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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Settembre 2013 |
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IL PARLAMENTO EUROPEO SOSTIENE LA TRANSIZIONE VERSO BIOCARBURANTI PIÙ MODERNI
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Strasburgo, 12
settembre 2013 - Il Parlamento ha
adottato mercoledì nuove regole per stabilire un tetto all´utilizzo di
biocarburanti tradizionali e un passaggio rapido a nuovi biocarburanti ricavati
da fonti alternative, quali alghe e rifiuti. Queste misure mirano a ridurre le
emissioni di gas a effetto serra dovute al crescente utilizzo dei terreni
agricoli per la produzione di colture di biocarburanti.
"E ´stato un dibattito molto difficile, perché
gli interessi economici hanno pesato molto. Il testo è molto tecnico, ma
comporta importanti implicazioni economiche ed etiche", ha dichiarato la
relatrice Corinne Lepage (Alde, Fr), dopo che il progetto di legge è stato
approvato con 356 voti in favorevoli, 327 contrari e 14 astenuti.
Cambiamento indiretto della destinazione dei terreni -
Le emissioni di gas serra che derivano dal crescente
utilizzo di terreni agricoli per la produzione di biocarburanti sono oggetto di
studi sul "cambiamento indiretto della destinazione dei terreni"
(Iluc). Dati scientifici hanno dimostrato che l´aumento delle emissioni può
cancellare alcuni dei benefici dei biocarburanti, quando è considerato l´intero
ciclo di vita del prodotto, dalla produzione al consumo.
Il testo, se approvato in via definitiva,
obbligherebbe gli Stati membri a garantire che,entro il 2020 il settore dei
trasporti dovrà utilizzare energia derivante per il 10% da fonti rinnovabili.
Per i deputati, i biocarburanti di prima generazione
(da colture alimentari) non devono superare il 6% del consumo finale di energia
nel settore dei trasporti entro il 2020, in contrasto con l´attuale obiettivo
del 10% della legislazione vigente.
Una spinta per i biocarburanti avanzati -
I biocarburanti avanzati, provenienti da alghe o
alcuni tipi di rifiuti, dovrebbero rappresentare almeno il 2,5% del consumo di
energia nel settore dei trasporti entro il 2020.
Prossime tappe
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Per due voti di scarto, la relatrice non ha ottenuto
un mandato per negoziare un accordo in prima lettura col Consiglio. Il
Parlamento ha invece adottato la sua posizione con 552 voti a favore, 126
contrari e 21 astensioni. Spetta ora agli Stati membri ad adottare una posizione
comune. Se questa sarà diversa dalla posizione del Parlamento, si andrà in
seconda lettura.
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