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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2007
 
   
  IL PRESIDENTE DELL´AUTORITÀ PORTUALE DI LIVORNO INCONTRA L´UFFICIO VETERINARIO DI PORTO (UVAC - PIF) E L´UFFICIO DI SANITÀ MARITTIMA (USMAF)

 
   
  Livorno, 19 marzo 2007 - Il Presidente dell’Autorità Portuale, Roberto Piccini, ha ricevuto, nei giorni scorsi, la direttrice dell’Ufficio Veterinario di Porto (Uvac - Pif), Grazia Tasselli, il dott. Gabriele De Santis dirigente Veterinario e la direttrice dell’Ufficio di Sanità Marittima (Usmaf), Linda Graziadei. L’incontro aveva lo scopo di illustrare all’Ap le attività in programma nei prossimi mesi da parte di questi uffici a cui sono demandati compiti importanti per la tutela della salute e per le attività di controllo in ambito portuale. Infatti, l’Ufficio Veterinario per gli Adempimenti Comunitari del Compartimento della Toscana (U. V. A. C) e P. I. F. (Posto d’ispezione frontaliera) di Livorno e Pisa, si occupa del controllo sui prodotti, provenienti da paesi comunitari ed extracomunitari, di origine animale (carne, pesce etc. ) destinati all’alimentazione umana e dei prodotti di origine vegetale destinati all’alimentazione animale (mangimi, sementi etc. ). L’ufficio di Sanità marittima aerea e di frontiera si occupa, invece, della vigilanza igienico-sanitaria sulle merci di origine non animale (verdure, frutta etc. ) destinati all’alimentazione umana e del controllo igienico-sanitario sulle persone in arrivo nel territorio italiano e comunitario. Due dinamiche realtà istituzionali che operano nel campo portuale livornese in stretta collaborazione con le autorità competenti, tra le quali appunto l’Autorità Portuale, e con gli operatori portuali che si occupano della movimentazione delle grosse quantità di merci soggette a controlli quotidiani. La Dott. Ssa Tasselli ha spiegato che il lavoro degli uffici veterinari di frontiera è passato ormai sotto il controllo comunitario per cui le loro attività sono pienamente armonizzate con i criteri stabiliti dalla comunità europea (sono circa 300 i posti d’ispezione frontaliera autorizzati nella Ue). L’uniformità dei controlli è una garanzia di non distorsione dei traffici: in tutta Europa esistono ormai le stesse tariffe per i diritti di visita, le stesse procedure e gli stessi controlli. Nei primi giorni della settimana scorsa si è infatti svolta a Livorno una visita di ispezione da parte di funzionari dell’ufficio Veterinario Europeo di Dublino, accompagnati dai colleghi del Ministero della salute, che hanno sottoposto a controllo sia l’attività tecnica del P. I. F. Che i centri di ispezione veterinaria dislocati nel porto di Livorno in quattro teminal (Darsena Toscana, Sintermar, Porto Commerciale e Lorenzini) secondo una prassi ormai consolidata che garantisce alla merce in transito nel porto di Livorno di corrispondere allo standard stabilito dalla comunità europea. I funzionari dell’Ufficio veterinario Europeo inoltreranno nei prossimi giorni al Ministero della salute la relazione finale della visita di ispezione. La Dott. Ssa Tasselli, nel presentare al Presidente Piccini la settimana scorsa la giornata, ha informato anche che a Livorno si svolgerà tra maggio e settembre del 2007 un corso di formazione per veterinari dei Pif portuali europei che prevede la presenza di 120 partecipanti tra cui 6 ispettori provenienti da paesi terzi come Cina, Marocco , Cile, Egitto, Sud Africa, Ucraina che hanno rapporti commerciali di rilievo con la Ue. Si tratta di un progetto, presentato in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, che è stato scelto, tra i molti presentati da realtà nazionali ed europee. Oltre all’alto valore formativo per gli addetti ai lavori che seguiranno per 4 giorni le attività teoriche e pratiche del corso, questa iniziativa avrà senz’altro delle ricadute sulla nostra città, favorendo ulteriormente la conoscenza del porto ed in generale del territorio livornese, oltre a garantire una utile rete di relazioni internazionali. L’ufficio veterinario del resto non è nuovo ai progetti comunitari: nei mesi scorsi ha ospitato 3 delegazioni provenienti dalla Lituania ed un dirigente dell’Ufficio si è recato nel loro paese per trasmettere l’esperienza del porto di Livorno. Il Presidente Piccini ha espresso soddisfazione per questi centri di eccellenza che contribuiscono a rendere un’immagine di efficienza del porto di Livorno e per il fatto che si sia scelto Livorno come porto base per il corso di formazione per veterinari europei, sottolineando come l’iniziativa si presti a far conoscere al di fuori del perimetro portuale le modalità di lavoro del porto, oltre che a dare lustro alla città. In questo senso, Piccini ha offerto alla Dott. Ssa Tasselli la più ampia collaborazione da parte della struttura dell’Autorità Portuale per facilitare lo svolgimento di questa importante occasione di visibilità offerta al porto di Livorno. L’autorità Portuale, nella sua attività di coordinamento di tutte le attività portuali, ha infatti il compito di armonizzare le differenti realtà del porto ed in questo campo ha sempre riscontrato la completa collaborazione degli operatori portuali coinvolti: spedizionieri, terminalisti, e lavoratori portuali. Le problematiche dell’ufficio veterinario incrociano per le competenze sui mangimi quelle dell’ufficio di sanità marittima; la comunità europea sta iniziando ad occuparsi della parte vegetale del trasporto merci per attivare anche in questo settore delle procedure armonizzate. La speranza è che le difficoltà che hanno avuto i veterinari nella fase di organizzazione possano costituire un punto di riferimento ed una risorsa per procedere più facilmente. Quanto a Livorno, l’esperienza del servizio veterinario del porto dovrebbe servire per ottenere uno standard di qualità alto e quindi un plusvalore anche nel settore dei prodotti vegetali. . .  
   
 

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