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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Giugno 2014
 
   
  AGRICOLTURA: "QUALE FUTURO PER LA ZOOTECNIA IN UMBRIA?": UN CONVEGNO A TRESTINA SOTTOLINEA AMBIENTE E QUALITÀ

 
   
  Trestina (città di castello) – Presidio del territorio ed elemento insostituibile della preservazione dell´ambiente agricolo e collinare dell´Umbria, soprattutto per quanto riguarda le zone marginali, la zootecnica deve sempre più puntare a porsi in una relazione virtuosa con l´ambiente, sperimentando nuove tecnologie per lo smaltimento dei reflui, raccordandosi in modo trasversale, oltre che con la tutela ambientale, con la sanità e l´urbanistica, senza dimenticare la necessità di una forte azione d´informazione e di comunicazione, ai fini di una corretta e moderna educazione alimentare. È quanto è emerso il 4 giugno da un convegno dedicato al futuro della zootecnia ("Psr 2014/2020/ Il futuro della zootecnia in Umbria"), che si è tenuto a Trestina (Città di Castello), per iniziativa dell´assessorato regionale all´agricoltura, all´interno della 12esima Sagra della Bistecca e dei Prodotti Tipici. È stata un´occasione per fare il punto sulla nuova legislazione agricola, la "Pac" e soprattutto il Programma di Sviluppo Rurale, in fase di stesura da parte degli uffici regionali. "La zootecnia – ha detto Paolo Papa, responsabile del Settore Sistemi Naturalistici e della Zootecnia della Regione Umbria, sottolineando il ruolo di "presidio territoriale" dell´attività zootecnica – ha aggiunto – deve puntare sempre di più alla qualità ed alla tipicità delle produzioni". "L´umbria – ha ricordato la rappresentante dell´assessorato regionale all´agricoltura, concludendo i lavori del convegno all´interno di una iniziativa che, come ha detto il presidente della Pro Loco Valerio Rosadoni, è ormai diventato un appuntamento importante per valorizzare gli operatori e i prodotti locali – si è dotata di uno specifico Piano Zootecnico, che è stato approvato e adottato dalla giunta regionale, e che sarà attuato in stretta correlazione con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale". "Il mestiere di allevatore si fa più per passione che per reddito", ha detto il presidente dell´Associazione Regionale Allevatori Luca Panichi, aggiungendo che "si è lavorato insieme per costruire prospettive, che unifichino i regolamenti e agiscano sul mercato". Lazzaro Bogliari, presidente di "Agriumbria", la Mostra-mercato Nazionale di Bastia Umbra, ha ricordato il ruolo svolto dalla Fiera, come "momento per parlare di tutti i problemi e le questioni aperte, dalla produzione alla commercializzazione, dall´informazione all´educazione alimentare". Stefano Mengoli, presidente del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell´Appennino Centrale, si è soffermato sul ruolo dei Consorzi di Tutela: che è "quello – ha detto – di far conoscere e organizzare il mercato, anche per quanto riguarda l´ingresso nella grande distribuzione e nella ristorazione. Chiediamo – ha detto – piena sinergia con il Piano di Sviluppo Rurale, per migliorare l´attività delle filiere di produzione". Franco Fedeli, allevatore, ha affrontato il tema del "benessere animale": "un tema importante e bisogna parlarne con cognizione di causa – ha detto -, un tema che noi allevatori, che viviamo tutti i giorni a stretto contatto con i nostri animali, conosciamo bene, a differenza di altri". A conclusione del dibattito, si è tenuta degustazione di Chianina, con piatti a cura dello chef dell´Università dei Sapori di Perugia Massimo Infarinati.  
   
 

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