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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Settembre 2013
 
   
  UMBRIA: A VILLA COLOMBELLA INCONTRO “POSITIVO” SULLA QUALITÀ AMBIENTALE CORPI IDRICI

 
   
  Perugia, 16 settembre 2013 - Il forte apprezzamento da parte della Commissione europea per il livello di qualità che hanno raggiunto i corsi d´acqua nella regione Umbria, rappresenta un presupposto positivo affinché l´Umbria, entro il 2015, possa rispettare in pieno gli obiettivi stabiliti dalla direttiva europea "2000/60", relativa alla tutela delle acque: è decisamente positivo il bilancio relativo all´incontro che si è svolto ieri, su iniziativa della Regione Umbria, al World Water Assessment Programme (Wwap) dell´Unesco di Villa "La Colombella" (Perugia), tra i rappresentanti del Ministero dell´Ambiente e della Commissione europea, le Regioni italiane e le Autorità di Distretto, per fare il punto sullo stato di qualità delle acque in Italia a due anni dalla verifica temporale degli obiettivi di qualità ambientale, prevista dalla Direttiva quadro sulle acque "2000/60". A riferirlo è l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, precisando che "nel corso dell´iniziativa è stato evidenziato come i fiumi e le acque sotterranee presenti sul territorio regionale abbiano già raggiunto tutti il 100 per cento del livello di qualità buono dal punto di vista di presenze di sostanze chimiche e il 33 per cento lo stato "buono" dal punto di vista ecologico. In particolare - ha detto - relativamente allo stato di attuazione della Direttiva europea per le acque sotterranee umbre, è emerso che il 74 per cento è già conforme alla direttiva, mentre il 26 per cento è scarso. Ad ogni modo, è stato precisato, sono già stati messi in campo interventi per ridurre situazioni di criticità derivanti da inquinanti". L´assessore Rometti, ricordando che analogo apprezzamento da parte della Commissione europea per il lavoro svolto è stato ricevuto anche dalle altre Regioni intervenute e dalle Autorità di Distretto, ha riferito che l´incontro è stato decisamente positivo "visto che è servito ad aggiornare i dati a disposizione della Commissione europea sulla situazione dei corpi idrici presenti sul territorio nazionale, nonché per ottimizzare il lavoro delle Regioni che hanno così analizzato l´attuale stato di attuazione della Direttiva in Italia e discusso delle problematiche riscontrate nelle attività di loro competenza". "La Direttiva infatti, - continua - impegna i diversi livelli di governo del territorio. In questo contesto, alle Regioni, attraverso i Piani di Tutela delle acque, spetta di adottare misure idonee per la tutela ed il risanamento dei corpi idrici superficiali e sotterranei presenti nel proprio territorio, mentre alle Autorità di Distretto idrografico, attraverso i Piani di Gestione, compete di coordinare le azioni a carattere regionale e di integrare le misure dei Piani di tutela con misure supplementari". Relativamente alla Regione Umbria l´assessore ha evidenziato che "sin dal 2009 l´Ente si è dotato di un Piano di tutela delle acque per poi attivare una rete di sorveglianza e monitoraggio con la conseguente classificazione dei corpi idrici regionali". Ma c´è ancora da fare: "per tale ragione è importante un approccio integrato tra le Regioni per essere sicuri di raggiungere gli obiettivi entro il 2015, visto che il mancato raggiungimento di questi, può avere gravi ripercussioni sulle politiche comunitarie per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020 che, della tutela delle acque e dell´ambiente in generale, ha fatto un punto fermo che condiziona la programmazione delle risorse anche in favore dell´agricoltura".  
   
 

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