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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Marzo 2007
 
   
  RIDURRE L’INQUINAMENTO E IL TRAFFICO A MILANO? ALL’UNIVERSITA’IN BICICLETTA E CON I MEZZI PUBBLICI FONDAZIONE CARIPLO PRESENTA I RISULTATI DELLA RICERCA SUGLI SPOSTAMENTI NELL’AREA URBANA MILANESE E LE PROPOSTE DI INTERVENTO GLI STUDENTI DANNO I VOTI AI MEZZI DI TRASPORTO: BOCCIATI TRENI, PASSANTI, BUS, TRAM E FILOBUS

 
   
  Milano, 19 marzo 2007- Si terrà martedì 20 marzo, presso il Centro Congressi di Via Romagnosi. N. 6 a Milano, con inizio alle ore 9,15, il convegno organizzato dalla Fondazione Cariplo per presentare i risultati della ricerca sugli spostamenti nell’area urbana milanese e le proposte di intervento per migliorare la qualità della mobilità del sistema universitario milanese. Nell’ambito del piano di azione “Promuovere la Sostenibilità ambientale a livello locale”, la Fondazione Cariplo ha infatti avviato lo scorso anno il progetto “Mobility Management per il sistema universitario Milanese” coinvolgendo Università degli Studi di Milano, Politecnico Università Cattolica, Università degli Studi di Milano-bicocca, Università Commerciale L. Bocconi, con il coordinamento del Consorzio Poliedra- Politecnico di Milano. La ricerca parte da un dato: sono 200. 000 le persone che ogni giorno si muovono intorno alle aree universitarie milanesi. Influire sulle modalità di trasporto degli studenti è essenziale sia per gli effetti immediati che si potrebbero registrare sul sistema della mobilità territoriale sia per la forte valenza educativa. Dall’analisi di appositi questionari compilati da un campione significativo di oltre 20 mila studenti emerge che il 30 % di essi compie almeno un tratto in automobile per recarsi all’università oltre il 50% utilizza più di un mezzo di trasporto (treno, metropolitana, autobus) e il 57,8% compie un tragitto di oltre 300 metri a piedi. La media del costo sostenuto mensilmente per gli spostamenti effettuati con il trasporto pubblico è di circa 44 euro. Il 70% degli studenti è in possesso di un abbonamento ma, per i costi e il limitato utilizzo, solo il 17% degli studenti ha un abbonamento annuale. Dalle interviste è emerso anche il giudizio medio espresso sulla qualità del viaggio che appare piuttosto critico: gli studenti bocciano, infatti, treno e passante su tratta extra urbana, bus, tram e filobus mentre si avvicina alla sufficienza il voto per metro e passante su tratta urbana. Cosa proporre quindi per arginare l’impatto ambientale provocato da un sistema di mobilità non soddisfacente, costoso e lento? Incentivare l’uso della bicicletta, per cominciare, anche grazie alla realizzazione di strutture di servizio come una rete di ciclofficine nelle principali sedi universitarie, finalizzate a diffondere l’educazione all’utilizzo della bicicletta ma anche la possibilità di ripararla in caso di guasto. Migliorare l’accessibilità alle sedi universitarie attraverso la realizzazione di interventi per la sicurezza degli itinerari ciclopedonali. Promuovere l’uso del trasporto pubblico attivando, in accordo con i gestori dei servizi, agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti in base alle esigenze degli studenti. Il piano di intervento punta, inoltre, sul bike sharing, per esempio, ovvero un servizio di biciclette in condivisione che offra la possibilità di usufruire di due ruote pubbliche rese disponibili, in punti strategici, nei pressi delle università o in nodi nevralgici della città e utilizzabili in qualunque momento dagli iscritti al servizio. L’accesso alle biciclette dovrà essere facile e veloce per incentivare spostamenti frequenti e periodici. Le modalità possibili : una chiave meccanica fornita dietro pagamento di una cauzione, una tessera magnetica o una soluzione tecnologicamente molto avanzata basata su chiamata telefonica e su lucchetti con un codice di sblocco. Il Bike sharing è stata utilizzato con enorme successo a Lione con il progetto Velo’v: la flotta di biciclette messe a disposizione dal Comune nel 2007 sarà di 3000 unità e 250 punti di distribuzione. Ma anche a Parma con il progetto Bicincittà e una rete ciclabile di oltre 70 Km, progetti educativi e postazioni di bikesharing in parcheggi. O ancora l’Università di Roma 3 dove le biciclette vengono utilizzate grazie a un’apposita chiave codificata e un sistema di abbonamento. Queste soluzioni saranno illustrate nel corso del convegno. Altra soluzione proposta: il trasporto multimodale, viaggiare sui mezzi pubblici con la bicicletta al seguito. “Il progetto- spiega Marco Frey, coordinatore della Commissione Ambiente di Fondazione Cariplo- ha l’obiettivo di elaborare proposte concrete per la mobilità connessa alle diverse sedi universitarie mirate anche ad aumentare la sicurezza dei percorsi ciclo pedonali e promuovere stili di vita consapevoli attraverso l’educazione alla mobilità sostenibile”. Mobilità sostenibile ma anche campagna di comunicazione personalizzata che tenga conto delle esigenze dello studente dando informazioni mirate su mezzi pubblici, orari, frequenza e documenti di viaggio. Il tutto in tempo reale e nei pressi delle sedi universitarie. Alla giornata parteciperanno, tra gli altri, Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo, Eliot Laniado, Responsabile Scientifico Poliedra-politecnico di Milano, Enrico Maria Tacchi, Università Cattolica Milano, Mario Boffi e Francesca Zajczyk, Mobility Manager Università degli Studi di Milano-bicocca, Enrico Prevedello, Mobility Manager del Politecnico di Milano, Mauro Ravasio, Mobility Manager Università Bocconi. Il pomeriggio sarà dedicato all’analisi delle esperienze italiane ed europee con una tavola rotonda tra Carlo Iacovini, Presidente Euromobility, Piero Cappuccini, Mobility Manager Università degli Studi di Roma Tre, Ralph Gambetta, Università di Costanza. .  
   
 

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