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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Settembre 2013
 
   
  ETICHETTATURA, LOMBARDIA: IL SISTEMA INGLESE POTREBBE PREMIARCI

 
   
  Londra/gb - "L´indicazione ´a semaforo´ applicata per legge ai prodotti alimentari venduti in tutte le catene della Grande distribuzione organizzata inglese, che segnala il livello nutrizionale e dietetico di un prodotto, potrebbe essere esteso per identificare anche origine e qualità degli stessi. Diventando premiante per i prodotti italiani, che avrebbero il via libera, il verde appunto, sugli scaffali dei supermercati all´estero per l´alto livello qualitativo garantito dai nostri standard tecnologici di produzione". L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava ha avanzato questa proposta, incontrando a Londra - nell´ambito della missione istituzionale ed economica che vede coinvolte anche 12 aziende lombarde dell´agroalimentare - Richard Chachala, Deputy Director, Obesity & Food Policy Branch, Health & Wellbeing Division, del Ministero per la Salute. Tema dell´incontro, appunto, la normativa inglese sull´etichettatura ´a semaforo´ dei prodotti alimentari, introdotta per fronteggiare le cattive abitudini - e i conseguenti disturbi e patologie - legate a un eccessivo utilizzo di prodotti calorici e ad alto contenuto di grassi industriali. Consumatore Sceglie Informato Se Consapevole - "Sono rimasti sorpresi - ha aggiunto l´assessore Fava -, pensando a una nostra presa di posizione contraria a questo sistema di etichettatura". Ma è stata un´occasione per rilanciare una proposta. "Estendiamo il meccanismo di etichettatura - ha detto Fava - al tema dell´origine dei prodotti e al livello qualitativo degli stessi. In questo modo verrebbero premiate produzioni, come le nostre, assoggettate a un ciclo tecnologico più restrittivo di altri e che vanno nella direzione di una sempre maggior tutela della riconoscibilità attraverso l´etichettatura". Confronto Su Agroalimentare In Vista Di Expo - "Rispetto al passato - ha osservato Fava - abbiamo riscontrato un certo interesse sulle tematiche ´forti´ che caratterizzano il nostro agroalimentare, nonché, per gli eventi che vedranno il nostro Paese protagonista, con Expo 2015. Ma prima di essere una grande kermesse, Expo deve rappresentare l´occasione per un confronto serio con questo Paese, come con altri, su futuro e prospettive del nostro agroalimentare. Per questo ho invitato i responsabili delle autorità sanitarie e dell´agricoltura a venire da noi, la prossima primavera, per conoscere e approfondire i nostri modelli di produzione visitando le nostre aziende. In particolare, a Mantova, per far conoscere a loro il ciclo produttivo del Parmigiano reggiano, che hanno detto di apprezzare, meravigliandosi del fatto, però, che si produca anche in Lombardia". I Contenuti Del Documento - "Ho, quindi, anticipato loro i contenuti del documento sulla tutela dei prodotti agroalimentari - ha aggiunto l´assessore -, che il presidente Maroni illustrerà a breve al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso". "Estendiamo dunque questo meccanismo di etichettatura anche alla qualità di un prodotto - è il monito, in conclusione, di Fava -: in questo modo il consumatore, consapevole di quale sia l´origine del prodotto e a quale ciclo produttivo è stato assoggettato, potrà scegliere liberamente cosa acquistare". La visita londinese dell´assessore Fava prosegue, dopo aver incontrato le imprese lombarde che partecipano alla missione.  
   
 

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