Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Settembre 2013
 
   
  ROSSI AL MASTER DI PISA: "PIÙ PARTECIPAZIONE PER DECIDERE MEGLIO E PIÙ IN FRETTA"

 
   
  Pisa, 25 settembre 2013 - Nuova legge elettorale entro 4-5 mesi, con la reintroduzione delle preferenze. Convinto sostegno all´applicazione della rinnovata legge regionale sulla partecipazione, come risposta alla forte domanda dei cittadini di dire la loro su temi come il paesaggio, l´ambiente, la salute. Questi i due impegni presi dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel faccia a faccia conclusivo con Salvatore Settis in occasione della sessione conclusiva del Master in progettazione e gestione dei processi partecipativi che si è svolto alla Scuola Normale di Pisa. "Nel 2015 – ha detto Rossi - andremo al voto per il rinnovo del Consiglio regionale con una nuova legge elettorale. C ´è un accordo con i capigruppo, la nuova legge dovrà essere presentata, discussa e approvata entro l´inverno. C´è una convergenza per reintrodurre il voto di preferenza. Questo si sposa con la decisione già assunta di ridurre i membri del Consiglio da 55 a 40. Si tratta – ha sottolineato - di misure per la sobrietà della politica, per la riduzione dei costi e per restituire a tutti gli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti". Il presidente si è poi soffermato sugli aggiornamenti alla legge sulla partecipazione: "Adesso è possibile, su una serie di opere, progetti, interventi di Regione, Comuni o altri enti pubblici, poter indire un processo di informazione, consultazione, dibattito che porterà poi, in tempi stabiliti, all´espressione di un parere finale di cui l´amministrazione proponente dovrà tenere conto. Fermo restando il fatto che la decisione finale spetterà sempre alle istituzioni. Resta tuttavia il fatto che il dibattito pubblico dovrà svolgersi prima di assumere la decisione. La democrazia partecipativa può aiutare le istituzioni e la politica a prendere le migliori decisioni o comunque a fare scelte più condivise". La Toscana ha rinnovato, nell´agosto 2013, la legge sulla partecipazione che approvò cinque anni fa, prima tra le Regioni in Italia, seguita tre anni più tardi da un´esperienza simile in Emilia-romagna. La più grande novità è quella di rendere il dibattito pubblico obbligatorio per tutte le opere di interesse regionale a partire da 50 milioni, secondo quel modello francese che ha ispirato una legge comunque "molto toscana". Altra innovazione è il carattere più collegiale dell´Autorità indipendente, il Garante, con un ruolo diretto del Consiglio regionale. Per le opere sotto i 50 milioni spetterà all´Autorità indipendente decidere se attivare o meno un dibattito pubblico, oppure, per progetti che non hanno una rilevanza per tutta la comunità toscana, scegliere di sostenere un processo partecipativo locale. Il tutto con procedure più semplici e percorsi ben definiti. "A chi teme che questo possa allungare i tempi di realizzazione delle opere – ha argomentato Rossi - la risposta viene dai fatti. L´esperienza dimostra che la democrazia partecipativa può aiutare le istituzioni a far prima e meglio, discutendo prima anziché dopo, prevenendo lo stallo e i ritardi di una contestazione, discutendo tutte le opzioni e individuando magari nuove soluzioni. Di più: può offrire alla politica un canale di ascolto dei cittadini. Di norma il dibattito pubblico si svolgerà quando di un intervento sono ancora possibili tutte le diverse opzioni. La consultazione – ha spiegato – non allungherà i tempi perché abbiamo previsto modalità e percorsi definiti. Adesso la legge è al vaglio del Governo, che ha fatto alcune osservazioni cui abbiamo già dato risposta. Appena la legge sarà operativa verrà nominata l´Autorità di garanzia, composta da tre persone, cui spetterà la decisione finale sulle istanze di dibattito pubblico. La giunta – ha annunciato Rossi - presenerà un elenco di opere e interventi su cui attivare la partecipazione e il dibattito publico. E´ un caso unico in Italia e un modo per dare risposta ai tanti comitati e associazioni, presenti in Toscana, che voglione partecipare alla formazione delle decisioni. La partecipazione – ha concluso Rossi - non si sostituisce alle istituzioni, che ascoltati i cittadini, legittimamente assumono poi le loro decisioni. Ovviamente più le decisioni sono condivise, più è facile evitare conflitti paralizzanti". La nuova legge toscana prevede anche un più esteso uso delle nuove tecnologie e una ´piattaforma informatica´ per rendere più facile il confronto. Nel mondo dei social network, era giusto tenere conto con di questi strumenti anche se la democrazia partecipativa, ha sottolineato Rossi, "non si fa a colpi di click, ma si fonda sulla conoscenza, sul confronto e sul dialogo". Dal 2008 ad ora, sono stati finanziati 116 processi partecipativi, che hanno toccato una grande varietà di temi: progetti di recupero urbanistico e bilanci partecipativi, opere pubbliche e politiche sociali, iniziative nelle scuole, localizzazione di impianti energetici o per il trattamento dei rifiuti. Tra le iniziative comunali più note il dibattito pubblico avviato prima di approvare l´intervento urbanistico sul borgo di Castelfalfi, nel comune di Montaione in provincia di Firenze, o il processo partecipativo che ha permesso di individuare la localizzazione per il nuovo depuratore del distretto conciario, a Ponte Buggianese; tra i processi partecipativi su piani e programmi regionali, quello sul progetto del Parco della piana metropolitana, nel 2009 e 2010.  
   
 

<<BACK