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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Settembre 2013
 
   
  VACCINAZIONI: BASILICATA ALL’AVANGUARDIA CON TECNOLOGIA GOOGLE AL VIA UN PROGETTO SPERIMENTALE, UNICO IN ITALIA, PER LA PROGRAMMAZIONE, IL MONITORAGGIO DELLE VACCINAZIONI ANTINFLUENZALE E ANTI PNEUMOCOCCICA.

 
   
  Potenza, 24 settembre 2013 - La Regione Basilicata, per prima in Italia, ha annunciato il 20 settembre l’avvio di un progetto sperimentale a supporto della programmazione e del monitoraggio delle vaccinazioni antinfluenzale e anti pneumococcica della popolazione regionale. Il programma, sviluppato con la tecnologia Google App Engine, è suddiviso in diverse fasi, e prevede che il cittadino con un semplice click dal pc o da un’applicazione mobile, acceda alla sua scheda di vaccinazione e a quella del suo nucleo familiare per controllare le informazioni cliniche che lo riguardano. Una rivoluzione nella sanità lucana, presentata a Potenza dall’assessore alla Salute Attilio Martorano, che integra gli strumenti avanzati di comunicazione on line messi a disposizione degli utenti, come il sistema di prenotazione e di refertazione via web. La Basilicata si conferma, così, una Regione attenta ai bisogni sanitari dei cittadini, all’innovazione, al rispetto delle politiche di bilancio e di controllo dei costi. Il progetto sarà svolto da Injenia, partner certificato di Google, che applica le tecnologie di Google ai progetti con la Pubblica Amministrazione. Nel caso della Basilicata, l’applicazione della piattaforma informatica si colloca nell’ambito della campagna vaccinale rivolta agli anziani e alle categorie a rischio, secondo le indicazioni del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2012-2014, che prevede la completa informatizzazione delle anagrafi vaccinali, potenziando così il monitoraggio delle coperture vaccinali negli adolescenti, negli adulti, negli anziani e nelle categorie a rischio. È risaputo che una campagna basata su una attenta programmazione e un’informazione capillare, specie se a costo zero e con l’uso di tecnologie informatizzate come nel caso del progetto con Google, consente di raggiungere importanti risultati nella tutela della salute dei cittadini che, partecipando alle campagne vaccinali, si mettono al riparo dai rischi legati alle possibili complicanze dell’influenza a danno dei soggetti più deboli. Pertanto, è di estrema importanza l’immunizzazione delle categorie a rischio e della popolazione anziana, in particolare degli ultra 65enni, per la prevenzione primaria delle patologie causate da questo microorganismo, in primis la polmonite, la cui morbosità e mortalità risultano ancora elevate. La Regione, grazie a App Engine di Google, potrà aggiornare periodicamente e uniformare i dati presenti nel “database” esistente (i cui dati sono e continuano a risiedere nei server di Regione e Asl), al fine di renderli confrontabili. Questo consentirà di effettuare analisi mirate a supporto della programmazione e del monitoraggio e, allo stesso tempo, fornirà al cittadino una visione della propria situazione vaccinale, accessibile via web o attraverso applicazioni mobili. Raccolta dati - La prima fase del progetto consiste nella creazione dell’anagrafica dei cittadini, comprensiva di dati anagrafici, dati sul nucleo famigliare, codifica delle patologie per l’individuazione delle categorie a rischio. L’anagrafica sarà realizzata sulla base dei dati presenti negli archivi regionali, con la possibilità di integrare le informazioni presenti con i dati forniti da altre fonti, come le forze dell’ordine, vigili del fuoco, scuole. Il progetto prevede anche la creazione dell’anagrafica “patologie e categorie di rischio”, per consentire l’identificazione dei target di vaccinazione, e monitorare una corretta copertura Il consuntivo delle vaccinazioni - La seconda fase del progetto riguarda la creazione del database per raccogliere le informazioni relative alle vaccinazioni effettuate dai cittadini. Si attingerà ai dati delle vaccinazioni regionali raccolti dalle Asl e inseriti a sistema tramite una procedura automatica di import. Si prevede di creare una procedura che consenta di uniformare i dati ad un unico tracciato. Poiché i dati gestiti subiscono modifiche nel tempo a causa dei cambiamenti del target di vaccinazione e degli indici di riferimento, il progetto prevede di storicizzare i dati e gestirli su base storica di periodo di validità, con la possibilità di aggiornare la base dati al momento corrente e conservare i dati di riferimento passati. L’accesso dei cittadini - Il progetto sarà a regime con la creazione di un repository utenti per i cittadini, con accesso tramite user password a rilascio automatico o a seguito di procedura di certificazione dell’identità (gestita dalla Regione Basilicata). Il sistema consente la gestione del nucleo famigliare, quindi l’accesso alla scheda minori da parte dei genitori. L’obiettivo finale è quello di realizzare una scheda vaccinazione dedicata al cittadino, in cui sono aggregati e riportati i dati delle vaccinazioni realizzate (anti influenza e anti pneumococcico). A chi si rivolge la vaccinazione antinfluenzale - La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata alle seguenti categorie: alle persone di età uguale o maggiore di 65 anni, ai bambini di età superiore a 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, bambini adolescenti in trattamento con acido acetilsalicilico, donne al secondo e al terzo trimestre di gravidanza, individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungo degenti, medici e personale sanitario di assistenza, familiari e contatti di soggetti ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, personale che è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. A chi si rivolge la vaccinazione anti pneumococcica - Già dallo scorso anno, la Basilicata offre ai cittadini la vaccinazione anti pneumococcica con il vaccino coniugato 13-valente, efficace e duraturo nel tempo nel prevenire la polmonite, la complicanza più temibile della sindrome influenzale. La vaccinazione anti pneumococcica è raccomandata ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni, e a quelli di età compresa tra 50-64 con cardiopatie croniche, malattie polmonari croniche, cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive da alcolismo, diabete mellito. Nei soggetti di età compresa tra i 5-50 anni la vaccinazione è raccomandata a coloro che sono risultati positivi all’Hiv, ai portatori di impianti cocleari, a coloro che soffrono di insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica. Rientrano tra i soggetti a rischio anche coloro i quali soffrono di immunosoppressione iatrogena clinicamente significativa, trapiantati d’organo o di midollo, soggetti con neoplasie diffuse, leucemie, linfomi, mieloma multiplo, asplenia anatomico-funzionale, immunodeficienze congenite o acquisite, anemia falciforme, talassemia, fistole liquorali. I numeri della copertura vaccinale antinfluenzale - La Basilicata è tra le regioni con più alta copertura vaccinale vs le suddette categorie, in particolare la categoria degli anziani (> 65 anni). Lo scorso anno in Basilicata sono stati vaccinati per l’antinfluenzale n. 74.691 soggetti con età > 65 anni, su un totale di popolazione di n. 118.054 soggetti. Nel 2008-2009 la Basilicata risultò la terza regione in Italia. L’insuccesso della vaccinazione antipandemica (anno 2009) ha successivamente contribuito, purtroppo, ad un calo vaccinale in tutt’Italia. Si può comunque affermare che un’alta percentuale di soggetti target viene vaccinata, anche in virtù del fatto che molti dei soggetti non vaccinati, sempre con età > 65 anni, risultano soggetti sani, non affetti da patologie varie. I soggetti a rischio < 64 anni vaccinati sono stati n. 40.006 (diabetici, broncopneumopatici, malati cardiovascolari ecc..). I numeri della copertura vaccinale anti pneumococcica - La Basilicata può vantare una elevata copertura con questo vaccino, tra le più alte in Italia. Si calcola che a partire dal 2001, avvio della campagna vaccinale in Basilicata quale prima regione, ad oggi è stata vaccinata più dell’80 per cento della popolazione maggiore o uguale a 65 anni.  
   
 

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