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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Settembre 2013
 
   
  PIEMONTE: CONGIUNTURA COMMERCIO E RISTORAZIONE II TRIMESTRE 2013 - IL FATTURATO DELLE IMPRESE PIEMONTESI AUMENTA DELL’1,3% - BUONI RISULTATI PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA, MA SI RIDUCE IL VOLUME D’AFFARI DEGLI ESERCIZI DI VICINATO (-0,2%)

 
   
  Unioncamere Piemonte ha diffuso i risultati dell’’indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al Ii trimestre 2013. Dopo i saluti del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello, la responsabile dell’Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte Sarah Bovini ha analizzato i dati dell’andamento del settore commercio e ristorazione del periodo aprile-giugno 2013. Ha chiuso i lavori il Segretario Generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino. I principali indicatori segnalano una lieve attenuazione della fase negativa congiunturale. Nel Ii trimestre 2013, infatti, il fatturato (a valori correnti, iva esclusa) delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione ha registrato una variazione del +1,3% rispetto allo stesso trimestre del 2012. Questo incremento risulta, però, di lieve entità se valutato al netto della componente inflativa: nel periodo aprile-giugno 2013, infatti, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) del Piemonte ha registrato un aumento dell’1,0% in confronto al corrispondente periodo del 2012. Questi i principali risultati che emergono dall’indagine congiunturale sui settori del commercio e della ristorazione relativa al Ii trimestre 2013, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto 2013 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2013 e ha coinvolto 1.041 imprese piemontesi dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo pari a 3,73 miliardi di euro. ”Le imprese del commercio e della ristorazione piemontesi segnalano ancora delle criticità, nonostante la lieve attenuazione della fase negativa congiunturale: a fronte di una migliore performance delle medie e grandi strutture di vendita e di una dinamica positiva registrata dalla ristorazione, infatti, gli esercizi di vicinato appaiono in sofferenza. Questo, insieme al quadro previsionale ancora pessimistico delineato dai nostri imprenditori, costituisce un campanello d’allarme. Si rivela sempre più necessario e urgente adottare misure di sostegno non soltanto alla domanda interna, ma anche alle tante strutture commerciali di piccola dimensione del nostro territorio, affinché l’intervento congiunto delle istituzioni, delle associazioni di categoria e degli attori sociali ed economici coinvolti contribuisca a fornire segnali di fiducia, necessaria per rilanciare i consumi delle famiglie” ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte. Scendendo nel dettaglio delle categorie merceologiche, si osserva come l’aumento del volume d’affari generato non abbia riguardato tutti i comparti. Gli esercizi commerciali della Grande distribuzione organizzata - medie e grandi strutture di vendita - hanno realizzato un incremento del fatturato del 2,1% rispetto al Ii trimestre 2012, mentre quelli della ristorazione hanno registrato un aumento tendenziale dello 0,9%. Il volume d’affari complessivamente generato dalle imprese appartenenti al dettaglio tradizionale - esercizi di vicinato - si è ridotto dello 0,2% rispetto al periodo aprile-giugno 2012. Tra gli esercizi di vicinato, si rileva la flessione del fatturato scontata dai settori dell’abbigliamento e della cultura e tempo libero (-1,8% per entrambi); risultati migliori si registrano per gli esercizi di vicinato che operano nella vendita di prodotti alimentari (+2,3%), in quella dei prodotti per la casa e Ict (+1,3%) e degli altri prodotti (+1,2%). L’aumento del fatturato a valori correnti ha interessato tutte le realtà provinciali, ad eccezione di Biella, che ha registrato una flessione tendenziale dell’1,1%. La provincia di Alessandria si caratterizza per una situazione di stazionarietà, mentre Vercelli e Novara hanno realizzato aumenti tendenziali del volume d’affari pari al +0,6%. Asti e Cuneo hanno rilevato una crescita del fatturato pari a +0,7% e +1,0%, seguiti gli incrementi riscontrati nelle province del Verbano Cusio Ossola (+1,4%) e di Torino (+2,1%). Nonostante l’aumento del fatturato, è tutt’altro che positivo il giudizio fornito dagli imprenditori intervistati in merito all’andamento degli ordini ai fornitori: il 61% degli intervistati ne ha dichiarato, infatti, una contrazione nel trimestre in esame (rispetto allo stesso periodo del 2012), e solo il 7% un aumento, generando un saldo di opinione negativo per ben 54 punti percentuale. Le previsioni degli imprenditori piemontesi per il periodo luglio-settembre 2013 registrano segnali negativi per tutte le principali voci; in particolare, ancora per gli ordini ai fornitori (con un saldo di opinione negativo per 35 punti), il fatturato (con un saldo di opinione di -33 punti) e l’occupazione (per la quale si registra un saldo negativo per 16 punti). Info: Unioncamere Piemonte - Via Cavour 17, 10123, Torino - tel. +39 011 5669270-2 - Fax +39 011 5119144 - www.Pie.camcom.it  
   
 

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