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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Giugno 2014
 
   
  TRENTO: UNA MARCIA IN PIU´ CON IL FAMILY AUDIT: PER IL BENESSERE SUL LAVORO E A CASA

 
   
  Trento, 3 giugno 2014 - Si è tenuta il 29 maggio a Roma la consegna di 42 certificati base Family Audit alle organizzazioni che hanno aderito alla sperimentazione nazionale. Un importante traguardo, fortemente sostenuto dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri in stretta sinergia con l´Agenzia provinciale per la famiglia. Con l’occasione è stata presentata una ricerca per la rilevazione dell’impatto delle misure Family Audit nelle organizzazioni che conciliano famiglia e lavoro: i risultati sono tangibili ed indubbio il valore aggiunto apportato dal processo di acquisizione del marchio tra i lavoratori delle aziende coinvolte nell’indagine in termini di benessere psico-fisico, armonia nelle relazioni professionali e nel rapporto in famiglia e con i figli e maggior coinvolgimento e senso di appartenenza all´azienda. “Il Family Audit è uno dei sistemi di auditing volontari e richiede alle organizzazioni interessate l’adozione di specifici piani di attività – ha esordito ieri al meeting l´assessora provinciale alle Pari Opportunità Sara Ferrari - che coinvolgono e qualificano sia gli aspetti organizzativi della propria realtà aziendale sia la gestione delle risorse umane e strumentali. Dalla sperimentazione del Family Audit, che concentra l’attenzione sulla conciliazione vita-lavoro, un concetto emerge con chiarezza: migliori condizioni di lavoro e un supporto diretto alle famiglie favoriscono un miglior clima aziendale con un vantaggio anche sulla produttività e possono accrescere i livelli occupazionali, soprattutto sul fronte femminile. In Italia stanno diventando sempre più numerose le organizzazioni che hanno avviato un percorso di certificazione familiare. “ Presenti all´evento anche Franca Biondelli, sottosegretario con delega alle politiche familiari, Ermenegilda Siniscalchi del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e il dirigente dell´Agenzia provinciale per la famiglia Luciano Malfer che nel suo intervento ha illustrato uno strumento centrale del processo, il cosiddetto cruscotto aziendale: “Grazie al sistema introdotto con il Family Audit, le testimonianze più numerose da parte delle aziende certificate hanno evidenziato un elemento core e cioè il poter monitorare fin dall´inizio il progressivo avanzare del percorso di sviluppo della conciliazione lavoro/famiglia attraverso il “cruscotto aziendale”: un sistema di indicatori che investono la sfera professionale (es. Orari flessibili, nidi aziendali, part time) e privata (es. Gestione di figli, coniuge, parenti), la cui attenta lettura consente di registrare gli eventuali avanzamenti e fissare i prossimi steps e traguardi da raggiungere (vedasi file allegato). Si tratta di una metodologia di auto-valutazione – ha proseguito Malfer – che rileva le performance aziendali e consente di effettuare auto analisi.” Le testimonianze delle aziende: in generale, i 42 nuovi enti marchiati hanno testimoniato che il percorso ha apportato un maggior e più diffuso senso di motivazione tra i dipendenti: il Family Audit è stato inteso come un valore aggiunto che ha introdotto grandi benefici nel clima aziendale, in particolare per ciò che concerne il sentimento di appartenenza all´azienda e maggior consapevolezza di essere parte attiva di una squadra. Sia Enel Energia spa che il Gruppo Nestlè Italia spa hanno evidenziato anche lo straordinario benefit aggiunto, dato dal processo Family Audit, nel poter monitorare i miglioramenti nella loro parabola evolutiva e nel poter fare “benchmarking” e quindi confrontare passo passo i traguardi raggiunti con quelli di altre realtà aziendali con identità affini. Le aziende hanno richiesto, inoltre, una maggior partecipazione dell´Agenzia per la famiglia all´interno dei loro organismi aziendali o istituzionali (es. Consigli di amministrazioni, Giunte comunali) per poter amplificare il processo in atto anche sul territorio locale e coinvolgere altri attori di settore, in modo da creare rete fra di loro e sensibilizzare un più vasto pubblico di potenziali stakeholders interessati ad aderire alla sperimentazione. Il Gruppo Nestlè Italia spa ha inoltre testimoniato di aver cancellato per la sede centrale l´istituto dell´orario lavorativo concedendo piena autonomia e senso di responsabilità ai dipendenti nella gestione dei propri orari di lavoro. Infine, la relazione di Riccardo Prandini dell´Università di Bologna, che ha coordinato la ricerca sull’impatto delle misure Family Audit nelle aziende, ha evidenziato una serie di aspetti in particolari che sono emersi con forza dall´indagine di gradimento tra i lavoratori coinvolti, attraverso somministrazione di un questionario, sull´effettiva efficacia dell´introduzione del marchio nelle loro rispettive realtà aziendali. Tra gli aspetti significativi se ne ricordano 4: 1. La crescita del benessere psico fisico (in particolare per ciò che concerne la capacità di gestione dello stress e la flessibilità degli orari di lavoro versus gli orari per la famiglia); 2. Maggior senso di identificazione con l’organizzazione; riconoscimento della validità dell´iniziativa sostenuta dall´azienda (non solo teorie, ma anche fatti); maggior impegno e senso di co-partecipazione al processo lavorativo con colleghi e superiori (oltre a minore turn over e assenze per malattia); 3. Aumento del benessere in famiglia e in parrticolare nel rapporto con i figli (maggior equilibrio tra la dimensione personale/lavorativa/familiare); 4. Maggior capacità d´attrattiva dell´azienda nel trattenere i lavoratori e creare capitale umano e sociale di qualità.  
   
 

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