|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Settembre 2013 |
|
|
|
|
|
COMMERCIO AL DETTAGLIO: SI ATTENUA LA CADUTA -2,5% ORDINATIVI IN CALO (-4,4%), SALE L’OCCUPAZIONE (+0,5%). INCERTEZZA FRA GLI IMPRENDITORI
|
|
|
|
|
|
Venezia,
16 settembre 2013 – Nel secondo trimestre 2013, sulla
base dell’indagine Venetocongiuntura condotta su un campione
di 1.085 imprese con almeno 3 addetti, le
vendite al dettaglio hanno registrato un’attenuazione della caduta pari a -2,5%
(-6,8% nel trimestre precedente)
rispetto allo stesso periodo del 2012.
La contrazione dei
consumi ha coinvolto i comparti del commercio al dettaglio non alimentare e
alimentare, con un calo rispettivamente del -5,1% e -4,5%. Stabile invece la
dinamica dei supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+0,2%). Sotto il
profilo dimensionale, andamento negativo più marcato per gli esercizi di piccola
dimensione (-5,6%).
Continua
l’aumento dei prezzi di vendita (+0,3%) con
variazioni più marcate per le medie e grandi aree commerciali (+0,5%), mentre
per le piccole dimensioni si registra una stabilità (-0,1%). L’aumento più
significativo è stato rilevato nel commercio al dettaglio alimentare (+1%),
seguito da supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+0,7%). Al contrario
prezzi stabili per il commercio al dettaglio non alimentare (-0,2%). Gli ordinativi hanno segnato una flessione del -4,4%
(-8,6% nel trimestre precedente) su base annua. Dinamica negativa per
tutti i settori, ma la performance peggiore è stata rilevata nel commercio al
dettaglio non alimentare (-6,1%), seguito da quello alimentare (-3,8%) sebbene
migliore rispetto al trimestre precedente (-8,4%). Sotto il profilo
dimensionale, i più colpiti risultano i punti vendita di piccole dimensioni
(-6,5%). In controtendenza la dinamica
dell’occupazione, che fa segnare un leggero aumento del +0,5% su base annua,
ascrivibile all’andamento registrato per supermercati, ipermercati e
grandi magazzini (+1,8%). Il commercio al dettaglio non alimentare e alimentare
hanno segnato invece cali del -3,8% e -1,8%. La variazione positiva delle medie
e grandi superfici (+1,2%), non ha compensato la contrazione delle piccole aree
commerciali (-3%).
Previsioni
Resta negativo il
clima di fiducia degli imprenditori. Il saldo
tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione degli ordinativi è -36,9 punti
percentuali (contro il -41,2 p.P. Del trimestre precedente). Più
sfavorevoli le previsioni delle vendite che registrano un -37,3 p.P. Contro il
-34,5 p.P. Del trimestre precedente. Stabili
le aspettative sull’occupazione che segnano un -8,9 p.P. Contro il
-9,2 p.P. Del trimestre precedente. Attesi ad un ribasso i prezzi di vendita
(–5,9 p.P. Contro il -5,3 p.P. Del trimestre precedente).
Alessandro
Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto:
«Il secondo trimestre
dell’anno conferma la difficoltà nel ripartire dei consumi, anche se
l’attenuarsi della flessione delle vendite al dettaglio (-2,5%) lascia presagire
una lieve inversione di tendenza. Un segnale che però va interpretato. Non si
vede ancora alcuna ripresa, ma forse il crollo si è fermato. Tuttavia, la
perdita del potere d’acquisto delle famiglie, sulle quali è ricaduto il peso
della crisi, rischia di farsi sentire ancor più pesantemente con l’aumento
dell’aliquota Iva dal 21 al 22%. In questo contesto continua inoltre a
preoccupare il tessuto economico della nostra regione. Tra gennaio e luglio 2013
le chiusure di esercizi commerciali hanno infatti interessato oltre 2.500 negozi
in Veneto, circa 12 al giorno, con un saldo tra nuove aperture e chiusure
negativo per quasi 1.400 unità. Timidi segnali di fiducia sembrano arrivare
dall´occupazione che, anche questo trimestre, registra una lieve crescita
(+0,5%) che lascia ben sperare per i prossimi mesi». |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|