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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Settembre 2013
 
   
  FORESTE IN LOMBARDIA: NUOVO APPROCCIO, ORA DIANO REDDITO

 
   
  Milano, 23 settembre 2013 - Più attenzione, e risorse, per l´agricoltura di montagna, forma autentica di presidio e tutela ambientale del territorio; attività forestali in grado di generare reddito e marginalità, anche attraverso l´attività degli enti consortili; superamento del rapporto con le Province in tema di erogazione dei contributi. Poggia su questi presupposti il confronto con i Consorzi forestali regionali, avviato dall´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, che ha incontrato, i rappresentanti degli Enti, guidati dal presidente regionale Carmelo Puntel. Gli Enti In Cifre - Sono 25 i Consorzi, che gestiscono circa 110.000 ettari di territorio, pari al 20 per cento della superficie forestale lombarda, la maggior parte in zone montane, per natura difficili e con molte aree a rischio di dissesto idrogeologico. Complessivamente impiegano oltre 200 persone, fra tecnici, personale amministrativo e operai (in particolare, questi ultimi costituiscono la maggior parte del personale), impegnati in varie attività di manutenzione del territorio: attività selvicolturali, assistenza tecnica agli Enti, gestione degli alpeggi. Oltre Le Province, Rapporto Diretto Con Regione - "Il filtro delle Province sia diventando difficile da sostenere - ha detto Fava -. Il tavolo istituzionale con questi Enti è anacronistico. Occorre trovare forme che possano includere direttamente il sistema dei Consorzi rispetto alla programmazione della Regione. Credo si possa ipotizzare che il 35, 40 per cento delle risorse del prossimo Psr (Piano di sviluppo rurale) saranno destinate alla montagna, anche stavolta come in passato. Gran parte delle questioni che riguardano la forestazione afferiscono al sistema della montagna e del territorio: credo ci siano spazi per ragionare su modalità nuove, come la negoziazione diretta; ma resto in attesa di vedere che fine fanno le Province". Misura Specifica Per Montagna E Foreste - "Occorre riformare l´approccio - ha aggiunto l´assessore -: le risorse per il comparto ci saranno, con la previsione di un aumento di fondi per la montagna, in aumento rispetto al passato". "Il nostro impegno sarà, a quel punto, di aumentarle - ha precisato Fava - e inserirle in una Misura specifica per la montagna, e quindi, a favore del tema della forestazione". L´impegno forte sarà anche quello di preservare le attività agricole, oltre a quelle forestali. "Occorre un cambio di orizzonte - ha concluso Fava - è ora di iniziare a pensare che quelle aree naturali possano essere sfruttate economicamente, con tutte le modalità opportune. Credo si dovrà andare verso forme di gestione delle aree, sul medio e lungo periodo, con presenza di spazi naturali insieme ad altri sfruttabili dal punto di vista economico".  
   
 

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