostra regione, si deve a professionisti e tecnici del settore: l´Ancl Veneto, il sindacato dei consulenti del lavoro, e l´Aniv regionale, l´associazione degli ispettori di vigilanza, con l´apporto fondamentale di Eurosportello Veneto, il dipartimento Politiche Comunitarie di Unioncamere del Veneto. Un´intuizione che, attraverso il tavolo tecnico aperto fra i tre enti e il coinvolgimento di Centro Paghe srl, azienda di software e servizi informatici, si è tradotta in una bozza di cedolino unico che sarà presentata ufficialmente nel convegno internazionale in programma il 27 settembre a Mirano cui parteciperanno funzionari europei ed europarlamentari. Sul piano pratico la busta paga unica europea è un modello di cedolino dove tutti i dati relativi all´impresa, al lavoratore, alla contribuzione, alla previdenza etc. Sono stati armonizzati in uno schema ragionato e comprensibile. In modo che, anche senza la presenza di una traduzione, il "professionista lavorista", ma anche l´imprenditore o il lavoratore stesso, che deve esaminare le buste paga in vista della dichiarazione dei redditi, dei calcoli ai fini pensionistici o di altre necessità sappia esattamente dove e cosa guardare. La bozza preparata da Centro Paghe, su indicazione del tavolo tecnico Ancl-aniv-eurosportello, evidenzia che la burocrazia non è un dramma solo italiano: è composta infatti di ben 600 voci, fra comuni e discrezionali in base alla legislazione del singolo paese, segno che nella Ue in generale c´è bisogno di semplificazione. Per i professionisti del settore arrivare a un "sistema comune europeo", tradotto nella busta paga unica, è urgente: l´internazionalizzazione delle imprese e la migrazione dei lavoratori da un paese all´altro, anche per brevi periodi, sono una realtà in costante crescita, soprattutto nella Ue che promuove la libera circolazione dei lavoratori nei paesi comunitari (cfr. Dati). Questo significa dover incrociare a fini reddituali, contributivi, previdenziali e fiscali i dati dei diversi impieghi, con imposizioni e importi diversi a seconda del paese e degli istituti relativi. Un confronto che anche il lavoratore deve poter fare, per esempio, nella valutazione di un nuovo impiego all´estero o nell´eventuale rimborso di tasse al rientro nel paese d´origine, per non parlare dei calcoli ai fini pensionistici. Per questo si è reso necessario aprire una discussione, in modo che l´intuizione partita dal Veneto arrivi subito alle sedi istituzionali opportune. Il 27 settembre a Mirano, al Cinema Teatro, si terrà il seminario di studi internazionale La busta paga europea, una soluzione per: integrare, competere lealmente, semplificare. Nella giornata si studierà la realtà della libera circolazione dei lavoratori in ambito Ue, i quadri normativi comunitari, il percorso per l´adozione di questo nuovo strumento e i suoi effetti, le sperimentazioni che si possono mettere in atto. Il seminario vedrà la partecipazione di autorevoli tecnici (cfr. Programma), ed è dedicato a tutti i professionisti che si occupano di lavoro: consulenti del lavoro, ispettori, commercialisti, avvocati lavoristi etc., ma anche ai rappresentanti del mondo imprenditoriale. Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto - «Il nostro obiettivo non è solo quello di spiegare i vantaggi per l´Italia e il Veneto della libera circolazione dei lavoratori all´interno dell´Ue, ma anche quello di formulare proposte concrete in collaborazione con la Commissione Europea per semplificare la vita a lavoratori ed imprese» Alessandro Bonzio, presidente Ancl Veneto: «La gestione imprenditoriale è sempre più complessa e appesantita da interventi legislativi scoordinati e dettati da esigenze contingenti. Lo strumento della busta paga unica europea è in grado di mettere tutti i lavoratori, almeno nella Ue, in grado di valutare le condizioni di lavoro cui vanno incontro e, nel contempo, i datori di lavoro di sapere i costi ed i vincoli di una collaborazione. Ci auguriamo che dal seminario del 27 settembre parte una discussione anche a livello politico e legislativo che faccia proprio il lavoro fatto da questo tavolo tecnico». Luciano Esposito, responsabile regionale Aniv - «È un´intuizione che parte da qui, dal Veneto, un territorio caratterizzato da una quota significativa di internazionalizzazione. Uno strumento così concepito è in grado di avviare nella Unione Europea una macroscopica operazione di semplificazione amministrativa, trasparenza e riduzione dei costi, dato che renderebbe inutili ai fini fiscali tutti gli altri documenti riepilogativi attualmente previsti, come il Cud. E potrebbe diventare, ai fini previdenziali, l´unico documento di garanzia per il computo dei diritti pensionistici».  
   
 

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